Cipralex, è forse ora di cambiare?

Buongiorno a tutti,
in sintesi la mia richiesta di consulto:
ho 43 anni ed ho iniziato ad assumere Cipralex (1 cps da 10 mg al giorno) nel 2007 per curare ansia generalizzata.
Il farmaco è stato accompagnato da terapia cognitivo-comportamentale per circa 1 anno e mezzo.
La psicoterapia è stata interrotta, in accordo con la specialista, visto il buon risultato ottenuto ed ho proseguito con il Cipralex.
Dopo poche settimane dall'assunzione del farmaco ho subito percepito i benefici che mi hanno aiutato parecchio a superare lo stato d'ansia "continuo".
Nei primi due o tre anni sono stata bene ed ho dovuto ricorrere qualche volta allo xanax da 0.25 mg per superare qualche momento di ansia più intensa.
Per cinque anni, non ho più avuto attacchi d'ansia tali da dover assumere ansioliti. Non ho interrotto il Cipralex anche perché sentivo che lo stato di "ansietta" era ancora presente ma sempre sotto controllo e mai invalidante.
Circa due anni fa però ho ricominciato ad avere qualche "attacco d'ansia" più tenace il che mi ha portato ad assumere qualche volta lo xanax da 0.25.
D'accordo con il medico di famiglia, visto che gli attacchi continuavano ho portato il Cipralex da 10 mg a 15 mg (1 cps e mezza). Tutto bene per qualche mese e poi ancora gli attacchi che si ripresentano. Circa 4 mesi fa passata da 15 mg a 20 mg e di nuovo attacchi spariti.
Ora si stanno ripresentando.
Non sono attacchi pesantissimi ma comunque piuttosto fastidiosi.
La mia domanda è, potrebbe essere arrivato il momento di sostituire il Cipralex con un farmaco diverso?
Il mio dubbio è se abbia senso intraprendere questa strada, con tutto ciò che comporta, oppure mi devo comunque aspettare che qualche volta mi capiti di avere qualche "fase down" il che non significa quindi che il farmaco è diventato inefficace.
Ringrazio anticipatamente per la collaborazione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Può certamente significare che il farmaco non dà più di tanto, anche se una buona risposta l'ha prodotta.

Dr.Matteo Pacini
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