Ansia mattutina

Gentili dottori,

a causa di attacchi di panico e ansia generalizzata, secondo prescrizione del medico psichiatra, ho assunto per 5 anni 20 mg di Paroxetina.

Sempre concorde con il parere dello psichiatra ho iniziato uno scalaggio molto graduale di Daparox sino ad arrivare a 2 gocce.

Si sono presentati sintomi quali gastrite, mal di testa e ansia.

La psichiatra di fiducia mi ha consigliato quindi il reintegro di altre 2 gocce per un totale di 4 gocce almeno per una settimana salvo poi riaggionarci fra una settimana.

La mia domanda non è inerente con la posologia bensì con l'ansia stessa che si presenta più forte di mattina piuttosto che nel pomeriggio o di sera.

È normale un simile andamento durante l'arco della giornata?

In attesa di riscontro, auguro a tutti voi una buona giornata...

[#1]
Dr. Giovanni Portuesi Psichiatra, Psicoterapeuta 634 37 1
Le posso dire che si riscontra nella pratica clinica che chi ha dei disturbi di natura ansiosa possa avere piu' sintomi in una parte della giornata e questo puo' avere un significato psicologico per la singola persona, come ad esempio una situazione particolare che si verifica in quel momento dellq giornata. La paroxetina puo dare sintomi alla sospensione ma ai dosaggi che assume lei mi sembra probabile una concausa psicologica: il fatto di sospendere un farmaco dopo cinque anni non e certo semplice .

Dr Giovanni Portuesi

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore.
Effettivamente e probabilmente, il non aver associato una terapia di appoggio psicologica sta evidenziando ora il riemergere delle problematiche di fondo sopracitate.

Nel caso debba tornare alla cura piena, questa volta provvederò ad integrare con un supporto psicologico.

La ringrazio ancora molto.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Dottore mi scusi, un'ultima domanda.
Sono due giorni che a
Ho aumentato, come da consiglio della psichiatra, il dosaggio da due a quattro gocce. Quando potrò vedere i primi effetti?
Fra qualche giorno dovrò ricontattare la psichiatra per decidere sul da farsi ma a questo punto credo che neanche queste 4 gocce stiano facendo nulla.
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
4 gocce sono da considerarsi sottodose per cui è possibile che non abbiano alcun effetto terapeutico.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#5]
dopo
Utente
Utente
Va bene, probabilmente allora sarà da rivedere la cura, in termini di dose, prossima settimana, con la psichiatra.

In fase di scalaggio, quando ero arrivata a 4 gocce mi sentivo bene. Nel momento in cui sono scesa a 2 e stavo per terminare quindi la riduzione, sono usciti fuori i "mostri".
[#6]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
In ogni caso durante la fase di riduzione ed in sospensione avere alcuni sintomi è da considerarsi nella norma.

Di solito, senza dover fare ulteriori riaggiustamenti i sintomi tendono a scomparire nel giro di qualche settimana.

Prima di intraprendere nuovamente la terapia, l'attesa dovrebbe essere il passaggio successivo.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
[#7]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo la psichiatra esclude siano sintomi correlati alla riduzione piuttosto un ripresentarsi della sintomatologia ansiosa, questo per la riduzione lenta che ha ricoperto un periodo temporale di 6 mesi.
Sta di fatto che ad oggi ho ansia, nodo alla gola, cattiva digestione e a volte tachicardia.
Spero di tornare presto a star bene :(
[#8]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Se ha questo dubbio non ha senso lasciare la terapia sottodose tale da non aver alcun risultato terapeutico.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Non ho capito, mi perdoni.
Conviene quindi con me che forse sarebbe utile al mio caso riprendere la cura prima a 10 mg e poi a 20 mg?

Probabilmente la mia psichiatra, consigliandomi un aumento di 2 gocce sino a 4 ha voluto sondare il terreno perché può anche capitare che il paziente somatizzi in maniera eccessiva con tutta l'ansia del caso.
Sto cercando di escludere anche una responsabilità magari gastrica (nodo alla gola e difficoltà digestive visto che 5 anni fa la gastroscopia rivelò un'esofagite di primo grado), tant'è che avrò presto un appuntamento con la gastroenterologa la quale, nel frattempo, mi ha prescritto pentarc 40 mg (sono 4 giorni che lo assumo ma ancora nessun miglioramento).
Chiaro che questo provochi ansia, la paura dei sintomi e da qui l'idea anche della psichiatra di un riacutizzarsi della problematica iniziale di 5 anni fa che mi portò all'assunzione dell'antidepressivo: attacchi di panico e ansia generalizzata.

La domanda a questo punto sorge spontanea: nel caso debba aumentare la dose, devo aspettarmi un peggioramento ulteriore dei sintomi, periodo definito come fase di stabilizzazione oppure, non avendo mai smesso del tutto l'antidepressivo (le famose due gocce, ora 4) sarei coperta sotto questo punto di vista?
[#10]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Se la sua psichiatra ha ritenuto che questa fosse una ricaduta avrebbe dovuto mettere il farmaco ad un dosaggio superiore a 4 gocce
[#11]
dopo
Utente
Utente
Ho sentito ora la psichiatra. Mi ha detto che devo pazientare ancora qualche giorno per poter vedere i primi effetti delle 4 gocce, poi potrò passare a 10 gocce.
Vuole probabilmente andare per gradi con il Daparox Gocce. Stupidamente non le ho chiesto se dovrei integrare con un ansiolitico in questa fase...
Da Daparox credo mi farà passare ad Eutimil (il passaggio da Eutimil a Daparox era stato consigliato dalla psichiatra per la fase graduale di riduzione).

[#12]
dopo
Utente
Utente
Cari dottori, la psichiatra mi ha consigliato di integrare con lo xanax 0,25, che ho assunto già ieri sera e stamattina.
Non sono riuscita a dormire ugualmente e oggi di nuovo ansia e tachicardia. Da quel che ho capito lo xanax ha emivita breve e si rischiano maggiori effetti collaterali rispetto ad ansiolitici con Emivita più lunga tipo il Clonazepam.
È vero oppure trattasi di dicerie internettiane?
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto