Paura di un contagio

Gentili dottori,
sono una ragazza che da meno di un anno ha ricevuto diagnosi di Disturbo Bipolare di tipo 2, per il quale sono in cura con:
Entact, 20 gocce al gg;
Carbamazepina 400 mg al giorno;
Bromazepam, 15 gocce al bisogno ( non lo uso assiduamente, solo ogni tanto).
Il mio attuale problema é che ho delle convinzioni angoscianti e pervasive che talora prendono piede e che non so come spiegare.
Ad esempio, spesso in pubblico se vedo delle persone ridere, penso che ridano di me, oppure spesso penso che qualche amico /parente sia arrabbiato con me (mentre poi nel 99% dei casi si scopre che non è assolutamente così).
Recentemente mi é anche capitato, in due diversi luoghi pubblici (una volta al centro commerciale ed un'altra al cinema) di avere paura che qualcuno potesse commettere un attentato e di non riuscire a fuggire.
Nella mia mente immaginavo la scena di qualcuno che improvvisamente iniziava a sparare sulla folla e mi chiedevo, in quel caso, cosa avrei potuto fare.
L'ultima preoccupazione attuale riguarda il terrore di essermi contagiata ed avere una malattia infettiva grave, in particolare hiv, hcv, hbv.
Non ho avuto particolari situazioni di rischio, tranne il fatto che per motivi di studio frequento spesso gli ospedali (ma non mi sono mai punta con aghi o altro).
Ho fatto delle analisi del sangue, dato che non ne facevo da tempo, ed ho incluso anche i principali test contro le malattie infettive, ma nell'attesa dei risultati in pratica mi sento morire... sono convinta che spunterà una positività contro qualche malattia infettiva e che la mia vita ne verrà rovinata per sempre, già immagino di ricevere il risultato, aprire le analisi e scoprire qualcosa di tremendo e mi sento malissimo.
Vorrei capire perché mi succedono queste cose, come si spiegano?
E come si inseriscono nell'ambito del disturbo di cui soffro, cosa hanno a che vedere con esso?
Grazie
[#1]
Dr. Giovanni Portuesi Psichiatra, Psicoterapeuta 622 37 1
Francamente non mi sembra che questo genere di problemi si possa riferire a in disturbo bipolare . Semmai mi sembrano problemi di tipo fobico ossessivo che andrebbero visti un po più da vicino nella ambito di una relazione terapeutica che abbia anche una componente psicoterapeutica . Il disturbo bipolare tipo 2 è caratterizzato da disturbi depressivi ricorrenti e da periodi di umore elevato o irritabile sempre ricorrenti. Sono ovviamente possibili intervalli liberi da sintomi di questo tipo.

Dr Giovanni Portuesi

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
È possibile che la terapia attuale non riesca a gestire totalmente tutti i sintomi ed andrebbe rivista attentamente.

Dr. F. S. Ruggiero

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Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.

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