Bupropione e sintomi psicotici indotti

salve,ho 32 anni soffro di depressione resistente da decenni con stanchezza cronica, anedonia , perdite di memoria, difficoltà di concentrazione, incapacità di provare piacere, scarso entusiasmo, mancanza di motivazione, ipersonnia, sonnolenza diurna.

ho provato tutti gli ssri e snri ma non facevano altro che esacerbare i miei sintomi, poichè mi causavano appiattimento emotivo, aumento di peso, distruzione della libido, ottundimento mentale, peggioramento dei già scarsi livelli di energia e della sonnolenza.

lo psichiatra mi ha prescritto il bupropione da 150 mg che sto assumento da 1 settimana circa ma mi sta causando effetti psicotici/maniacali quali:
- sensazione di irreale
-pensieri accellerati e intrusivi
-agitazione
-nervosismo/irritabilità
-confusione mentale
-difficoltà a giudicare e a pensare correttamente

lo psichiatra sostiene che ciò non sia possibile e gli pare insolito che stia subendo tali effetti e mi ha consigliato di aggiungere un ansiolitico (xanax 0.50mg rilascio prolungato)
nonostante lo abbia avvisato che le benzodiazepine ed in particolare lo xanax a gocce mi provocano allucinazioni visive/uditive anche con bassissimi dosaggi
lui sostiene che con un rilascio prolungato ciò non dovrebbe accadere

la mie domande sono:
1) questi effetti del bupropione sono effetti iniziali che scompaiono in breve tempo o sono effetti caratteristici del farmaco che perdurano?
2) è possibile che continuando ad assumere questo farmaco possa la mia depressione virare in uno stato maniacale/psicotico permamente?
3) l'associazione con le benzodiazepine è una pratica comune ?
4) considerato l'effetto che sto avendo dal bupropione e le allucinazione provocate dalle benzodiazepine , può questa associazione scatenare e/o farmi virare in una fase maniale/psicotica definitiva?
5) cosa posso fare per mitigare questi effetti?
6) considerato che questa molecola negli stati uniti è venduta anche a rilascio immediato, è possibile spezzare la compressa e assumerne di meno , o sarebbe peggio a livello di effetti collaterali?

grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non è chiaro cosa intenda per sintomi "psicotici", né cosa intenda con allucinazioni.
Si direbbe che stia analizzando il suo stato in maniera autonoma, e sulla base di nomi e descrizioni che ha letto.

Ha iniziato una nuova terapia da pochissimo, il medico ha indicato un ansiolitico per mitigare effetti, che evidentemente non ritiene sintomi "psicotici", e mi pare strano che glielo dia se ritiene che le induca "allucinazioni".

In sostanza mi pare che quello che descrive e quello che i medico fa non tornino l'uno con l'altro. In parte si pone delle domande tecniche su cui non si capisce come possa ragionare.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Ritengo che la sua risposta sia assolutamente fuori luogo. A mio avviso le mie domande sono state poste in maniera corretta, dettagliata, chiara ed esauriente; la sua risposta invece si limita ad analizzare quasi "grammaticalmente" le domande, senza dare una risposta concreta e seria

"Si direbbe che stia analizzando il suo stato in maniera autonoma, e sulla base di nomi e descrizioni che ha letto"

Analizzo il mio stato in base a ciò che sento e alle reazioni del mio corpo alla terapia, non in base a qualcosa che ho letto. Come dovrei analizzare il mio stato secondo lei? Chiedendo a qualcun altro di discrevere il mio stato?

"Non è chiaro cosa intenda per sintomi "psicotici", né cosa intenda con allucinazioni"

Ho specificato che trattasi di allucinazioni visive ed uditive
Ho specificato con:
-sensazione di irreale
-difficoltà a giudicare e a pensare correttamente
-Pensieri accelerati
Cosa io intenda per sintomi psicotici

"In parte si pone delle domande tecniche su cui non si capisce come possa ragionare"

Sono domande ovvie che nascono dai sintomi ai quali sono sottoposto e ai quali cerco soluzione. Inoltre non essendo un ritardato, bene o male ragiono ancora e trovo questa sua affermazione decisamente offensiva , saccente e presuntuosa.

La sua in definitiva mi sembra più una risposta da "leone da tastiera" che da medico. Qui gli utenti scrivono per ottenere risposte che gli specialisti non danno, non per farsi offendere gratuitamente o per polemizzare. Se lei deve rispondere per offendere , tanto vale non farlo. Ritengo che il suo modo di rispondere possa essere deleterio in chi già si trova in una condizione di forte disagio per i propri problemi.

Saluti
[#3]
dopo
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Nessun altro che possa aiutarmi? Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
A parte la maleducazione della sua risposta, e quindi vada a offendere e dare del leone da tastiera a qualcun altro,

"Come dovrei analizzare il mio stato secondo lei? Chiedendo a qualcun altro di discrevere il mio stato?"

Sì, esattamente, se usa termini tecnici dovrebbe affidarli ad altri, altrimenti li usa in maniera non chiara.

La sua descrizione di allucinazioni infatti non è per niente chiara e corrispondente alla definizione del termine tecnico. Sta di fatto che evidentemente il suo medico non ritiene che siano questi i connotati del fenomeno, a giudicare dalla cura che le ha dato e confermato, aggiungendo l'ansiolitico. Poiché presumo che gli abbia riferito le stesse cose che sta riferendo qui, qualcosa non torna. Se non gliele ha riferito, sicuramente lo faccia.

Vediamo cosa ne pensa lo staff del mio modo di rispondere.

Non solleciti inutilmente risposte, non funziona così il meccanismo del sito. Nessuno riceve quei solleciti tranne il sottoscritto, eventualmente.
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