Pseudodemenza depressiva giovanile

Salve signori medici.Sono un ragazzo di23 anni.Sono in cura per depressione da sei anni.È da 4 mesi che riporto questi sintomi.Occhi pesanti che mi si chiudono e tendo a spalancarli,rigidità alla testa,come se mi sentissi i neuroni bruciati,Difficoltà nel capire una semplice frase:per capirla me la devo ricostruire in immagini mentali o memorizzarla.Problemi di linguaggio:quando dico le parole mi si storce un po’ il labro.Sorriso rincretinito.Problemi di memoria:nel senso che non ricordo se una cosa è avvenuta oggi o ieri o cose che sono successe ieri mi sembra siano successe l altro ieri.Per ricordare una cosa è come se devo ricostruire nella mente in immagini mentali quello che è successo.Oppure quando mando un messaggio per ricordare di averlo inviato me lo devo ripetere in mente o memorizzare l ‘immagine visiva.Il mio psichiatra dice che migliorando l’umore passa tutto.Ma io mi sento come se avessi subito qualche danno o che abbia qualche forma di demenza.Voi che ne pensate?È possibile che la depressione bruci i neuroni?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Che terapia sta seguendo ora?

Franca Scapellato

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Utente
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Il mio psichiatra-psicoterapeuta ha deciso di togliermi tutti i farmaci.Fino a due settimane fa assumevo:zarelis 75 mg e olanzapina 2,5.In questi giorni sto prendendo solo un piccolissimo pezzo di pillola di zarelis per arrivare a toglierlo del tutto.Lei quindi pensa che è una cosa reversibile?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Se il suo psichiatra, che la conosce, le ha detto questo deve credergli. Le persone depresse hanno molto spesso timori come i suoi, che scompaiono quando l'umore si stabilizza. Penso che il suo psichiatra e psicoterapeuta le abbia spiegato perché ha deciso di sospendere la terapia farmacologica in questo momento, vuole modificare la cura in qualche modo?
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Utente
Utente
Mi ha tolto tutti i farmaci per levarmi dal dogma della psichiatria.Comunque la ringrazio perché mi ha sollevato e mi ha fatto più convinto.Anche perché un altro neuropsichiatra primario che mi ha seguito sin dall’inizio mi ha detto che dovrò restare con una pillola a vita.Non so quanto ci sia di vero in queste teorie.Lei cosa ne pensa?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Senza una visita diretta non è possibile rispondere, ci sono tanti fattori da valutare, la diagnosi precisa (depressione è un termine un po' generico), la disponibilità e il supporto della famiglia e dell'ambiente in cui vive, la risposta ai farmaci. L'importante è che lei si senta seguito e supportato dal terapeuta. Questa cosa del "dogma" della psichiatria la capisco poco, i farmaci o danno un beneficio o non funzionano, e allora si può valutare una sospensione. Però se dopo un periodo ragionevole per lei e per il terapeuta non c'è miglioramento è opportuno ripensarci e magari cambiare medicine.
L'obiettivo dev'essere quello di sentirsi meglio e riuscire ad avere una buona qualità di vita.
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Utente
Utente
Allora devo dire che quando sono stato ricoverato in psichiatria mi hanno dimesso con la diagnosi di bouffe delirante.Ma questo solo per legge perché questo primario non da etichette.In pratica già sempre dai 12 anni ero sempre sensibile e depresso.Questa cosa è continuata fino ai 16 anni,quando ho fumato una canna,mi ha fatto un effetto strano e ho avuto alcuni sintomi il giorno dopo ed ero convinto che mi fossi bruciato il cervello.Questi pensieri sono diventati ossessivi insieme alla depressione e ai pensieri e tentativi di suicidio,al punto che era come se “partivano da soli” nel mio cervelloQuando poi,dopo questo episodio,bevvi alcool un paio di volta la mia depressione peggioró.Cosi insieme ad una depressione profonda ho cominciato a prendere a 17 anni psicofarmaci tra i quali all’inizio un antidepressivo ed uno stabilizzatore dell’umore.Che mi facevano stare un po’ meglio,insieme sempre alla psicoterapia.Ma quando bevevo alcool il giorno dopo mi sentivo troppo giu e si innescavano di nuovo quei pensieri ossessivi.Fino al punto del mio ricovero,come ho detto prima in cui mi sono stati dati tutti i tipi di psicofarmaci:antidepressivi,stabilizzatori dell’umore’neurolettici,antipsicotici e xanax o tavor al bisogno.Diciamo che sotto questa cura non stavo male,ma neanche bene.È vero mi facevano dormire bene,mi davano il buon umore,emozioni positive,ma ero drogato perché oltre a dormire la notte dormivo anche il pomeriggio,certe volte neanche ragionavo e facevo cavolate,ero all’universita E invece di studiare stavo coricato tutto il giorno nel letto con il cellulare,non avevo nemmeno voglia di andare in palestra.E in più mi causavano quando mi saliva l’ansia che sentivo la musica in testa e restavo con lo sguardo fisso immobile.Poi dopo un paio di mesi incominciai a scalarli.Fino a rimanere sempre con meno farmaci, all’ultimo con due pillole.Poi diciamo che acquistavo sicurezza e avevo delle ricadute.Ed ero e sono instabile di mente,per esempio ogni 2 3 giorni o di più è come se cambiassi modo di essere e di pensare.Questo è accompagnato da depersonalizzazione che ho avuto il giorno dopo il trauma di quella canna.Quei pensieri ossessivi ancora non se ne sono andati del tutto perché il trauma è stato troppo forte.Oggi come le avevo detto sono senza psicofarmaci.Dormo una notte ogni 3.E penso troppo, continuamente.Ma il mio psicoterapeuta mi ha detto che io non ho completamente niente e non ho bisogno di farmaci.Mi aveva dato solo il tavor per dormire.Comunque l’ultima cosa che volevo dire è che ci sono stati dei piccolissimi momenti in cui stavo proprio bene,senza depressione e depersonalizzazione.Anche quando per esempio prendo il sole in estate al mare e riesco a percepire di nuovo il mio corpo e la mia altezza.Mi scuso se mi sono dilungato troppo.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Ora il quado è più chiaro. Il suo è un caso più complesso di un disturbo dell'umore e basta. Sospendere i farmaci per evitare alcuni effetti collaterali, mentre la patologia rimane, non è una buona idea. Occorre con pazienza, con molta pazienza, trovare i farmaci giusti e il dosaggio minimo adeguato. La cannabis non ha prodotto danni permanenti, ha solo evidenziato una situazione che si sarebbe comunque manifestata. Anni fa era il servizio militare a scatenare i disturbi. Stia lontano dall'alcol che, come ha sperimentato, non le fa bene, e chieda un secondo parere.
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Utente
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La ringrazio del suo consiglio.Stamattina sono stato a visita dal primario è mi ha detto che ne usciremo senza psicofarmaci.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
L'importante è stare bene, le auguro che ci riesca, con impegno da parte sua e aiuto da chi la cura.
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Grazie mille!
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