Ho iniziato ad avere attacchi di panico da quando avevo 13 anni

Buongiorno,
vi scrivo per avere un parere sulla mia storia clinica, seguita comunque da uno specialista da circa due anni e mezzo. Ho iniziato ad avere attacchi di panico da quando avevo 13 anni, a causa della separazione dei miei genitori. Non riuscivo ad andare a scuola perché ogni qualvolta mi allontanassi da mia madre o da mio padre mi veniva un attacco di panico. Sono stata ricoverata per due settimane in neuropsichiatria infantile, e seguita da una psicologa che mi aveva dato zoloft + xanax come cura per un anno e mezzo. Dopodiché ho iniziato a stare veramente bene, tutto era scomparso, ho vissuto abbastanza bene fino ad appunto due anni e mezzo fa. A distanza di 9 anni, si sono presentati dei nuovi sintomi che sono cominciati con un attacco di panico in macchina mentre guidavo in una strada a 4 corsie. Da quel giorno ho avuto vari attacchi di panico alla guida, nei centri commerciali, nelle aule dell'Università che frequento. Non potevo uscire di casa se non accompagnata da qualcuno. Ho iniziato una cura da uno specialista in psichiatria, 15 gocce di entact e 10 di Xanax al bisogno. Tutto è passato nell'arco di qualche mese, e son stata abbastanza bene per due anni (atteggiamento rigido nei centri commerciali e delle volte in auto persiste). Circa sei mesi fa, durante una serata in un locale affollato, ho iniziato a sentire una forte nausea e un forte malessere tanto da dover rientrare subito a casa. Credevo di aver mangiato pesante ma questi sintomi si sono ripetuti in altri locali durante l'estate, e questo mio malessere ha bloccato anche la frequentazione con un ragazzo iniziata all'inizio dell'estate, in quanto manifestavo dei forti malesseri anche quando tentavo di uscire con lui e avevo la necessità di rientrare a casa per via di forti mal di pancia seguiti sempre da dissenteria ed una forte voglia di rimettere. Ho chiuso io la relazione perché non mi sentivo di raccontargli il mio disagio, non avendo una confidenza tale da poterlo fare ed inoltre capivo che avrebbe sicuramente potuto essere più felice da altre parti, piuttosto che in una situazione in cui io non riuscivo ad allontanarmi da casa senza star male. Ciò non succede con le mie amiche, o meglio, l'ansia c'è sempre ma non sento l'imbarazzo nel far notare loro che ho bisogno di "andare al bagno" o di allontanarmi un attimo a prendere aria. Mi sento più tranquilla con loro, anche se il disagio si ripresenta se vado nei locali o in posti dove sentirmi male potrebbe crearmi imbarazzo. Ho provato ad uscire con un altro ragazzo, ma son dovuta rientrare a casa per i soliti sintomi e, ad ogni modo, non mi sono nemmeno allontanata troppo da casa. Avevo una gran voglia di avere una relazione, col primo ragazzo andava abbastanza bene prima che ricominciasse tutto questo in maniera così limitante. Ora sento di non poter più nemmeno provare ad uscire con qualcuno, e la cosa mi rende veramente triste vista la mia giovane età e la voglia di vivere che avevo. Sono abbattuta, e dispiaciuta perché non è questo quello che voglio ma allo stesso tempo non riesco a star bene. Prendo sempre Entact gocce (15 gocce) e Xanax al bisogno. Non ho mai avuto necessità di prendere lo Xanax, se non da sei mesi a questa parte, ma non ne ho mai abusato. Ho sempre cercato di fare a meno, solo nell'ultimo periodo è capitato di prenderlo per 1 massimo 2 volte alla settimana.
Volevo sapere se secondo Voi fosse il caso di aumentare la terapia.
Prendo, inoltre, la pillola anticoncezionale da 8 anni.
Il farmaco che prendo, Entact, è possibile non stia facendo bene il suo effetto?
È possibile che non venga assorbito bene a causa dei miei ripetuti disturbi intestinali?

Oggi è iniziato anche il mio ciclo mestruale, nonostante mi manchino ancora 2 pillole da prendere (Lybella, 21 compresse) e non avendone dimenticata nemmeno una. Per cui il ciclo sarebbe dovuto cominciare almeno 3 giorni dopo la pausa.
Grazie per l'attenzione, attendo una vostra risposta.
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Pare che nella sua richiesta manchino dei pezzi, la dovrebbe riscrivere.

Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Ruggiero,
ho modificato il testo come da lei richiesto.

Cordiali saluti
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
È possibile che la terapia attuale non sia sufficiente per trattare completamente i suoi sintomi ed è possibile che vada variata.
[#4]
dopo
Utente
Utente
È possibile che questo farmaco dia assuefazione?
O che non venga assorbito bene dall'organismo a causa degli scompensi gastrointestinali?

La ringrazo.
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Tendenzialmente potrebbe avere un minore effetto terapeutico nel tempo.

L'assorbimento è immediato quindi è difficile che non lo assorba.
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