Tristezza

Sono un ragazzo di 23 anni che soffre di disturbo ossessivo non compulsivo, diagnosticato l'estate precedente. Prendo depakin cromo da 300 e Zoloft 100, prescritto dal mio psichiatra, ho trascorso un inverno dove sono stato molto bene, qualche volta mi sentivo ansioso ma niente di che.
Sono riuscito a mettere in piedi la mia vita, fidanzandomi, frequentando regolarmente l'università, e nello stesso tempo i pensieri sparivano giorno dopo giorno. Da quando mi sono lasciato(da circa una settimana) le cose sono peggiorate. Prima di fidanzarmi avevo tanti pensieri per la testa, tanti ''film mentali'', quando ho conosciuto la mia ex, questi sono spariti, certo alcune volte riecheggiavano, ma non al tal punto di farmi stare male. Ora invece mi sento una schifezza, demoralizzato, solo, triste, depresso, privo di forze, non riesco a fare nulla, ma soprattutto ho paura che quei pensieri possano tornare,(paura di aver contratto l'HIV nonostante ho fatto l'auto test dal dottore, paura di suicidarmi, paura di non trovare più una ragazza). Io nella mia ex trovato una sorta di appoggio, che ora non ho più.
Cosa devo fare? Passerà? Mi sento morto dentro.


Grazie in anticipo



Buon proseguimento
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Dalla terapia si direbbe però anche una tendenza alle oscillazioni d'umore, anche perché effettivamente questo tipo di reazioni presentano entrambi gli aspetti, umorale e ossessivo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore,
A distanza di giorni le cose stanno iniziando ad andare abbastanza bene, sto conoscendo nuove ragazze, esco con gli amici, insomma mi distraggo! Però dottore non so perché sto avendo la paura di ''suicidarmi'', senza motivo, non so perché, è un'altra delle mie fisse? cosa ne pensa?
Grazie.
Distinti Saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
La paura di commettere atti inconsulti, vissuta come pensiero estraneo, non desiderabile, ma come qualcosa di cui si vede l'immagine mentale, con angoscia e sgradevolezza, e reazioni di allontanamento, come se uno volesse evitare che possa accadere, è una nota ossessione, facente parte della cosiddetta categoria delle "ossessioni di contrasto".