Aspettative realistiche sugli psicofarmaci

Egregi Dottori,
Premettendo che sono seguito da uno psicoterapeuta da circa un anno e da una psichiatra da circa 4 mesi.
Sono un uomo di 29 anni. Da circa 10 anni soffro di attacchi di ansia, nei quali ho sperimentato diverse terapie farmacologiche, che ho interrotto quasi sempre per scarsa volontà di "combattere" il mio disturbo. Ciò che mi ha convinto a ritentare di curarmi è stato lo sfociare di questi attacchi di ansia in vere e proprie ossessioni, (Paura di poter perdere il controllo e commettere atti violenti come uccidere persone a me care, paura di poter impazzire improvvisamente o di tentare il suicidio). Attualmente ho una terapia farmacologica prescrittami con Tolep 300mg, brintellix 5mg e xanax da scalare nel tempo. Le domande che mi pongo tutti i giorni sono le seguenti: quanto tempo occorre per avere una piccola stabilità nel tempo? Dalla vostra esperienza è possibile tornare ad avere un buon equilibrio nel corso della vita e di poter vivere serenamente al di là degli alti e bassi provocati dai farmaci? Ad oggi è una battaglia che si può vincere?
Vi ringrazio anticipatamente. Qualsiasi professionista voglia consigliarmi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
"ho sperimentato diverse terapie farmacologiche, che ho interrotto quasi sempre per scarsa volontà di "combattere" il mio disturbo"

Che significa questo ? Il farmaco funziona o non funziona, che cosa sarebbe la volontà di combattere un disturbo ?

"poter vivere serenamente al di là degli alti e bassi provocati dai farmaci"

Che cosa sono gli alti e bassi provocati dai farmaci, non capisco a cosa si riferisca.

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Passando alla risposta. Intanto, la terapia in corso non pare vere attinenza con quello che riferisce come problema, cioè panico e ossessioni. Il farmaco antidepressivo è sottodosato, quindi a questa dose può benissimo non essere mai valutabile. Il tolep si impiega come stabilizzatore d'umore, richiamando quindi ad una diagnosi diversa dall'ambito "ansia".

Forse la situazione si può chiarire partendo dalla diagnosi che ha ricevuto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini