Rallentamento psicomotorio
Buongiorno, mia figlia di 28 anni, portatrice di sindrome di down, è sempre stata una ragazza in gamba, spigliata e loquace (nonostante il suo handicap)ma negli ultimi anni ha subito un grosso rallentamento psicomotorio ed insicurezza, oltre a non parlare più nè esprimere desideri o bisogni. Negli ultimi tempi spesso ridacchia senza senso e senza saper spiegare per quale motivo. Siamo preoccupati. Abbiamo provato con 1 compressa di Prozac al giorno ma non cambia nulla. Ora la psichiatra ci ha proposto di passare a 2 Prozac ma temiamo effetti collaterali.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Psichiatra, Psicoterapeuta
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Gentile utente,
la diagnosi per la quale viene prescritto il Prozac riguarda i disturbi dell'umore.
Da quello che descrive, sembra ci sia un ritiro che andrebbe ulteriormente esplorato.
Se la sintomatologia rientra nei disturbi dell'umore l'aumento del Prozac e' giustificabile, diversamente sarebbe invece opportuna una terapia diversa.
Parli chiaramente con la psichiatra di sua figlia e si faccia esplicitare la diagnosi.
la diagnosi per la quale viene prescritto il Prozac riguarda i disturbi dell'umore.
Da quello che descrive, sembra ci sia un ritiro che andrebbe ulteriormente esplorato.
Se la sintomatologia rientra nei disturbi dell'umore l'aumento del Prozac e' giustificabile, diversamente sarebbe invece opportuna una terapia diversa.
Parli chiaramente con la psichiatra di sua figlia e si faccia esplicitare la diagnosi.
https://wa.me/3908251881139
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[#2]
Dr. Vassilis Martiadis
Psichiatra, Psicoterapeuta
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Gentile utente,
concordo con il dott. Ruggiero nell'affermare che la chiusura verso l'esterno non necessariamente è indice di un disturbo dell'umore. Se il sospetto è di un disturbo della sfera depressiva, allora vi potrebbe essere l'indicazione per l'aumento del dosaggio; in caso si trattasse di un aspetto di un problema diverso allora la terapia dovrebbe essere modificata.
cordiali saluti
concordo con il dott. Ruggiero nell'affermare che la chiusura verso l'esterno non necessariamente è indice di un disturbo dell'umore. Se il sospetto è di un disturbo della sfera depressiva, allora vi potrebbe essere l'indicazione per l'aumento del dosaggio; in caso si trattasse di un aspetto di un problema diverso allora la terapia dovrebbe essere modificata.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.5k visite dal 12/12/2008.
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