Ansia ed effetti fisici

Buongiorno,
chiedo un consulto riguardo un problema che mi accompagna da un paio d'anni a questa parte, l'ansia.
Ha iniziato a manifestarsi durante il primo anno di università, non tanto per lo studio quanto per la lontananza da casa: ho 22 anni e sono un ragazzo indipendente, tuttavia sono cresciuto vedendo andarsene uno dopo l'altro parenti stretti e questo ha condizionato il mio sviluppo psicologico, l'ipocondria mi segue come uno spettro silenzioso.

A differenza delle manifestazioni classiche, non sono condizionato a tal punto da importunare i medici per ogni singolo dolorino, senza fiducia, però assistere o venire a conoscenza a spiacevolezze mi spaventa a tal punto da somatizzare sintomi che normalmente non avrei.

Lo scorso anno, per questo problema, ho eseguito una RMN senza MDC, compresa angiografia dei vasi sanguigni cerebrali per scongiurare il rischio di avere un MAV o qualcosa di analogo, scelta che ha risolto in parte la mia insonnia e i miei costanti mal di testa tensivi dovuti alla paura di averne uno (e per sospettarlo, ho letto di un ragazzo coetaneo purtroppo scomparso per una malformazione esplosa).

Attualmente ho un fortissimo stress, sono in dirittura di laurea (in una facoltà che non mi piace affatto e che richiede concentrazione e impegno anche per gli appassionati) e la mia situazione famigliare è piuttosto tesa; la notte non riposo mai particolarmente bene perchè faccio spesso incubi e soffro di sporadiche paralisi notturne con allucinazioni visive e uditive particolarmente appariscenti. Stanotte ho sognato di provare un mal di testa fortissimo cadendo da un aereo e mi sono svegliato di soprassalto, senza provare reale dolore. Al mattino, però, e persiste tuttora, mi è rimasto un fastidio alla fronte e ai nervi cranici delle tempie.

Non ho mai assunto farmaci e ho seguito una breve terapia presso uno psicologo, tuttavia mi sto rendendo conto che questa situazione mi sta logorando dentro e non so cosa fare per uscirne.

Anzitutto mi piacerebbe ricevere un parere inerente agli effetti psicosomatici delle mie paure:

  • quanto può un condizionamento inconscio influenzare il mio fisico?
  • Come posso riuscire a uscirne da solo?

Ho una personalità INTJ rilevata dallo psicologo mediante apposito test e un QI di 150, sempre rilevato mediante specifici test certificati.

Possibile che nonostante la solidità della mia personalità l'ansia debba divorare il bello della mia vita? Che cosa posso fare, dottori?

[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
L'ansia è una patologia che va curata non razionalizzata.

In presenza di disturbi specifici essi vanno valutati e trattati da uno specialista psichiatra.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

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[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Essere malati non è un'offesa o un demerito, quindi se uno è intelligente e bravo, alle malattie poco gliene importa.
Uscirne da solo è un'espressione senza senso, se mai le malattie a volte vanno via da sole.
Il condizionamento inconscio non saprei cosa sia biologicamente.
Detto questo, le rimane la cosa più semplice da fare: andarsi a far diagnosticare e seguire una cura, cosa che può essere anche semplice tecnicamente.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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