Disturbi ansiosi e ritiro sociale

Buongiorno,
sono trattato per disturbo ossessivo compulsivo con
sertralina 100 mg
abilify 5 mg (ne sto prendendo 2 mg a causa della sedazione che provoca)
xanax 20 gocce

mi sono accorto che oltre ai sintomi "positivi" della mia malattia, ossia le ossessioni, vi sono dei sintomi "negativi" ossia l'inibizione sociale, il ritiro sociale, l'ansia in generale, la capacità di relazionarsi con le persone, la capacità di portare a termine dei lavori, l'insicurezza sociale, l'isolamento dal mondo esterno.

Sono assolutamente certo che l'incapacità di relazionarsi deriva dalla mia malattia mentale, sebbene in parte.

In quale modo la Psichiatria può intervenire su questi sintomi "negativi" ? Mi spiego meglio: i farmaci che si somministrano possono agire su questi assi, oppure è necessaria una psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale ?

Che cosa può fare la psichiatria in questi casi, e che cosa è necessario fare secondo la vostra esperienza clinica?

Premetto che ho già fatto della psicoterapia in passato, con risultati scarsissimi e con un esborso di risorse finanziarie notevole.

grazie in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Ciò che definisce come sintomo negativo potrebbe essere un fenomeno correlato al disturbo primario che lei tende ad ipercontrollare.

Il problema è capire se effettivamente i sintomi siano tali, se sono secondari anche alla terapia farmacologica eventualmente, o se sono sintomi specifici che vanno, quindi, trattati in modo differenziato.

Una terapia corretta può gestire in modo appropriato tutti i sintomi.

Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Utente
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Gentile Medico,
lei pensa che una terapia farmacologica efficace ed incisiva sia in grado di migliorare gli aspetti relazionali e sociali?