Scalaggio e sospensione anafranil effetti indeside

Buongiorno.
Da circa Ottobre 2017 quando ho avuto un episodio depressivo maniacale grave assumo psicofarmaci che con un aiuto importante della psicoterapia ho fatto uno scalaggio graduale di questi fino allo stato di maggio 2019 quando assumevo Anafranil 1/2 Cp da 75 Mg e Olanzapina 5 Mg.
Nel 2018 ho tolto Anafranil per mesi perché stavo nettamente meglio ma dopo 6 mesi l'ho dovuto riprendere non per motivi psichiatrici ma bensì fisici... La sua sospensione di allora Infatti mi ha procurato dolori addominali e alterazioni dell'alvo con un accelerata motilità intestinale molto prolungati 5 mesi . So che Anafranil ha effetti anticolinergico ma prima della crisi del 2017 il mio intestino funzionava bene... Quindi nel 2018 ho fatto vari esami intestinali ma nulla è emerso ho quindi riassunto Anafranil e tutto è passato... Possibile che questo farmaco abbia modificato per sempre il mio intestino?
Ora da circa 20 giorni ho ritentato la sospensione ma anche se in grado minore del 2018 riaccuso problemi intestinali non mi sembra corretto dover riassumere un farmaco psichiatrico solo per il mio intestino... Non ne ho piu bisogno ma sono diciamo costretto a prenderlo per stare bene fisicamente... È assurdo... Gli psichiatri questo mica te lo spiegano prima di bombardati di farmaci...
A voi ora chiedo quindi se avete idee su come poter restare senza Anafranil ma attenuare e poi far scomparire questi sintomi intestinali fastidiosi non patologici ma causati da sospensione... Ribadisco che sto bene e non ne ho più bisogno...
Tutti questi movimenti di terapia sono sempre stati seguiti da specialisti e psicoterapeuta...
Se avete idee che non prevedano l'uso di altri farmaci quantomeno psichiatrici ve ne sarei grato.
Dalla vostra esperienza la sospensione graduale di Anafranil è spesso associata a questo sintomo ( simile Colón irritabile?)
Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non è detto che il sintomo sia legato ad una conseguenza della sospensione quanto la possibilità che vi siano fenomeni di ricaduta che non sono percepiti come tali ma che comportano una attivazione maggiore a livello intestinale.

Tale considerazione dovrebbe far mettere in atto la possibilità di uso di altri prodotti che possano gestire questo aspetto, nonché una rivalutazione della psicoterapia che potrebbe non aver sortito l’effetto voluto se non ciò che si valuta in superficie.


Dr. F. S. Ruggiero

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Infatti non è l'ipotesi più probabile quella delle modificazioni della funzione intestinale da uso di anafranil, persistente per 5 mesi.
Il fatto che risponda all'anafranil non è dirimente, prodotti del genere si usano anche per fenomeni tipo colon irritabile, e comunque hanno proprietà sul sistema nervoso autonomo, in assenza o meno di disturbi psichiatrici.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte
Aggiornanadovi su questo fronte sembra che l'intestino vada meglio anche se "accelerato" nella sua motilità.
ho un'altro "effetto collaterale da sospensione" ( sospensione Anafranil e scalaggio Olanzapina da 5 mg a 2,5 mg - attualmente unico farmaco in uso) che vorrei sottoporre alla vostra attenzione. già nel 2018 quando feci la sospensione di tutta la terapia un po velocemente notai un cambiamento delle mie routin sessuali (pre farmaci) infatti la tempistica dell' attività sessuale si ridusse in manieria decisa, non che si possa parlare di eiaculazione precoce, tuttavvia le mie tempistiche si ridussero drasticamente 3/4 minuti a fronte di 10/15 (pre farmaci e durante terapia) questo e i dolori al colon mi indussero a riprendere la terapia (nel 2018 come descritto nel post originario)
Quest'anno ho (e sto) effettuando uno scalaggio più lento e graduale tutt'avvia da quando ho sospeso anafranil circa 30 gg e ho scalato olanzapina circa 10 gg si è ripresentato questo "piccolo disturbo".
ci tengo a sottolineare che sto sopportando molto bene questo scalaggio a livello emotivo (dormo bene , mi sveglio di buonumore, la mia attività lavorativa è piu performante di prima e comincio a risentire emozioni in modo pre-farmaci).
secondo voi il mio corpo si deve riabituaare anche dal profilo sessuale (bio-chimico) senza queste molecole? col passare del tempo riacquisterò la "potenza-durata" delle origini pre-terapia?
so che esistono problematiche sessuali post-ssri (sospendendoli) potrebbe essere il mio caso?
nel 2017 quando stavo proprio male sono arrivato ad assumere 2 cp Anafranil 75 mg che mi procurò oltre che stitichezza anche un prolungamento dell'atto sessuale senza "soddisfazione" e facevo talvolta fatica a raggiungere l'orgasmo pur avendo erezione.
è possibile che appunto il mio corpo ora ( senza molecole) sia diventato più sensibile e che ci voglia un po di tempo prima di riaquistare il mio naturale sentire sessuale?

vi scrivo perchè sono certo che queste molecole abbiano impattato sulla mia qualità di vita e che anche se le ho assunte per soli tre anni in dosaggi variabili ma mai elevati, ma spero (e la vostra esperienza lo potrebbe confermare) che tutto torni come prima-terapia dal punto di vista biochimico e possa finalmente liberarmi da farmaci che mi sono serviti per un periodo ma che ora non mi servono più e liberarmi contestualmente dai loro effetti collaterali sulla salute e "passatemelo" sulle emozioni.

in sintesi...basta avere pazienza ed aspettare o sono condannato da sospensione e scalaggio?

grazie.la vostra esperienza potrebbe tornarmi utile.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Non c'entrano le problematiche post-ssri, qui sta riportando che la tempistica si accorcia con meno farmaco o senza, ovvero viene meno l'effetto che eventualmente poteva essere legato al farmaco.
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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta
Beh non esattamente...
Io prima di assumere questi farmaci (e il quesito mi sembra chiaro) avevo una vita sessuale appagante sia dal punto di vista di tempistica 10/15 minuti sia dal punto di vista qualitativo... Durante l'assunzione di farmaci questo è un po cambiato talvolta prolungando le tempistiche e quasi sempre riducendo il piacere... Ora senza farmaci mi aspettavo un ritorno alle condizioni pre terapia ma questo non è avvenuto nonostante siano passati solo 2 anni e mezzo...
Quindi deduco che l'unico fattore dirimente sia il farmaco e sopratutto la sua riduzione/dismissione... E effetto craving "Biochimico".
Mai avuto problemi sessuali prima perché dovrei averne ora se non assumo quasi più nulla e le assicuro che non c'entra niente una eventuale ipotizzabile ricaduta visto che sono tornato a vivere senza queste molecole maledette ma a tratti il mio fisico non mi segue come se si dovesse riabituare al SE di partenza a livello biochimico
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Ho capito, però comunque non rientra nel concetto di disturbi persistenti da uso di...post-sospensione.
Difficile dire se sia il farmaco con questa configurazione pre-post, in realtà i fattori che incidono sulla variazione di questo parametro sono molteplici. Può darsi però che quel tipo di reazione sia un indicatore somatico, come potrebbe esserlo il sonno, cioè che segnali anche alla lunga che l'equilibrio non è completo (anche se psichicamente lo è).
Ripeto però, difficile dire con una semplice associazione.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte.

Purtroppo per sintomi somatici molto marcati (Nausea e mal di stomaco) ho dovuto di nuovo tornare sui miei passi.
La cosa è molto sconfortante perché non riesco a liberarmi da questi farmaci a causa dei sintomi fisici da scalaggio o dismissione. Nessuno a suo tempo mi avverti di quanto fosse duro provare ad uscire da una terapia NOn più necessaria.
È una prigione, sembra che il mio corpo non possa più farne a meno. Comunque...
Attualmente sono in terapia con olanzapina 5Mg e Anafranil 1/2 Cp da 75 la sera. Visto i tentativi di scalaggio mi sono informato e effettivamente questi farmaci hanno diversi effetti collaterali se assunti per molto tempo io all'incirca li assumo da 30 mesi.
Quello che mi preoccupa è la glicemia a novembre 2016 in esami di routine avevo glicemia basale a 94 a novembre 2018 a 98 quindi al limite... Nessuno mi ha mai avvisato di eventuali problemi in tal senso... Ma non mi sembra corretto.
Secondo il vostro parere a questi dosaggi (credo siano bassi) sono a rischio diabete? Ho preso qualche chilo 4/5 ma cerco di stare molto attento all'alimentazione salvo qualche cena di piacere... Mia nonna era diabetica ma è campata fino a 92 anni...
Non so voi avete qualche suggerimento per riuscire a scalare questi farmaci dannosi senza avere pesanti ricadute somatiche?
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Per verificare il rischio di diabete è possibile monitorare banalmente la glicemia a digiuno. L'alimentazione nella normalità non influenza la glicemia a digiuno. I "limiti" sono tali proprio per dare un significato al valore quando sfora.
In alternativa, se uno sospetta o ha un rischio particolare può fare la curva glicemica dopo carico.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore.
non ho ancora fatto il semplicissimo esame della glicemia per semplice e sana paura.
mi può solamente dire se con Olanzapina 5Mg usata da circa 30 mesi si possa parlare di rischio effettivo secondo la vostra esperienza o se sono paure immotivate?
5mg è un dosaggio basso? lo psichiatra a suo tempo mi disse che fosse una dose "pediatrica" eppure il craving è talmente forte che la sola riduzione mi destabilizza dal puto di fvista fisico e solo successivamente psicologico.
la ringrazio rimandando alla precedente domanda chiedo se possibile dei consigli per riprovaare la riduzione e sospensione di tale farmaco.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
E' perfettamente inutile ragionare a fondo perduto su un parametro che eventualmente va misurato.
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