Invega 3 mg

Buongiorno gentile psichiatra,


Ho letto il bugiardino di invega 3 mg e ha numerosi effetti collaterali anche invalidanti.
(inpotenza, bronchite, aumento di peso, problemi al cuore)
Qual'è l'antipsicotico con meno effetti collaterali?

La diagnosi può essere contestata andando da un medico legale o da un'altro psichiatra?
E'vero che posso farmi prendere in carico da uno psichiatra privato inviando certificato con r/r
al csm?
In questo modo posso svincolarmi?
E portarsi un avvocato dallo psichiatra viene visto molto male, vero?


grazie mille e buona giornata
saluti
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Quale vincolo sussiste nel suo attuale rapporto con lo psichiatra ?
Per rivolgersi ad un medico e scegliere da chi farsi seguire non occorre nessuna particolare procedura.
E' sotto una misura legale ? Ha un tutore che decide per Lei ?

La diagnosi che conosce quale è ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
per misura legale cosa intende? Denuncia ? No?

Ho un lavoro a t.i. Non ho un tutore.
Come faccio a svincolarmi dal csm se non mi trovo bene?
Ho prenotato per un altro centro "sovrazonale" un anno fa ma l'appuntamento è a Novembre.
Nell'attesa da Agosto a Novembre voglio andare da uno privato.

Lo psichiatra può obbligarmi a farmi il prelievo del sangue?
Posso rifiutarmi?
Posso decidere io dove e quando farlo?

Sono di Torino,posso avere un appuntamento a Milano da lei per avere una relazione da presentare a loro?
grazie mille
buona giornata dottore
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

E' appunto questo che non capisco. Perché parla di "svincolarsi" se non c'è vincolo ?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, si ma se lo psichiatra insiste che vada e non vuole sentire
ragioni, devo far scrivere una lettera dalla avvocato?
e allora quando c'è il vincolo? In quali circostanze?
Nel mio caso ce o no il vincolo?
Grazie mille
saluti
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Un vincolo è una cosa, un consiglio da parte del medico può significare che il medico ritiene vi sia un rischio di ricaduta e quindi poi la necessità di intervenire con misure che invece sono coercitive (un'ipotesi, non ho altri elementi per sapere esattamente la sua situazione), oppure semplicemente vuole rivedere la terapia come può fare un qualunque medico che le dà un appuntamento. Trattandosi di una cura per una psicosi, è comprensibile che insista perché si faccia rivedere (da qualcuno). Un vincolo è un'altra cosa, ed è scoperto, cioè sarebbe Lei il primo a saperlo.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,

il vincolo da cosa dipende?
Da una denuncia?
E se preferisco andare da un privato non posso? son costretto ad andare da uno pubblico anche se non mi piace?
[#7]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Nel consulto successivo a questo parla di una psichiatra donna e di una terapia completamente differente da questa.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Il vincolo dipende da un trattamento obbligatorio in atto o da una decisione di un qualche giudice, o di un qualche tutore che decide per Lei. Altrimenti non saprei.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore non ci sono trattamenti obbligatori o vincoli di giudici o tutori.
Semplicemente ho scritto troppe mail a una psichiatra (scrivendo della mia vita, del mio trascorso, delle mie opinioni sulla realtà(...), poi ho fatto dei complimenti a lei e alle infermiere, poi l'ho offesa, poi ho fatto mandare 3 scatole di cioccolatini e 2 libri in regalo, poi l'ho offesa di nuovo)
L'atteggiamento è stato ambivalente sicuramente ed è nato tutto da una provocazione della psichiatra fatta da lei a fin di bene nel corso dei colloqui per cui non mi ha fatto rispondere in nessunissimo modo a cose a cui tenevo moltissimo e il fatto di avere colloqui ogni 2 mesi ha ingenerato molto stress e mi ha fatto rodere dentro alla grande per mesi e mi ha indotto ad andare dallo psicologo privato e psichiatri privati i quali mi hanno indotto a fare grandi cambiamenti:
1-. da disoccupato a tempo indeterminato (lavoro che mi piace molto e per cui ho studiato)
2.- da mai fidanzato ad avventura e più approcci in giro.
3- da quasi nessun amico a più di 10 persone conosciute e ho dei nuovi amici
4- dall'uscire poco a uscire quasi tutti i giorni
5- ho recuperato il rapporto con i parenti e i familiari
6- frequento un centro interreligioso
7- frequento un'associazione di aiuto per pazienti psichiatrici e vorrei fare il volontario in futuro.

n.b:
(so per certo che i pazienti psichiatrici scrivono un mucchio di fregnaccie (credo agli alieni, vedo gli angeli, credo nella magia, guido una ferrari...) ma anche quando dicono o scrivono il vero non vengono creduti.
Allora ho fatto le scansioni su computer di cose che accertano quanto scritto e le ho inviate al csm.
E lo psichiatra sostiene che devo prendere il farmaco perchè ho angoscia e ho pensiero ramificato.
E questa sarebbe una valida motivazione?
La mia forte rabbia è che chi è stato detenuto in carcere e si è redento studiando giurisprudenza ed è cambiato viene accettato più di me.

Se sono cambiato così tanto ed è vero perchè lo psichiatra mi ostina a volermi dare dei farmaci?
Ho come l'impressione che anche se un paziente psichiatrico diventi "santo", e si comporti come un cittadino modello sembre etichettato rimanga e sempre psicofarmaci debba prendere.

Inoltre, voi psichiatri sapete benissimo che sospendere gli psicofarmaci causa forte insonnia prolungata e contraccolpi al cervello (che non sono dovuti alla "malattia" come pensate voi ma agli effetti collaterali del farmaco)
Voi psichiatri considerate questi effetti come dimostrazione inequivocabile della malattia (effetti temporanei) a dimostrazione della vostra scienza.
In realtà le cause farmaceutiche che guadagnano migliaia di migliaia di miliardi di euro in farmaci in tutto il mondo sanno benissimo questo.
capisco che quando un dottore studi per lunghissimi anni decine di migliaia di pagine ,spendendo un mucchio di soldi in un percorso irto di ostacoli poi si senta un'imperatore. Ma neanche il papa ha il dono dell'infallibilità.
E dovrebbe esserci prima il bene del paziente a cuore e l'obiettivo di migliorargli la vita e non il loro gigantesco ego grosso come una montagna.

La maggiorparte di loro son bravi solo a scrivere relazioni per l'inps e ad assegnare lo status di categoria protetta, per capire le dinamiche psicologiche e familiari e relazionali e cambiare la propria vita occorre ,x forza, andare da uno psicologo privato.

Se uno non ha una ragazza e gli prescrivi un farmaco che lo rincoglionisce e gli annulla la libido e poi lo psichiatra gli dice che è schizofrenico perchè non corteggia le ragazze, allora questa cosa non è forse una presa per il culo (come è successo esattamente a me?)

Oppure se gli si dice di fare nuove amicizie ma il farmaco gli dà sonnolenza e stanchezza come diavolo fa a iscriversi a nuovi hobby o sport?
Se inventassero un farmaco che non procurasse così tanta stanchezza o sonnolenza allora sarebbe tutto un'altro paio di maniche.

Siccome la categoria degli psicofarmaci rappresenta la categoria di farmaci più venduti al mondo (migliaia di miliardi di euro di fatturato), viaggi, computer, gioielli regalati ai dottori, ormai smontarne alcuni aspetti di efficacia è impossibile.
[#10]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Sta mantenendo insieme due consulti dove dice cose differenti, terapie differenti.
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Le considerazioni partono magari da dubbi comprensibili ma poi scivolano nel solito insieme di luoghi comuni antipsichiatrici. Anche laddove si potrebbe discutere a scopo informativo, se si parte col piede della polemica contro i medici si va poco lontano, proprio sul piano della comprensione della realtà delle cose.
Qui è Lei che ragiona come se fosse assurdo che debba proseguire una cura se sta bene, ed è cosa poco comprensibile.
I suoi atteggiamenti stessi che descrive hanno verosimilmente indotto i colleghi a prendere le distanze. Cercare contatti facendo invii e comunicazioni in maniera insistente significa utilizzare gli strumenti di contatto in maniera impropria, e questo dipende da Lei, non dagli altri.
Se dalla cura ha ottenuto buoni risultati, è insensato che imbocchi la via della polemica con categorie inesistenti. Ragioni sulla malattia che ha e sul suo caso specifico, in quest'ordine.
Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto