Destabilizzazione

Gentili medici,

Torno a scrivervi dopo un po, con una terapia per Disturbo Bipolare che ultimamente a visita è stata ridotta dal mio curante, a fronte sia degli effetti collaterali insorti, sia per uno stato generale delle condizioni che lo permetteva. Attualmente assumo: Litio 900mg, Depakin 2000mg, Lamictal 200mg, Seroquel 100mg. I farmaci non sono ancora pochi, ma sicuramente meno di quelli in partenza..aspetto che, precedentemente, aveva prodotto sedazione, rallentamento e effetti collaterali difficilmente sopportabili. Tuttavia nonostante gli effetti collaterali siano diminuiti e abbia maggior lucidità mentale, purtroppo non riesco ancora a stabilizzarmi sufficientemente e il perché, sinceramente, a questo punto mi è sempre meno chiaro. La terapia prosegue ormai da praticamente due anni, quindi non poco, inoltre i farmaci che assumo, come potete vedere, sono tutti stabilizzanti del tono dell'umore..pertanto non capisco assolutamente come sia possibile che io attraversi periodi (piuttosto brevi) di quasi benessere o meglio di quasi-decenza in qualità della vita ad altrettante crisi depressive. Per la verità penso che per quanto tra i due stati quello migliore sia appena sopra la normalità, andrebbe più che bene se questo durasse almeno qualche mese e invece la destabilizzazione è sempre presente..Per questo chiedo a voi se è possibile che con una cura che dovrebbe portare stabilità, la stabilità non ci sia per niente? E, se si, quali sono le ragioni per cui questo può non accadere? Prima di cominciare la terapia con questo curante, per un periodo, anche piuttosto lungo, ho effettuato cure anche con un solo farmaco o al massimo due (sempre della stessa categoria, stabilizzatori) eppure devo dire che la qualità della vita era sicuramente migliore: minor sedazione, minori effetti collaterali e, paradossalmente rispetto al numero che assumo adesso, maggiore stabilità. A fronte di ciò, si potrebbe concludere che la mia terapia è ancora eccessivamente piena e avrebbe bisogno di essere snellita ulteriormente, può essere questa una questione di cui vale la pena parlare con il mio curante? Nel ringraziarvi per la disponibilità, cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Perché poi, dopo il periodo di terapia con singoli medicinali, la cura si è complicata ? Perché tre stabilizzatori insieme più la quetiapina, quindi 4 alla fine, non è che siano chiaramente utili, si tende a trovare un'associazione di due, tre nelle forme psicotiche, e con questi a raggiungere dose efficace.
Litiemia e acido valproico sono a valore efficace ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Pacini,

La ringrazio per la risposta. L'aumento dei medicinali è avvenuto quando sono passato dal vecchio curante (terapia con due-tre farmaci) al nuovo, il quale ai precedenti cioè acido valproico e quetiapina ha aggiunto il litio e il lamictal. In precedenza assumevo, sempre con il nuovo curante, anche pregabalin e abilify, aggiunti non so bene per quale motivo..per la verità non mi spiego bene neanche la presenza di 4 medicinali tutt'ora, numero che come qualche medico ha anche detto su questo sito e a me dal vivo, è francamente eccessivo. Da qui il motivo della mia preoccupazione. Questi farmaci mi hanno portato effetti collaterali importanti, come un inizio di discinesia tardiva (diagnosticatami da un neurologo) dovuta all'assunzione di abilify e,tutt'ora, di quetiapina, per praticamente due anni sebbene non ve ne fosse indicazione in quanto la mia diagnosi è di disturbo bipolare tipo II come riferitomi anche dal mio curante il quale ha giustificato la presenza degli antipsicotici atipici in terapia per le loro proprietà di stabilizzatori. Adesso mi rendo conto sebbene le scelte terapeutiche siano legittime o meno, non mi riesco veramente a spiegare il perché, dopo tanto tempo, di una mancata stabilizzazione, il tono dell'umore comunque pressoché basso tranne appunto pochi momenti di quasi benessere nonostante una terapia composta da ben quattro stabilizzatori, secondo lei quale può essere una spiegazione plausibile? Comunque si, i risultati di litiemia e valproato sono buoni, 0,60 litiemia e 88 valproatemia. Rileggendo bene la sua risposta in effetti lei dice che di solito la politerapia non dovrebbe essere composta, in linea generica, da più di due o tre farmaci..io un tempo, fino a qualche mese fa ne assumevo addirittura sei...Potrebbe essere una spiegazione forse a questo punto effettivamente l'eccessiva presenza di farmaci (forse ancora troppi?) e questo causare più danni che benefici? Grazie ancora per la disponibilità, cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sarebbe bene allora ricostruire un po' meglio il perché dei passaggi di cura, perché l'aggiunta dei medcinali ha un senso, e va bene se empiricamente funziona, però nelle terapie complicate che non funzionano si dovrebbe intanto semplificare, perché altrimenti tra effetti collaterali e efficacia non soddisfacente la cosa poi diventa poco sensata.
Non è detto che non abbia, per esempio, risultati uguali con meno medicinali, magari tenendone alcuni a dose piena,
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