Derealizzazione e panico

Martina,31 anni.
A 17 anni mi sono "ammalata" ho sviluppato un disturbo borderline di personalità.e passai anche un periodo di derealizzazione e depressione. Ho visto decine di pasichiatri e preso decine di medicine ma solo grazie alla psicoanalisi il mio disturbo é "miracolosamente" rientrato. Ho un lavoro stabile da 5 anni, amici, mi sono sposata due mesi fa.
Negli anni ho avuto parecchie oscillazioni dell'umore, ma non bipolarismo, o normale o depresso e ho preso sempre antidepressivi. Poi circa a 25 anni sono cominciati gli attacchi di panico.
Sono molto aumentati negli ultimi 3 anni e mi sono recata da un nuovo psichiatra specializzato in farmacologia che si chiama P. di Bologna e mi sono trovata molto bene.
Circa a marzo, mentre ero gia in cura dal dottor P. Ho avuto un attacco piu forte del solito, che mi ha portato alla derealizzazione e a CRISI di panico molto forti. (Nel frattempo sono sempre in analisi). Ho sviluppato negli anni un attaccamento morboso con mia madre e la paura di crescere e una conseguente ossessione per la morte che è sempre presente nella derealizzazione. Uscivo andavo al mare e mi interrogano sul senso della vita e mi sembrava di impazzire. L analista pensava che fosse lo step del matrimonio a causare tutto ciò, in quanto un diventare adulta, staccarsi da mamma e papà di cui ho tanto avuto bisogno negli ultimi 12 anni in cui stavo male. E che se io "andavo avanti: con la mia vita significava che loro invecchiavano e di conseguenza voilà l'ossessione della morte la loro in primis Dopo il matrimonio sarebbe andata meglio. Ed invece mi sono sposata il.9 di settembre ed eccomi qua a scrivervi. Ho continuato ad alzarmi andare al lavoro a fare la spesa ma niente da un momento all'alteo arriva questo panico..la mente che va velocissima..il terrore sento.il bisogno di urlare dal terrore..batto i denti diarrea vomito..i pensieri vanno velocissimi e mi sento estranea a tutto..mi tengo attaccata alla realtà più che posso con internet perché incapace di muovermi dal divano. Per la prima volta in 5 anni ho preso una settimana dal lavoro e non so se licenziarmi e uccidermi perché è finita.
Vedrò un altro psichiatra farmacologo giovedí.
Al momento prendo 25 gocce di daparox 7 di rivotril la sera + 1 compressa di trilafon da 2 mg e al mattino 7 gocce di rivotril ma niente. Al bisogno mi ha prescritto anche una compressa di AMILSUPRIDE o Denibam. forse voi che leggete e non mi conoscete avrete il coraggio di dirmi che non è cosi.qualcuno di voi ha mai incontrati un caso del genere?e se sí c'è una soluzione? La psicoanalista dice che non rientro in nessun quadro perché la derealizzazione nelle diverse patologie descritte è accompagnata da altri sintomi che non ho. Vi prego rispondetemi! Io non voglio morire non voglio uccidermi non voglio continuare così senza risposte qualcuno può prendersi a cuore la mia causa vi prego sono disposta a pagare qualsiasi cifra fortunatamente i soldi non sono un problema.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Probabilmente questi sono aspetti del disturbo di personalità da cui è affetta da cui pensava di essere miracolosamente guarita.

La verità semplice è che il disturbo non è stato trattato farmacologicamente secondo gli standard e riaffiora ogni volta che ci sono cambiamenti nella sua vita.

Dr. F. S. Ruggiero

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