Confusione dopo pianto

Gent.mi dottori,
sono un uomo di 27 anni e vi scrivo per sapere se i sintomi che ho sperimentato in seguito a un forte pianto dovuto a una discussione con la mia ragazza siano normali o meno.
Abbiamo parlato di alcune cose (senza litigare, non c'è stata agitazione) ed io ho pianto parecchio e per parecchi minuti. E' stata una cosa che mi ha scatenato emozioni viscerali negative, una tristezza assurda, paura e dispiacere.
In seguito a questo pianto mi sono sentito particolarmente intontito o definirei la sensazione meglio come "incantato". Non riuscivo a riflettere e capire bene come mi sentissi, mi sentivo davvero come se fossi trasparente ed invisibile agli altri, come se fossi una entità più che una persona con due piedi appoggiati al pavimento. Anche gli occhi facevano fatica a restare fissi su un punto, tanta era la "stanchezza?".
Inoltre, dopo il pianto non ho provato più nemmeno un briciolo di tristezza, quanto invece un senso di anestesia totale mentale, come se quello che mi circondava fosse calmo e privo di grande interesse e come se il tempo si fosse dilatato.
Volevo capire se fossero emozioni patologiche o che alludono a qualche forma di non so cosa, o se stia drammatizzando seriamente la cosa, sebbene non sia affatto preoccupato a riguardo.
Vi ringrazio del lavoro che fate e della pazienza che avete nel leggerci.
Cordiali saluti!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Un episodio unico di questo tipo non ha alcun significato clinico o da interpretare.

Dr. F. S. Ruggiero

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