Diminuzione minias , forti disturbi ad esso collegati o semplice peggioramento dell'ansia??

Salve Dottori,
scrivo per parlare di un problema che da circa un anno e mezzo mi ha fortemente condizionato la vita.
Ho iniziato a soffrire di forte ansia e attacchi di panico, che non mi rendevano possibile studiare normalmente, dato che mi avvicinavo
alla laurea triennale, conseguita con ritardo .
Ho iniziato un percorso di psicoterapia associato ad uso di farmaci contro l'ansia e la depressione ( Xanax, Paroxetina) e Minias, per favorire il sonno , dato che da sempre soffro di insonnia, o meglio ritmo sballato del sonno nel dicembre 2015. Faccio premessa con il fatto che il tutto era ed è a basse dosi, che sono state anche diminuite.
A più di un anno di distanza sono riuscita a laurearmi , ma ho sviluppato delle tendenze borderline( infatti mi sono state evidenziate dopo uno stage a Barcellona , in cui ho sofferto di fortissimo stress per la lontananza da casa)ed ho iniziato a prendere regolarmente il Depakin( stabilizzatore dell'umore.Ciò di cui non sono mai riuscita a liberarmi è il forte senso di stanchezza generale , che mi rende molto difficoltoso proseguire le mie attività giornaliere e che mi provoca fortissima frustrazione, senso di impotenza e disistima. Mi sono iscritta alla specialistica, e cerco di studiare e trovare lavoretti
Da un pò di tempo a questa parte, a parte la sonnolenza durante il giorno, le cose sembravano migliorate, fino a quando sono stata libera di non prendere il Minias ( per dormire).
Ho iniziato fin da subito a stare male , e non riuscire più a dormire completamente, solo dimezzando la dose di 1 mg, prendo qualche ora di sonno ( o meglio riposo mentale, perchè non mi sento mai ristorata completamente).
Ciò ha causato il fatto di non riuscire a preparare la materia che avevo in programma ( per fortuna ne ho data almeno una ) e un forte stato di esaurimento , perchè mi ritrovo a quasi 30 anni all'università sia per colpa mia , che per colpa degli altri, in quanto il mio Ateneo ha dei forti disservizi, e programmi pesanti che non aiutano gli studenti.
Inoltre non riesco a trovare un lavoro, a parte lavoretti saltuari, e pagati miseramente.
A distanza di giorni credo di pagarne le conseguenze, perchè ho delle forte sensazioni di vuoto alla testa, pensieri di rabbia verso persone che mi hanno ferito nel passato , e un umore tendenzialmente nero, e pensieri suicidari.
Ho vergogna di tornare dal mio psichiatra raccontando questo , perchè da un periodo tutto sembrava migliorato.
Inoltre i miei comportamenti mi hanno portato ad avere atteggiamenti sbagliati nei suoi confronti, in quanto ho sviluppato un transfert nei suoi confronti, credevo di essere ricambiata, gli scrivevo decine di email, ma ciò non è stato e per il bene della terapia è diventato anche molto più freddo.
Volevo chiedere come posso superare questa spirale. Voglio condurre una vita normale .
Sento di non potere scalare le dosi senza avere effetti collaterali, che mi causano una non efficienza nella vita.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Deve spiegare la questione chiaramente al suo psichiatra che deciderà il programma terapeutico da intraprendere con questi sintomi che lamenta.

Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Utente
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Lo so. Però mi sento demoralizzata dal continuare a combattere, sono ancora giovane ma questo stare continuamente male mi frusta troppo.
Lei pensa che riuscirò a dismettere le medicine riuscendo a fr quentare e dare le materie o è un' impresa da dovere abbandonare?
Consideri che non sono nemmeno dosi altissime.

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