Depressione e facoltà cognitive

Gentili dottori, vorrei sapere gentilmente se una depressione endogena, specialmente se presente dall'età pre-adolescenziale, può inibire o rallentare le potenzialità cognitive dell'individuo. E di conseguenza, una volta curata la patologia in età adulta tramite cura farmacologica, il paziente avverta un miglioramento delle facoltà cognitive, del ragionamento, dell'istinto, sesto senso, intuito, ecc... insomma si senta "più intelligente" di prima.
Tutto questo ha un riscontro scientifico, oppure è solo un effetto psicologico?
Grazie dell'attenzione!!!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
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dopo
Utente
Utente
Si certo la domanda riguarda me, ma era posta in senso generale.
Sono cambiamenti che ho notato in prima persona, ma la risposta penso possa essere oggettiva.
I disturbi depressivi possono, in alcuni casi rallentare le potenzialità cognitive o no?
E una volta curati, è possibile avvertire un generale miglioramento cognitivo?
Cosa dice la scienza in proposito?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il problema è che pone la domanda sempre come una curiosità personale, come se il problema non fosse il suo.

Ciò fa presupporre che lei non stia curando in modo serio e preciso il suo disturbo, cercando una giustificazione generica a questo comportamento.

E' ovvio che un disturbo depressivo può portare ad una riduzione delle funzioni cognitive che tendono a tornare alla normalità con le terapie se non ha fatto cronicizzare il suo disturbo.