Ho bisogno di aiuto seriamente

Salve. Cercheró di fare un riassunto "breve". Ho 16 anni, sono sempre stato chiuso, solitario e, timido dall'età infantile. Mi sono sempre fatto tanti complessi anche per le cose semplici. Quando esco con gli amici sto sempre in tensione e non riesco mai a divertirmi. All'era di 14 anni mi trovai in macchina quando ho incominciato ad avere nausea, palpitazioni, panico e poi questo episodio scatenó anche derealizzione e depersonalizzazione (di cui ne soffro ancora). Sono stato malissimo per un lungo periodo, non mangiavo per via dell'appetito completamente chiuso, avevo la sensazione come se stessi per morire. Tutto questo accompagnato ad una fissazione molto ma molto intensa anche un pò ridicola, dell'essere posseduto. Comunque è stato un periodo bruttissimo e lungo. Mi ricoverarono portandomi in una clinica psichiatrica. Mi fecero una diagnosi sbagliata ( disturbo bipolare ). Era estate, ero sotto cura com carbolitio ed altri farmaci di cui non ricordo il nome. Comunque stavo bene, non avevo piú blocchi, provavo le emozioni ecc.. Abbiamo interrotto la cura per un problema alla tiroide che è stata danneggiata. Il problema non di adesso ma che ho sempre avuto insieme ai mille complessi, problemi di socializzare ed altre cose come non provare completamente emozioni ed avere sempre l'umore depresso, chiudermi in me stesso ecc... Io mi sento derealizzato, come se stessi vivendo in un mondo mio, all'interno della mia testa. Non mi rendo conto della realtà. Non provo nessun tipo di emozioni, ( tristezza, pena, empatia, ecc..). L'unica cosa che provo è un senso di soffocazione, questo mi porta panico molto intenso, con testa pesante e sensazione di svenire e anche mancanza di respiro. Non ho più amici, non esco da un sacco di tempo. Mia madre dice sempre di andare a cercare gli amici, ma io penso: "Non provo nessuna emozione, ho dei blocchi che mi impediscono di vivere e odio stare co gli altri, che senso ha uscire ?" Non riescono a capirmi, oggi ho finalmente detto a mia madre quello che provo e si comporta in maniera arrabbiata con me avendomi fatto una serie di domande come : "Quindi se cado e mi faccio male non te ne frega nulla?". Io sinceramente ho risposto di no, cioè me ne frega ma non riesco a provare empatia ed emozioni e non riesco a rendermi conto dell'accaduto. Mio padre non capisce completamente, sa solo gridare, ieri stavo malissimoal punto di svenire e ho dovuto per forza chiedere aiuto, lui cosa fa? GRIDA, dicendo :" ti crei sempre problemi, non fate un cavolo ( per non dire altro) dalla mattina alla sera ecc.. Questo ha peggiorato le cose, avevo la testa pesante e mi girava a causa del respiro affannoso che ho anche adesso. Non ho nessun tipo di aiuto, per me é inutile andare da uno psicologo, cioé non puó riattivarmi di certo le emozioni e eliminarmi i sintomi. Sono da solo completamente. Questo é solo un riassunto del riassunto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il servizio è riservato a persone maggiorenni.

Deve fare riferimento agli adulti che si occupano di lei o ad altre figure di cui si fida per farsi indirizzare al meglio.

Dr. F. S. Ruggiero

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