Intolleranza agli antidepressivi

Buonasera, chiedo nuovamente un consulto a voi in quanto io ed il mio medico specialista non sappiamo più dove sbattere la testa.
Sono in cura da 4 anni con antidepressivi per disturbo da attacchi di panico. I primi due anni ho avuto ottimi risultati con Sereupin, poi sono andati via via scemando. Ho cambiato cura più volte, passando per Efexor, Cymbalta, Fluoxetina ed infine Anafranil. Normalmente, senza prendere nulla, sono completamente intontito, come se mi fossi fumato una canna, per tutto il giorno, ho lieve emicrania e forte depersonalizzazione. Prendendo i suddetti farmaci i sintomi aumentano, mi viene una forte tachicardia, tachipnea, confusione mentale, fatico a riconoscere l'ambiente che mi circonda ed a capire ciò che gli altri mi dicono, mi fanno venire una lieve depressione con crisi di pianto e pensieri di morte, infine mi favoriscono gli attacchi di panico. L'ultimo, Anafranil, ho dovuto abbandonarlo al dosaggio di 40mg, dopo 16gg di trattamento proprio per questi problemi, in quanto non riesco nemmeno ad uscire di casa per paura di morire. Mi sento costantemente la testa scollegata dal corpo. Al bisogno prendo 5-6 gocce di EN, ma non ne traggo alcun beneficio. Il medico è giunto alla conclusione che il mio organismo rigetti gli antidepressivi. Ho fatto esami ormonali ed è tutto nella norma, sono andato al pronto soccorso ma non mi hanno ascoltato, lo hanno classificato come attacco di panico, ma il fatto è che un attacco di panico dura qualche decina di minuti, mentre io sono così tutto il giorno. Non riesco più ad avere una vita normale, a lavorare, e non ce la faccio veramente più, non voglio passare un altro giorno in queste condizioni.
Cosa mi consigliate di fare? C'è qualche esame che si può fare per capire se è veramente una sindrome ansioso depressiva o se è qualcos'altro? Vi ringrazio.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Una intolleranza agli antidepressivi, o meglio alle dosi normalmente considerate terapeutiche,è possibile.
E' anche possibile che lei possa giovarsi di dosi molto piccole, e questa è una prova da non trascurare.
Tenga conto infine che ci sono altre categorie di farmaci (non mi riferisco alle benzodiazepine) che possono essere efficaci nel Disturbo da Attacchi di Panico e nei sintomi accessori di questa sindrome (come la depersonalizzazione).

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il consiglio. Mi può indicare, per cortesia, quali sono queste categorie di farmaci, in modo da poterne parlare con il medico che mi segue, per cortesia? Glielo chiedo perché lei è il primo in ben 4 anni che mi parla di questa possibilità, mentre tutti i medici che mi hanno seguito hanno sempre e solo preso in considerazione gli antidepressivi/benzodiazepine.
Grazie.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Non è deontologico dire a un collega quello che deve fare.
Posso dirle che tutti gli psicofarmaci si dividono nelle seguenti categorie:
-ansiolitici,sedativi e ipnogeni
-gabaergici
-antidepressivi, delle varie sottocategorie
-neurolettici
-antipsicotici atipici
-stabilizzatori dell'umore.
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