Disturbo Bipolare tipo I / Schizoaffettivo

Salve, mio fratello ha 26 anni ed in seguito a differenti diagnosi è sorto il dubbio se bipolare(iniziale) o schizoaffettivo(successiva), tuttavia il punto non è questo, in quanto lo specialista ci ha rassicurato che i medicinali da prendere sono perlopiù gli stessi.
Tre anni fa ha avuto la prima fase maniacale con deliri di onnipotenza e persecuzione, da cui ne è uscito prendendo olanzapina da 5mg, diminuendola fino a2,5mg.
Una volta stabilizzatosi e ripresi gli studi ha proseguito con lito (non ricordo la dose), terapia stabilizzante di cui tuttavia non ho mai visto effetti concretii, tant'è che vi è stata nuovamente una ricaduta dopo circa 4 mesi dalla sospensione di olanzapina.
La seconda ricaduta è stata decisamente più difficile da trattare (l'episodio risale a circa un anno fa) e da questa non si è ancora ripreso, anzi, è proprio per questo che mi sto rivolgendo a Voi.
Mio fratello non ha più voluto riprendere olanzapina in quanto causa di impotenza, decidendo piuttosto di aumentare il litio (da lui "amato" per l'assenza di effetti collaterali), vedendo che la situazione andava gradualmente peggiorando ci siamo rivolti nuovamente a uno specialista che ha prescritto 100mg Seroquel sera +litio.
La terapia non è stata efficace, attenuando solo inizialmente la fase di mania per poi peggiorare nuovamente.
Rivolgendosi a un altro medico gli è stata diagnosticata schizoaffettività, e ci è stato detto che il Seroquel in questo caso fosse quasi inefficace, a differenza del Risperdal, prescritto in dosi 1mg di giorno e 2mg la sera.
E' stato effettivamente molto più efficace, facendo scompare la mania in pochi giorni e stabilizzandolo dopo circa 1 mese. Tuttavia ha poi deciso di non proseguire la terapia poiché anch'esso causa di impotenza e poichè non gli conciliava il sonno, a differenza del Seroquel.
Consultando un nuovo specialista gli è stato prescritto Sycrest 10mg sera, diminuito poi a 5mg. Inizialmente è sembrato efficace, ma dopo 1 mese sono diventate molto più frequenti le fasi depressive(prima quasi assenti). Dopo tre giorni di una fase depressiva, mai stata così intensa in tre anni (sebbene i miei tentativi di far riprovare Risperdal, il medico ha detto che nulla cambiava essendo entrambi antipsicotici), ha tentato il suicidio, rimanendo vivo e con pochi danni per miracolo.
Al momento non può muoversi, ma quando si riprenderà quale potrebbe essere la terapia migliore? Pochi giorni il risveglio era di buon umore e non credeva assolutamente a quello che aveva fatto, tuttavia da una settimana circa (forse dovuto alla diminuzione di alcuni sedativi ecc dato che si sta riprendendo) ha avuto una nuova fase mista (lo psichiatra ha prescritto momentaneamente Seroquel 50mg tre volte al dì).
Seguendolo da tre anni, ho notato che su di lui il Risperdal ha un notevole effetto stabilizzante e il Seroquel sedativo, si potrebbe optare ad un cura mista? La mattina il primo e la sera il secondo, in quanto essenziale per permettergli di dormire?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La scelta di terapia è caratteristica della visita diretta, non può essere indicata una possibile scelta terapeutica.


Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
Utente
È stato proprio perché il rivolgersi a diversi specialisti ci ha creato un enorme confusione che mi sono rivolto a voi, è ovvio che prima di qualsiasi altra terapia affronterà una visita diretta appena uscirà dall'ospedale, però quantomeno, per evitare nuovi errori terapeutici, desideravo qualche chiarimento.
Come ad esempio sapere se è vero che nel caso di schizoaffettività il seroquel è molto meno efficace del risperdal (come ci è stato detto da uno e poi negato da un altro medico), se le fasi depressive(mai state prima) dell'ultimo mese possano essere state causate dall'eccessivo dosaggio o ineguatezza dell'ultimo antipsicotico (Sycrest 10mg) e se in questi casi può essere di aiuto un antidepressivo o meno, essendo possibile causa di una fase maniacale.
In particolar modo ho chiesto se è possibile optare per una cura mista in quanto anche in questo caso abbiamo avuto pareri contrastanti, un medico ci ha assolutamente vietato di unire diversi tipi di antipsicotico, da un altro invece ci è stato detto che è possibile farlo in base alle necessità del paziente (la cura di cui finora aveva trovato massimo giovamento era stata 1mg risperdal al mattino e 100mg seroquel la sera +litio, non ripresa successivamente proprio perché ci era quasi stata vietata dal successivo psichiatra).
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Le due diagnosi possono appartenere a due assi differenti di valutazioni per cui possono anche coesistere contemporaneamente.

Non esiste una terapia perfetta perchè tutte quelle citate hanno indicazione e l'efficacia è dimostrata solo dall'uso del farmaco.

Per cui assumere determinate terapie è considerato nella norma.

Ciò che non è condivisibile è cambiare sempre medico in modo da ottenere risposte sempre differenti che apparire in contrasto, creandosi così la situazione che si è strutturata.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio in ritardo per le risposte immediate, adesso mio fratello ha ripreso la terapia a basso dosaggio di risperdal abbinato al litio, dopo essere stato convinto dal medico. L'ideazione suicidaria, ripresentatasi dopo qualche giorno che si era svegliato e che si era reso conto di ciò che era accaduto, è praticamente scomparsa già un'ora dopo aver ripreso la terapia con il neurolettico, si è infatti subito scusato per alcune frasi dette.
Le faccio sapere nel caso di eventuali aggiornamenti,
Cordiali Saluti
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