Disturbo somatoforme recidivo

Egregi dott.ri,
circa un anno fa mi è stato diagnosticato un disturbo somatoforme e prescritta una cura a base di Deniban da 50mg, una compressa tutti i giorni alla mattina a stomaco vuoto. L'evento che mi ha condotto a consultarmi con uno specialista lo riporto di seguito: Il 26 aprile del 2017, nel cuore della notte, mi sono svegliato con forti dolori di stomaco, diarrea, sudore a freddo, gambe che tremavano e un forte senso di ansia. Ho creduto inizialmente che fosse una indigestione e ho cercato sollievo prendendo diverse camomille, alla sesta camomilla il malessere generale si era appena attenuato, anzi erano comparsi dolori alla zona del petto. Non ho più dormito e il giorno sono stato sempre spossato e accompagnato dai fastidi al torace e sbalzi di ansia più o meno forte. Dato che in passato non mi era mai accaduto nulla di simile, ho lasciato correre sperando fosse un caso isolato. La notte successiva è stato lo stesso solo con dolori al petto più incisivi (Il dolore poteva essere a volte di tipo trafittivo a volte diffuso e mai localizzato in un unico punto ma con diversi focolai che si alternavano, sempre nella zona del torace) dopo una notte completamente insonne, al mattino presto mi sono recato al pronto soccorso convinto di avere un infarto in corso. Dopo due ore e vari accertamenti, venivo dimesso con una diagnosi di stato ansioso e mi sono state somministrate una decina di gocce di EN se non ricordo male.
Il giorno dopo ho consultato il mio medico di famiglia che ha pensato ad un pò di stress e mi ha consigliato di prendere una decina di gocce di valium alla sera prima di addormentarmi. Nei giorni a seguire le cose non sono migliorate e su suggerimento di mia sorella ho contattato lo specialista (psichiatra) che la seguiva e che mi ha prescritto il Deniban e dello Xanax da prendere all'occorrenza quando l'ansia cresceva ed in fine il seripnol per favorire il sonno.
La cura a base di Deniban, iniziata l'11/05/2017 ha fatto quasi subito effetto e dopo alcuni giorni i sintomi erano scomparsi quasi del tutto insieme agli stati ansiosi e la sera riuscivo a dormire abbastanza bene.
Dopo 4 mesi di cura, consultandomi con lo specialista, abbiamo deciso di dimezzare la dose e vedere come andava. Le cose sono continuate ad andare benone e dopo ulteriori due mesi, sempre consultandomi con lo specialista, il 02/11/2017 ho smesso totalmente il farmaco.
Per venti giorni è andato tutto bene e poi sono cominciati a riapparire i vecchi sintomi. Nel frattempo il dottore si è ammalato e non sono più riuscito a consultarmi con lui. Di mia iniziativa ho cominciato a riprendere il Deniban a dose piena (50mg) e in breve sono stato nuovamente meglio.
Fino a dieci giorni fa procedeva tutto bene ma poi di bene in meglio sono tornati ad affacciarsi lievemente i vecchi sintomi, specie l'ansia prima di dormire.
Sempre di mia iniziativa, credendo che a questo punto fosse un segnale del mio corpo per dirmi che il Deniban da 50mg protratto così nel tempo fosse eccessivo, ho scalato il farmaco a 25mg. Dopo neanche una settimana le cose sono peggiorate e sono tornato a prendere la pasticca intera da 50mg.
Ora, mi domando e vi chiedo, cosa sta accadendo? Il farmaco sta perdendo efficacia? Devo aumentarlo o cambiare cura?
La cosa che più mi impensierisce è che inizialmente, con lo psichiatra, si parlava di alcuni mesi di cura, ho creduto di esser guarito e invece son ripiombato nella malattia, anzi, forse si è aggravata.
Grazie in anticipo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

"Sempre di mia iniziativa, credendo che a questo punto fosse un segnale del mio corpo per dirmi che il Deniban da 50mg protratto così nel tempo fosse eccessivo,"

Strano ragionamento, a logica, secondo la storia che ha raccontato, si sarebbe potuto pensare al contrario, cioè che non bastasse.

Ma al momento chi la segue ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Intanto grazie per la celerità dottore.
Lo specialista che mi seguiva purtroppo si è gravemente ammalato e non sta seguendo più i suoi pazienti.
Ho avuto un colloquio con una psichiatra tre giorni fa che mi ha consigliato di associare al deniban da 50mg il brintellix. Mi ha detto di prenderne una goccia il primo giorno e aumentarne una ogni giorno fino a prenderne dieci al giorno. Tra una mesata ci rivedremo per vedere se smettere il deniban e proseguire solo con il brinttellix.
Personalmente avevo molta fiducia del primo specialista, avevamo avuto diversi incontri. Ora dopo solo un colloquio non riesco a fidarmi a seguire le indicazioni della nuova dottoressa. Ho paura a prendere due psicofarmaci insieme. E poi speravo di migliorare la mia situazione nel tempo e non di vederla peggiorare.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Il brintellix è però indicato attualmente per la depressione, Lei riferiva una diagnosi diversa.
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dopo
Utente
Utente
In sostanza quale è il suo parere?
Continuare solo con il deniban o aggiungere altro?
Aumentare il deniban?
E'normale una recidiva simile?
Il Deniban è indicato o c'è di meglio a suo giudizio?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Qui non si indicano le terapie da fare.

Sto semplicemente dicendo che il brintellix non ha quell'indicazione. Tra l'altro la dicitura "disturbo somatoforme" andrebbe meglio chiarita, in teoria indica una ben precisa sindrome, ma spesso è usata per significare "disturbo con sintomi somatici" o "disturbo che si esprime prevalentemente con sintomi riferiti al corpo".