Cioè quando presi 30 a un esame, ma decisi di rimanere a casa a chattare invece di uscire con gli

Buonasera,
Vi racconto prima la mia storia.
2 anni fa ho avuto una crisi depressiva. Sono stato sia da uno psicologo, senza avere grandi risultati e poi da un neurologo.
Il Neurologo mi ha salvato dandomi delle gocce di Entact per un po di mesi.
Durante la crisi depressiva avuta due anni fa non riuscivo ad alzarmi dal letto, non dormivo, e non connettevo bene, avevo crisi di pianto....
Ma già da 3 anni prima mi capitava di avvertire un senso di malessere con sintomi piu lievi, ma l'ho sempre ignorato, fino poi ad arrivare ad una crisi depressiva evidente.
Oggi penso di stare bene, dico penso perchè 2 giorni fa mi è capitato di pensare di nuovo al passato e di non dormire bene di notte e di avere una crisi di pianto.
Ma appena esco di casa sto meglio, e comunque riesco a svolgere tutte le attività in modo normale.
Ovviamente sia io che i miei ci siamo un po preoccupati.
Vi contatto per chiedervi se devo mettermi in allarme o devo lasciar correre questo episodio successo due giorni fa?
Sto bevendo la valeriana per cercare di rilassarmi un po, e sto mangiando noci e cioccolato perchè da quello che ho letto aiutano molto.
Un altro pensiero che mi viene sempre in mente è come mai ho avuto questa crisi depressiva?
Vorrei capire i motivi che mi hanno portato a star male in modo da non cadere di nuovo nel vortice.
Non ho problemi di salute, non ho avuto nessun lutto di un familiare stretto....e non ho problemi seri.
Il primo sintomo di malessare l'ho avuto nel 2012, quando ero iscritto al 2° anno fuoricorso di ingegneria triennale.
Allora per gioco mi collegavo alle chat in cui mi vedevo con altre ragazze.
Mi capitava di collegarmi alle chat durante la giornata dopo lo studio o per staccare un po dallo studio.
Un giorno a causa dello studio intenso e delle ore passate al computer ho sentito questo senso di malessere oltre ad avere stanchezza mentale, occhi stanchi e sensi di colpa.
Però come lo scemo ho continuato ad alternare studio intenso e a collegarmi alle chat.
Questi sensi di colpa, causati dal fatto che non uscivo per stare in chat o studiavo di meno sono iniziati a diventare piu frequenti.
Tanto è che un giorno preciso...cioè quando presi 30 a un esame, ma decisi di rimanere a casa a chattare invece di uscire con gli amici a festeggiare , ebbi un forte senso di colpa e malessere.
Successivamente abbandonai l'università in cui ero iscritto perchè stavo al 2° anno fuoricorso ma mi mancavano ancora esami tosti, mentre altri colleghi stavano alla fine. E mi prese un po d'ansia a pensare a questo.
E pensai adesso mi iscrivo a università telematica cosi studio e lavoro e quindi pure se ci metto un po a laurearmi faccio esperienza lavorativa.
E pensai, una cosa stupida, cioè che posso studiare, lavorare e collegarmi a queste chat.
Feci il trasferimento, ma tutt'oggi ne sono pentito perchè penso che prendere una decisione influenzata dal fatto che posso collegarmi alle chat..mentre sto a casa, sia da stupidi.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Pone due questioni che mi paiono separate.

Da una parte chiede perché ha avuto la depressione. Questa domanda di solito mira a identificare dei fattori che la fanno venire, ma stiamo parlando di fattori che fanno venire o facilitano una malattia, non di spiegazioni. Quindi nel senso di "motivi" perché viene la depressione, sostanzialmente non ce ne sono.

Riguardo invece ai ragionamenti, non è chiaro perché pensi negativamente a questi suoi comportamenti, la cosa che si nota è se mai che al momento fa dei pensieri a ripetizione e in chiave autocritica su tutta una serie di questioni.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
Grazie per la risposta dottore,
quindi da quello che ho capito non ci sono motivi e quindi comportamenti errati, tipo quello di "stressare" la testa studiando e utilizzando il computer che mi hanno portato a quel problema.
Quindi ci sono fattori ..genetici,ereditari..o non so altri.
Io ho scritto qui, proprio perchè i dottori ..tipo il medico curante..o la psicoterapeuta non mi hanno aiutato per niente.
L 'unico che mi ha aiutato è stato il Neurologo, ma non è stato molto esaustivo nella spiegazione, mi ha prescritto il medicinale e mi ha visitato 3 volte, ma non ha mi ha detto effettivamente come mai sono "caduto in depressione" o cose dovrei fare per non "cadere di nuovo".
Quindi oggi a distanza di 2 anni, mi capita sia di pensare a quel brutto momento e cerco di capire su cosa ho fatto di sbagliato ...in modo da evitare di ricaderci.
Si, in effetti molti pensieri sono chiave autocritica.
Inoltre mi è capitato di recente di non dormire bene per qualche giorno, e di avere pensieri negativi sul passato e di avere delle crisi di pianto, e ho pensato che stavo per ricadere.
Ma oggi sto "bene", dormo, studio e svolgo tutte le attività normalmente.
Scrivo "bene" tra le virgolette perchè come le ho detto mi capita di pensare, anche spesso, ad alcune situazioni negative del passato: tipo liti con amici, ragazze con cui mi sono lasciato, il fatto che ho cambiato l'uni e sopratutto penso al periodo in cui non stavo bene perchè ero depresso.
Non so se è normale il fatto che penso a queste cose.
Volevo che un dottore mi dicesse che è normale, o se non è normale pensare a ciò.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Non è un errore del neurologo. Non lo ha spiegato perché la diagnosi non prevede questa spiegazione, e anzi la domanda viene perché probabilmente non si ha un'idea chiara di cosa la depressione sia. Le malattie non hanno una spiegazione se non in una parte dei casi, tante spiegazioni sul come, ma il "perché" è una domanda malposta, perché vorrebbe in realtà sapere cosa appunto bisogna non fare per ammalarsi. Nessuno ha detto che sia possibile.
Quindi meglio concentrarsi cu cosa ha come decorso e cosa fare per curarla.