Ipocondria?

Salve,
la nascita del mio problema penso si possa ricondurre ad anni fa quando autonomamente mi accorsi di soffrire di scoliosi e solo in un secondo momento andai dal medico che me lo confermò, indicandomi di fare una lastra dalla quale emerse infatti una curva di 26 gradi. All'epoca avevo 15 anni (ora ne ho diciannove), e il fatto che io stessa mi fossi accorta delLa scoliosi mi portò pian piano alla convinzione che qualsiasi mio pensiero fosse realmente fondato. Ad esempio alle visite di controllo dal fisiatra (due all'anno, dato che indossavo il corsetto), lui si mostrava soddisfatto dei miei progressi ma io me ne andavo sempre amareggiata perchè ero convinta non fosse cosi; il mio non era un semplice pensiero ma una vera e propria convinzione, arrivavo a mettere in discussione le sue capacità di fisiatra. All'ultima visita avevo appena compiuto 18 anni e dati i miei miglioramenti, il fisiatra decise che la mia terapia con il corsetto si poteva definire conclusa (positivamente). Inutile dire che tornai a casa quasi arrabbiata, perchè io sapevo che non era così e il fatto che qualcuno potesse pensarla diversamente mi irritava. Questo mi portò a continuare ad indossare il corsetto, nonostante non dovessi più farlo, perchè secondo me in realtà ancora ne avevo bisogno. Dopo un mesetto, un po' sotto forzatura dei miei genitori smisi di metterlo, ma tutt'ora (ho 19 anni), sono convinta di non essere a posto con la schiena. Da qui penso derivino poi tutte le altre cose; ora tendo a diagnosticarmi qualsiasi malattia. Ci tengo a sottolineare che sono una persona molto curiosa, mi affascina molto il mondo della medicina e quando sento parlare di una malattia corro subito ad informarmi (per curiosità), ma mi rendo conto che forse questa curiosità è un po' deleteria. A volte infatti noto che alcuni sintomi sono quelli che provo anche io e magari un semplice dolore addominale diventa qualcosa di più grave nella mia testa. Il problema è che io sono fermamente convinta di ciò che mi autodiagnostico, e questo mi crea un malessere quando poi effettivamente provo a rimanere lucida e a pensare che è solo la mia mente. Non so se definirla ipocondria, a volte penso tutto ciò sia più scatenato da una insicurezza in me stessa (sono una persona che si sottovaluta molto), la quali quindi mi porta alla convinzione che mi possa succedere di tutto.
In ogni caso non riesco a trovare una possibile soluzione, e mi chiedo vivamente se ci sia.
Ringrazio in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Se ha la tendenza a fare autodiagnosi autodiagnosi deve necessariamente rivolgersi ad uno specialista in psichiatria dal vivo per una valutazione appropriata.

Dr. F. S. Ruggiero

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