Benzodiazepine e tumori

Buongiorno dottori
Sono un ragazzo di 26 anni che a causa di vari problemi intestinali assume da circa un anno (seppur con qualche periodo di sospensione) due capsule di debrum (trimebutina + 4mg medazepam). Il farmaco svolge bene il suo lavoro facendomi trovare un buon equilibrio intestinale. La mia richiesta tuttavia riguarda alcune notizie che ho trovato leggendo vari siti che affermavano che l'assunzione prolungata di benzodiazepine possa favorire l'insorgere di alcune neoformazioni benigne cerebrali e del morbo di alzheimer. Essendo pubblicazioni risalenti al 2014 e 2015 ed essendoci sempre qualche dubbio per quanto riguarda la fonte della pubblicazione ho deciso di chiedere direttamente agli esperti se queste notizie hanno un valido fondamento, se si tratta solo di allarmismo o se sono in corso degli studi volti ad approfondire la tematica tra associazione di bdz e tumori benigni e demenza.
RIngrazio anticipatamente per la risposta e auguro buona giornata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Bisognerebbe che inserisse la notizia precisa, un link. Diceva non demenza in generale, ma Alzheimer ? E neoformazioni cerebrali, quindi andrebbe capito a cosa si riferivano gli studi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Buonasera e grazie per aver risposto
inserisco qui un paio di link che spero completino la mia richiesta:
http://www.farmacovigilanza.eu/content/associazione-tra-uso-di-benzodiazepine-e-tumori-cerebrali-benigni

http://www.tgcom24.mediaset.it/salute/2014/notizia/alzheimer-gli-ansiolitici-potrebbero-aumentare-i-rischi-di-svilupparlo_2067046.shtml.

In entrambi i casi vi è scritto che servono ulteriori ricerche e conferme ed essendo le notizie datate di qualche anno pensavo che magari qualche studio è già stato condotto ma pubblicato solamente nei giornali scientifici e specialistici e quindi conosciute solo dagli addetti ai lavori.
Infine spero di non essere stato poco attento io e non riuscire a capire che la fonte della notizia è poco attendibile e quindi priva di importanza.
Di link simili comunque ve ne sono ancora.
Rimango in attesa e ringrazio nuovamente.
[#3]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Il secondo link non si visualizza.
Allego quest altro sito:
https://www.ccdu.org/comunicati/confermato-legame-benzodiazepine-alzheimer

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Il CCDU è in sito anti-psichiatrico.

Le altre due fonti riferiscono di studi su associazione tra due cose, ma che due cose siano associate non implica una relazione causale. Il legame tra le due cose può ricevere molte spiegazioni, per esempio, ne butto lì una, che chi svilupperà poi tumori negli anni precedenti inizia a usare bdz per una serie di sintomi che poi si riveleranno dovuti al tumore, evidente solo quando raggiunge certe dimensioni (chiaramente benigno).
L'effetto dell'uso cronico di bdz sull'alzheimer richiama anche delle forme di demenza da bdz/alcolica, già nota, che però non sono alzheimer. E' possibile, anche qui va visto in che senso, perché potrebbe valere il discorso di cui sopra: molte persone che dopo anni sviluppano alzheimer prima iniziano a prendere bdz per vari sintomi, poi si scopre che è alzheimer.
[#5]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Buonasera
ringrazio innanzitutto per la risposta molto esaustiva la quale mi ha permesso di comprendere dove io interpretavo male le informazioni.
Tralasciando allora questi articoli chiedo solamente se vi sono stati di recente degli studi/ricerche che vadano a dimostrare una reale connessione (avendo avuto una nonna malata di Alzheimer mi sento molto più sensibile e anche preoccupato per quanto riguarda questo argomento).
Direi che comunque posso continuare a prendere due capsule di debrum al giorno fin quando il mio gastroenterologo lo riterrà opportuno senza preoccuparmi troppo di queste gravi malattie.

Ringrazio nuovamente
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

No, al momento le cause della malattia di Alzheimer rimangono non note.
[#7]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Buongiorno
data la sua sua disponibilità le riscrivo per chiederLe alcune informazioni riguardo alle forme di demenza da bdz/alcoliche da lei citate.
Non so se ho capito bene ma allora se non esiste correlazione diretta tra uso cronico di bdz e alzheimer esiste tuttavia una forma di demenza causata dall uso di questi medicinali? E' un pò come affermare che il fumo di sigaretta aumenta il rischio di tumore al polmone? E' un ragionamento che può essere adattato anche all uso di bdz con questi tipi di demenza?
Inoltre volevo chiederLe se 8 mg al giorno di medazepam è una dose elevata e se il giorno che mi sentirò di ridurre il dosaggio dovrò affidarmi al gastroenterologo che me lo ha prescritto o se è preferibile consultare uno psichiatra.

Cordiali saluti
Ringrazio ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Trattasi di casi conseguenti ad abuso, quindi parliamo di dosaggi elevati assunti in maniera costante per anni. Di solito, si tratta di soggetti con altri tipi di abuso associati, o insieme o in periodi precedenti.
Non è tanto la classe farmacologica in sé, quanto la modalità d'uso e il tipo di azione, che per esempio può essere lenta e costante, o rapida e intermittente (quest'ultima è quella correlata alla dipendenza e agli effetti tossici maggiori).
Per quanto riguarda invece gli effetti collaterali, questi sono possibili con tutte, e non solo con le benzodiazepine, ma non hanno a che vedere con la demenza. La demenza è un quadro che non regredisce.
Una persona che abusa di bdz, o anche che usa quantità elevate, potrebbe avere problemi di memorizzazione, o concentrazione, ma questo non significa che sia demente, ci mancherebbe.
Le dosi elevate o meno vanno intese in due modi: se l'assunzione è costante, vi è assuefazione, quindi una dose x non è più elevata di una dose y. Invece, senza assuefazione, dosi maggiori producono effetti maggiori inizialmente. Su questo concetto di dose alta/bassa non c'è ambiguità: nei foglietti sono chiaramente indicate.
[#9]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Buonasera
Ringrazio innanzitutto per la risposta.
Volendo portare il discorso a un livello più pragmatico così da giungere a una conclusione; io che assumo bdz da ormai più di un anno (immagino che qui la modalità d'suo alla quale Lei si riferiva è quella lenta e costante), seppur con un periodo di sospensione, e che non so ancora fin quando dovrò assumerne (quando è stato sospeso/ridotto i sintomi intestinali si sono ripresentati) ho un rischio maggiore rispetto alla media di sviluppare una forma di demenza in futuro?

Grazie e scusi ancora per queste mie preoccupazioni
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Questo discorso potrebbe valere per tutta una serie di medicinali. L'uso corretto delle benzodiazepine non è per anni, salvo casi paritcolari e usi particolari. Ma non per questo motivo.

Mi pare una preoccupazione poco fondata (non a livello razionale, a livello pratico)

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