Alprazolam e tossicologiche

Gentilissimi Dottori

In effetti non saprei se questa è la sezione giusta per postare questo quesito...o se è materia più correttamente da ematologo. Putroppo da molti anni soffro di attacchi di panico che mi prendono in determinate situazioni (per sostenere un esame o un concorso, dal dentista, ma sopratutto per prendere l'aereo). Siccome mi capita di prendere l'aereo ogni mese/mese e mezzo (per un viaggio di appena un'ora di durata), tempo fa il mio medico mi scrisse una mini cura a base di alprazolam EG che consiste in 5 gocce per 3 volte al giorno il giorno prima dell'evento scatenante, e altre 5 la mattina del giorno dell'evento e 5 subito prima l'evento scatenante (le ultime gocce le assumo esattamente dopo il check in...mezz'ora prima del volo). In effetti questa chiamiamola mini cura si rivela essere molto efficace, e mi aiuta nel momento più critico del viaggio, che per assurdo è quando l'aereo è ancora fermo... e il mio cervello sà che ancora può uscire da quella situazione (penso che si definisca evitamento). Ma dopo la premessa arriviamo al dunque.
Giacché non è facile convivere con questa patologia, e la società è alquanto bigotta all'uso di questo farmaco...non vorrei che magari a lavoro, o per un concorso mi venisse richiesto all'improvviso di effettuare le tossicologiche che so per certo rivelano la presenza di alprazolam. Siccome ai tempi d'oggi ogni scusa è buona perché una persona prenda il tuo posto (vaglielo a spiegare che il tuo non è un uso ricreativo)in definitiva la domanda è. Dopo la mini-cura che ho descritto...per quanto tempo ancora la presenza dell'alprazolam è rilevabile in sangue e urine nei test considerando che quando scendo dall'aereo non ne faccio completamente più uso, se non al ritorno o prima di una situazione che ho citato sopra nella posologia che ho indicato? In altre parola quanto tempo deve passare dall'ultima assunzione per essere negativi al test? Ho letto su un sito americano che l'alprazolam rimane per 60 giorni..più di barbiturici, eroina, cocaina, cannabis e compagnia bella...E' mai possibile? Faccio presente che di mia iniziativa lascio trascorrere 2 giorni dall'ultima assunzione per rimettermi alla guida di un veicolo e che sotto copertura dell'alprazolam evito di bere anche un dito di alcool.

Grazie per le risposte
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

la permanenza del farmaco e' di circa 8 giorni al massimo.

Comunque il suo trattamento puo' non essere risolutivo della sua situazione che andrebbe ulteriormente esplorata anche su altri versanti, oltre che il volo in aereo.

Che poi la "societa'" non veda di buon occhio certi trattamenti non e' importante in quanto non deve essere interesse di nessuno valutare i suoi trattamenti.

E poi chi le dovrebbe mai fare una ricerca di benzodiazepine?

La ricerca viene fatta per determinati lavori su consenso del lavoratore.

Se lei ha una regolare prescrizione problemi non ce ne sono.



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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

I tempi di permanenza sono quelli, una settimana circa. La ricerca viene effettuata come benzodiazepine, che comprende tutta una serie di composti tra cui alprazolam e en, ma non distingue quale di preciso e non risale alla dose.
Se lei dimostra che le assume su prescrizione del medico nessuno può addebitarle un uso ricreativo, salvo trovarla in stato di intossicazione evidentemente conseguente ad un uso improprio. Tuttavia in alcuni lavori l'accertamento avviene perché anche in condizioni di uso terapeutico ci sono effetti collaterali che rendono consigliabile -per esempio-essere adibiti ad altre mansioni per la durata della cura. Non è una questione di bigotteria.
Altro discorso: se lei ha una prescrizione medica vecchia di mesi, non è valida per giustificare un'assunzione attuale. La ricetta dovrebbe essere dell'ultimo mese. Ovviamente se sulla ricetta sono specificate le modalità (es- in occasione del viaggio aereo) è più chiaro perché si può confermare che effettivamente le assumeva in quel periodo e non al di fuori.


Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
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Gentilissimi Dottori,

Innanzitutto vi ringrazio molto delle risposte gentili. Al gentilissimo Dott. Ruggiero dico: circa le valutazioni date sul comportamento dei datori di lavoro o delle istituzioni sono d'accordo con lei ma se e solo se uno la posizione lavorativa già ce l'ha...ma se uno deve o vuole cambiare lavoro...bhé ci vuole poco (e con questo rispondo anche al gentilissimo Dott. Pacini) a determinare che l'assunzione di Alprazolam sia incompatibile con le mansioni (questo perché non è difficile schioccare le dita e dire "il prossimo!" al giorno d'oggi). Ad ogni modo sò che tale terapia non sia affatto risolutiva, e prima o poi dovrò trovare il tempo per dedicarmi seriamente alla cura.

Grazie mille ancora per le risposte
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Il problema è che oggettivamente i tranquillanti riducono i riflessi (parlando così in termini spiccioli), per questo poi è facile desumere che lei non è teoricamente adatto alle mansioni. Non ci sono automatismi in tutti i mesteri e soprattutto "nelle urine" e "nel sangue" sono due concetti diversi, nel senso che nelle urine si trovano tracce di cose che non sono più presenti in concentrazioni biologicamente efficaci nel sangue e nel cervello, quindi è un test per dimostrare che negli ultimi tot giorni una persona ha assunto (anche una sola volta) una determinata sostanza.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la replica Dott. Pacini

Seguendo il filo del suo discorso interpreto che nelle urine la "presenza" rimane di più che nel sangue...quindi il termine dei 7/8 giorni è relativo alla scomparsa dalle urine giusto?

Approfitto della sua gentilezza per una domanda più nel merito della "terapia" che ho riportato sopra. A tal proposito, ritiene che la posologia indicata dal mio medico a suo tempo sia idonea? Si può ritoccare al ribasso secondo lei (cioè se assumessi solo le 5 gocce prima del volo...o dell'evento che mi causa il disturbo sarebbe lo stesso?)? Le faccio questa domanda perché ovviamente credo che nessun paziente è contento di prendere farmaci, e se si ottenesse lo stesso risultato sarebbe stupido assumere le 15 gocce in totale del giorno prima.

Grazie ancora per la gentilezza e la cordialità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Sì, nelle urine.


La terapia corretta per il panico non prevede tranquillanti nella fase di stabilizzazione. a fobia dell'aereo e le altre legate al panico sono l'obiettivo specifico delle terapie antipanico, insieme agli attacchi stessi.
Se non ha mai fatto una terapia antipanico, che oltretutto si compone di sostanze senza restrizioni medicolegali pari a quelle dei tranquillanti, si rechi da uno specialista e la faccia impostare.
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dopo
Utente
Utente
Grazie infinite Dottore,

Si credo che dovrò recarmi al più presto dallo psichiatra per farla impostare, ma è una terapia standard o potrebbe "sconfinare" su farmaci con restrizioni?

Potrebbe gentilmente indicarmi i farmaci (o le sostanze) che sono alla base di una terapia antipanico senza restrizioni medico legali per proporli (diciamo così) al mio specialista?

Nuovamente Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
No. Lei non deve proporre nessun farmaco al suo specialista. E' lui che deve visitare, fare diagnosi e prescriverli, ci mancherebbe che dovesse avere suggerimenti...
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dopo
Utente
Utente
Ok, messaggio ricevuto. Al limite una volta che mi ha impostato la terapia qualora lui non lo sapesse, posso oggetto di controlli per avere una risposta (in quanto penso che non tutti gli psichiatri conoscano questo aspetto...giacché è marginale o meglio per nulla importante per loro)
Grazie ancora e saluti
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