Primi sintomi di astinenza paroxetina

Salve assumo paroxetina da 9 mesi e da qualche mese sto scalando.. Ora assumo 11 gocce.. Oggi improvvisamente appena sveglia mi sono sentita la tachicardia,sudare freddo e confusa .sono sintomi di astinenza? Non era mai capitato tutto questo tempo che l ho assunto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

La durata della cura è breve, quindi riducendo succede la cosa più banale di tutte, ovvero forse ad un certo punto non funziona più riducendo la dose.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
È breve quasi 1 anno? Finquando li togliero sarà quasi 1 anno. Anche se l avessi assunto 2 anni x dire,quando avrei scalato e sarei arrivata a questo dosaggio sarebbe stato insufficente?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

La durata della cura riduce la probabilità di ricadute a breve termine, e 1 anno non è un tempo lungo in questo senso.
La riduzione è stata fatta nel corso dei mesi, quindi non è un problema di sintomi da sospensione.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Anche se l avrei preso 2 anni,quando avrei sospeso l ansia sarebbe ritornata lo stesso.. A quanto ho capito questi farmaci a dose consigliata ti fanno sentire bene ma quando scali e arrivi x sospendere,l ansia ritorna lo stesso.. I farmaci opprimono il problema ma lo risolvono
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

No, stiamo dicendo esattamente il contrario. Questo discorso privo di senso invece non si sa da dove lo abbia tratto.
Stiamo dicendo che hanno un effetto curativo che dipende dalla durata della cura.
La malattia tende ad avere un decorso recidivante, ma la cura, oltre a tenerla spenta mentre la si fa (che è già tanto), tende a fornire al cervello una certa resistenza alla ricaduta, dopo periodi di cura di una certa lunghezza, anche se dopo si smette.
La sindrome da sospensione è sempre possibile, ma questa che ci sta riferendo non è una sindrome da sospensione.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Conosco gente che assume farmaci a vita.. Perché anche dopo un paio di anni che avevano assunto il farmaco e l anno sospeso,l ansia è ritornata quindi non sempre come dice lei: più tempo lo si assume più probabilità che curi c e ! Moltissima gente lo assume x anni e non hanno curato un bel niente!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

",l ansia è ritornata quindi non sempre come dice lei: "

Io infatti NON ho detto così, è Lei che equivoca sempre le risposte perché è in vena polemica a vuoto.

Allora facciamo così, poiché evidentemente le cose le sa già Lei meglio di chiunque, e mostra ostilità verso chi è qui a impiegar tempo a risponderle, il consulto si chiude qui.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Avete detto che un effetto curativo in base alla durata della cura giusto? Lei mi parlava come un dato di fatto..E io le ho risposto che non è sempre cosi Xke a moltissima gente l ansia è ritornata anche dopo anni di cura.quindi cosa ho detto di male? Ho detto solo i casi di persone che conosco.. Xke tra i miei parenti c e chi ha assunto questi farmaci
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente

Io parlavo di un dato statistico, e non può essere altrimenti quando si raccolgono i dati.
Quindi che "non sempre" ci sia un effetto curativo è implicito nel dire che tende ad esserci.

Lei conosce "moltissima gente"...non so quanti, evidentemente ritiene di conoscerne molti di più di me, che faccio questo mestiere, e moltissimi di più di chi ha raccolto i dati, quindi saranno migliaia e migliaia di persone, non saprei.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Nessun paziente che è venuto da lei dopo anni di cura è ritornato da lei dopo poco dicendole che eri ritornata l ansia e attacchi di panico,forse più di prima?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Certo, non vedo contraddizione con quello che ho detto prima.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Mi scusi ma la mia domanda era un altra..non le sono mai successi casi nel quale sono ritornati a stare male come prima a livello di ansia?
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Ah si avete detto certo quindi vuol dire ke vi è capitato.Io sono andata dal nuovo neurologo e mi ha detto ke la paroxetina lo devo eliminare togliendo 1 goccia ogni 3 giorni e prendere 3 volte al giorno l ansiolitico lexotan e poi scalare anche quello e se nel caso ritornano i miei sintomi dell ansia poi vedere se optare per un altra cura che mi dia meno effetti collaterali sessuali. Ma non ha voluto passare da un farmaco all altro.lei che mi dice?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

L'ansiolitico di solito non si usa in questo modo. Se i sintomi tornano, si ripristina la dose efficace precedente. L'ansiolitico può essere uno strumento per tamponare l'ansia in vari momenti e situazioni, ma reintrodurlo mentre si toglie una cura spesso significa che se poi ritornano i sintomi la persona si "attacca" all'ansiolitico piuttosto che tornare indietro sulla riduzione della cura.

Se invece si vuole optare per una cura con meno effetti collaterali, questo passaggio può essere fatto in maniera più diretta e semplice.

In conclusione, niente di sbagliato, ma mi sembra sia un passaggio con un esito statisticamente prevedibile, e se il motivo sono gli effetti sessuali è più logico semplicemente provare una molecola alternativa.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Ho capito. Ma siccome a me viene l ansia solo quando mangiare.. Ho tachicardia e nausea non ci sono altre soluzionibsenza dover prendere l antidepressivo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Ma che significa che le viene l'ansia solo quando mangia ? Il medico le avrà fatto una diagnosi e in base a questo ha scelto la cura.
A che serve minimizzare e parzializzare il problema solo per dover poi dire alla fine che non le va bene "l'antidepressivo". Poi perché l'antidepressivo ? Sta parlando di una molecola specifica, e quindi se si trova male con questa cambiano le carte in tavola ? La diagnosi non esiste più, e la cura deve essere diversa ?
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Mi scusi mi sono espressa male.volevo dire,durante il giorno non ho l ansia,avviene solo poco prima di mangiare e durante a volte accompagnata da nausea e altre volte inappetenza! Per questo le chiedevo se anziché prendere un antidepressivo x attacchi di panico, volevo chiederle se ci possa un farmaco a livello di ansia x lo stomaco xke alla fine si tratta di stomaco, guardo il cibo e mi viene la nausea e quando non ho la nausea è come se faccio fatica a inglutire.non so se mi sono spiegata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Se la diagnosi è disturbo di panico, la terapia è basata su molecole di quella categoria, che poi comprende varie sottocategorie.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
E il levopraid non va bene? Da prendere prima di pranzo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Qui non si danno lindicazioni su prodotti da assumere. Al di là del poco senso della questione rispetto al discorso che si stava facendo.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
OK provero..ma lei dica ke può andar bene?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Forse ha voglia di scherzare o provocare. Qui nessuno le ha detto di provare niente, Lei ha un medico e deve far riferimento a lui, come sempre.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
No io l ho già preso il levopraid e mi ha aiutata un po.. Xke alla fine anche quello è un calmante.ovviamente chiedero al medico. Ma è vero che usato a dosaggi più alti cura l ansia e depressione? E quindi diventa un antidepressivo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Ah quindi Lei prima prende le cose e poi chiederà al medico...

Io finirei qui la discussione, non si capisce se sta provocando o meno.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Io non sto provocando nessuno! Ma possibile che ogni cosa che io dice,voi pensate a male! Io chiederò al medico prima di prenderlo.. La prima volta che l ho preso me lo ha presceotto lo psichiatra insieme all antidelressivo ,da solo non l ho mai assunto..Ma volevo un suo parere su questo farmaco. Sapere se è vero come scrivono su internet che a dosaggio alto cura depressione e ansia.?considerando che sia un sito x chiedere un consulto,lo sto facendo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Chi lo scrive su internet ?

Possibile che dobbiamo, anziché rispondere ai consulti, commentare delle informazioni di chissà quale fonte, mentre invece la risposta l'ha già avuta.
Vuole sapere se il panico si cura con il levopraid, abbiamo detto di no.
Dopo di che prima prova a sapere se può prenderlo dal sito, poi insiste sul fatto che vada bene anche quello. Non è che debba convincere noi dalla cosa.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Io alla fine non ho attacchi di panico ora ke sto scalando quindi se magari dopo la sospensione gli avrò, potro prendere qualcosa tipo ansiolitici al bisogno. Il levopraid mi servirà x l ansia dovuta dallo stomaco causando nausea e inappetenza.quindi x questi sintomi va bene il levopraid credo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Appunto, questo è tutto un programma immaginario che si fa Lei, e che ricalca il tipo di autoterapie (sbagliate) che tende a fare chi ha questi disturbi, terapie al bisogno basate sui vari sintomi.

Come volevasi dimostrare, ribadisce cosa secondo lei "va bene", il che francamente è fuori da ogni richiesta di consulto ma soprattutto fuori da una sana interazione con il suo medico.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
E secondo lei bisognerebbe fare a vita cure di antidepressivi per stare bene? Io provero ad usare al bisogno questi ansiolitici,ovviamente sto suppondemdo,ma ascoltarei il medico.. E poi mi spiegate xke usate termini molto complessi quando rispondete ? Io non sono un medico come voi quindi se magari,spiegate i concetti in maniera più semplice forse capirei meglio
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Guardi, non deve spiegare a me come si curano questi disturbi. Se ha scritto per sapere quale è lo standard e i principi generali bene. I concetti sono stati spiegati, il punto è che Lei ha semplicemente deciso che non vuole un certo tipo di cura (soltanto perché una specifica molecola non la tollerava bene), e quindi cerca di trovare spiegazioni per giustificare il fatto che la cura debba essere un'altra. Il tutto per poi tornare a fare i ragionamenti di chi non si cura, ed è guidato dai sintomi e dall'ansia nello scegliere le medicine "a senso".
Non si capisce che c'entri che uno si debba curare a vita.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Curare a vita intendo,che sospendendo la cura anche dopo anni,l ansia e attacchi di panico possono tornare a trovarci e quindi prendendoli a vita si è più sicuri che non vengono attacchi di panico. Detto ciò,io non potrei provare tutte le molecole x notare quale non mi da effetti collaterali sessuali ,xke sono farmaci pensanti nel quale inizialmente possono causare nausea ed ecc quindi non si possono cambiare 3000 farmaci. Anche xke l effetto sulla sfera sessuale è molto comune
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Certo, ma non è che solo perché è genericamente possibile una ricaduta si prendono le cure a vita da subito. Questo solo se la probabilità è elevata, la ricaduta è rischiosa in sé, etc.
Lei ragiona un po' per estremi: ne ha provata una, non le vuole provare "tutte", non c'è via di mezzo. 3000 da cambiare non ce ne sono, purtroppo ne abbiamo molti di meno.
Non sono tutti uguali, quindi non ha senso dare per scontato che diano tutti, in ugual modo, gli stessi effetti.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Si lo so che non siamo tutti uguali. Ma se con un altra molecola lo fa uguale ad esempio,dovrei cambiare di nuovo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Beh, certamente sono prove, si fanno con questo spirito. Non si fanno proprio tutte fino all'ultima e senza un criterio, sarebbe piuttosto inutile. Ci sono poi anche modi per contrastare gli effetti collaterali aggiungendo altre medicine, cosa questa che personalmente lascio come secondo tipo di soluzione.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Sembra ke nessun psichiatra prescrive i farmaci x contrastare gli effetti sessuali.. Cmq Quei sintomi che vi avevo descritto dello scalaggio della paroxetina, ora non li ho piu.. Quindi non erano sintomi di ricaduta. Ora sto scalando 1 goccia ogni 3 giorni. Sono arrivata a 8
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Non ho elementi per escludere né confermare che siano sintomi da ricaduta. Il punto è semplicemente aver chiaro che togliendo una cura può esserci una ricaduta. Una goccia ogni tre giorni non mi pare il ritmo che ha tenuto fino a ora. Non faccia operazioni da sola senza interpellare il medico, per poi perder di vista metà del problema.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Infatti non sto facendo di testa mia.. Ma sono andata da un altro psichiatra e mi sto facendo seguire e mi ha detto di togliere una goccia ogni 3 giorni..e poi voi mi avete detto che quei sintomi che avevo erano sintomi di ritorno dell ansia xke la dose era minima e insufficiente o sbaglio?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
No, non si può sapere cosa siano, certamente ridurre nel corso di diversi mesi rimanendo comunque su una dose che non è zero non è una situazione che fa pensare all'astinenza...
Con questo andamento invece potrebbe.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Non ho capito cosa vuole dire.. se sto scalando dovrò eliminare il farmaco ebnon rimaenrre su una dose
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Io stavo parlando di quello che ha fatto fino ad ora, non dello scalaggio con questo nuovo medico.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Anche io sono spaventata di questo dosaggio veloce.. Infatti ho detto al medico potrei avere sintomi di astinenza? Ed ha detto di no,la paroxetina non ne da! Secondo me è una cazzata.. Lui mi ha anche aggiunto il lexotan l ansiolitico x evitare sintomi spiacevoli. Dite che ha fatto bene?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Non ci può esprimere in questi termini (ha fatto bene o meno). Niente vieta di calarlo con questo andamento. Ripeto: il problema non è un fenomeno comunque previsto e banalmente reversibile, come i sintomi da sospensione. Quello che è bene aver presente è che, a parte la sospensione, c'è un rischio di ricaduta che eventualmente andrà gestita senza troppi indugi.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Non avete risposto sul fatto dell ansiolitico. Cmq sia le ricadute nella vita ci si possono sempre avere.. Mia cugina ha assunto un antidepressivo per 6 mesi e per anni non ha avuto attacchi di panico quindi dipende da persona a persona.non ce una regola. Può essere che 10 mesi di cura mi siano bastati x non avere x anni attacchi di panico chi lo sa. Per ora me lo tolgo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Più che esserci una statistica, non ci può essere.
Il suo medico sta semplicemente procedendo a sospendere un farmaco, non mi pare ci sia niente di strano.
[#45]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Si lo so.. Io parlavo sulle ricadute che mi avete detto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Quelle non hanno nesso con lo scalaggio.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
In che senso? Non ho capito
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Le ricadute non c'entrano con lo scalaggio della paroxetina, veloce o lento.
[#49]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Si questo lo so.. Parlavo dei sintomi di astinenza x lo scalaggio veloce. Tipo vertigini, confusione mentale ed ecc
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Sì, ritorniamo al discorso originario. Quelli sono possibili e chiaramente con uno scalaggio più lento minori. Non è che sia sempre necessario o inevitabile trattarli, essendo sintomi da sospensione sono transitori.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Ah durano poco speriamo.. Sono Anke preoccupata di non tornare come prima sessualmente
[#52]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Dicesti che scalare possono ritornare i sintomi dell ansia quindi si ripresenta la ricaduta quindi conta anche lo scalaggio
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
No, non si disse questo.
[#54]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Certo,diceste che arrivati al dosaggio basso posso ripresentarsi i sintomi della malattia xke il dosaggio è insufficiente.. Quindi se si ripresentano i sintomi come dite voi,si ripresenta la ricaduta!
[#55]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Certo, si disse questo. E non c'entra lo scalaggio infatti.
Sta continuando a confondere le due cose, nonostante si sia parlato proprio di questa differenza per tutto il consulto.
[#56]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Quindi se a dosaggio basso si ripresentano i sintomi vuol dire che il farmaco non ha curato nulla dell ansia.
[#57]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
No, questo è un discorso incomprensibile.
Lei parte dal presupposto che se fa una cura la malattia se ne va, altrimenti curarsi non serve a niente. Un discorso che non ha senso.
[#58]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
No io non ho detto che la malattia non potrà più ripresentarsi nel corso della mia vita.. Pero che almeno la cura avrebbe diminuito un po i sintomi, questo lo pretendo! Perche se dopo la cura devo stare peggio di prima,allora non è servito a nulla la cura! Ma è servito a star bene solo se lo prendo e non se non lo prendo!
[#59]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Io continuo a non capire che ragionamento segue. La cura ha diminuito i sintomi. I sintomi tornano quando la toglie.
Conclusione: la cura non è servita a nulla..ecco, non si capisce in che senso. Se uno prende una cura che lo fa star bene non serve a nulla perché i sintomi devono rimanere assenti anche dopo che la si è tolta. Ma per quale motivo partire con quest'idea.
E' pieno di cure che fanno star bene se uno le prende, e se non si prendono si sta male. Le malattie ricorrenti o croniche funzionano così, poi a volte c'è anche un effetto curativo nel lungo termine che perdura senza cura, ma dipende.
[#60]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Appunto quindi quello che lei mi sta dicendo e che quando lo si assume "curano" e si sta bene . quindi x stare bene si assumono a vita e si sta apposto giusto? Xke se quando li togli,ritornano i sintomi e quando lo assumi stai bene.. Vuol dire ke si prendono a vita e ti "cura" x sempre.. Come chi ha un tumore ad esempio
[#61]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Non è detto. Esistono le cure che servono ancora, e quelle che non servono più, quelle da cui ci si aspetta che chiudano la malattia, quelle che la chiudono ma può tornare, quelle che la tengono spenta ma devono esser mantenute.

Nel caso dei tumori è la stessa cosa. Purtroppo raramente esistono terapie di mantenimento che possano garantire un equilibrio di un tumore che comunque rimane presente ma spento.
[#62]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Quello del tumore è un esempio.. Come può essere anche il diabete chi ha il diabete deve fare sempre la cura altrimenti peggiora,la stessa cosa x l ansia.. Ma il tuo primo concetto non l ho capito x niente.. Dovete spiegare in maniera più semplice..credo sempre che quando si assumono questi farmaci si sta bene,quando si sospendono si sta male!!
[#63]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Ma anche se fosse così, non vedo perché dire che "non fanno niente". Sarebbe come dire che i farmaci del diabete non fanno niente.

Mi dia pure del Lei.
[#64]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Allora ritorniamo allo stesso discorso.. Fanno qualcosa solo se li assumi sempre cioè tutta la vita.. Se si vuole sospendere si sta di muovo male.. Quindi vivere a vita con questi farmaci
[#65]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Non è detto, non è sempre così, è una delle possibilità.

Non capisco veramente come non riesca a capire un discorso a questo punto molto banale. Può darsi che per star bene si debba assumerli, può darsi di no.
Non è un problema tra la persona e i farmaci, ma tra la persona il disturbo. I farmaci se vuole le possono essere utili. Faccia Lei.
[#66]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Si certo Possono essermi utili contro l ansia.. Ad addormentarmi il cervello e altre parti del corpo.. E il problema sessuala nel quale parliamoci chiari.. Tutti gli ssri e snri hanno questo come primo effetto collaterale!! Ed è molto comune..ed è più probabile che accada!
[#67]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Perché usa termini tipo "addormentarmi il cervello" ?
Perché si scalda su un effetto collaterale che nessuno nega, di altro stiamo parlando.

Inoltre: se soffre di un disturbo di panico, o d'ansia in generale, non ci sono solo gli ssri.
[#68]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Addormenta vuol dire che sono sedativi ti accultano le emozioni! Non hai più paure inutili perché lo addormentano. Quindi x ansia e panico in generale non ci sono solo gli ssri e cos altro c e ?
[#69]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
No, non è vero. Non è certo questo l'effetto tipico né quello ricercato. Magari su di Lei hanno avuto questo effetto.
In generale è una sciocchezza.

Cos'altro c'è lo sa qualsiasi medico che operi in tale settore. Immagino anche il medico che la segue. E' vero che in genere sono la prima scelta, ma non l'unica.
[#70]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
A me voleva darmi un altro sempre ssri.. Quindi mi dica lei di quale categoria,io lo propongo al medico e vedo cosa mi dice se è adatto o no.. Lei è qui x dare delle direttive, me le dica..
[#71]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
No, decide il medico e lo propone lui, altrimenti il rapporto non ha senso. Qui poi non si possono indicare a casaccio dei medicinali.
[#72]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Ma se il mio medico è dedicente che non me lo dice perché non lo dice lei cosi mi aiuta? Forse perche voi avete la percentuale su determinati farmaci.. Infatti ogni medico ha i suoi farmaci che prescrive
[#73]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
"Infatti ogni medico ha i suoi farmaci che prescrive"

Non in che mondo vive, quello dell'ignoranza e degli insulti evidentemente. E poi abbia pazienza, se ritiene gli altri stupidi e disonesti, ,perché gli si rivolge ?

Il consulto è chiuso, era evidente che sarebbe finito in questo modo, a Lei interessava far polemica, offende il collega che la sta seguendo e in più diffama l'intera categoria con luoghi comuni anche abbastanza ingenui.
[#74]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Era un esempio sul mio medico .non ho insultato lei! Allora x lei significherebbe insultare tutti i medici?? Ma cosa sta dicendo. Xke non è vero che ognuno prescrive i suoi farmaci? Io noto che il mio medico curante ad esempio prescrive un farmaco x una patologia, un altro medico ne prescrive un altro.. Ognuno ha i suoi farmaci. Ci sono anche medici ke non conoscono tutti i nomi dei farmaci ma magari conoscono una molecola con un altro nome. È cosi
[#75]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Salve. Durante lo scalaggio di paroxetina a dosaggio basso si può avere come sintomo tristezza e inappetenza?
[#76]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Il consulto è chiuso a causa degli insulti che ha fatto in precedenza.
[#77]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Ma perché vi comportate cosi :( io non ho insultato nessuno dico le cose come dato di fatto;!