Ansia generalizzata

Salve sono un ragazzo di 26 anni e ormai da svariati mesi soffro di quella che sembra essere a detta del mio medico ansia generalizzata. Sono stato in ospedale 3 volte per degli attacchi d'ansia (credo attacchi di panico, io non sapevo cosa fossero) ho fatto tutti gli esami del caso e sono usciti tutti negativi. In parole povere da quando mi sveglio a quando vado a letto sto male. Testa e collo sempre "bloccati", con giramenti di testa, mi sembra di non essere mai in equilibrio, nausea, fischi nelle orecchie, vampate di calore che mi partono dallo stomaco con sudorazione, tachicardia e stomaco sempre chiuso con mancanza di fiato. Ho perso credo una decina di chili dall'anno scorso, e non è che fossi grasso. Io così non riesco più a vivere, non riesco quasi più ad uscire perché l'ansia aumenta ancor di più quando esco e sto in mezzo alla gente in generale. Fare un bell'allenamento è ormai diventato impossibile, appena comincio a "pompare" un attimo mi si chiude lo stomaco e il cuore parte all'impazzata e comincio a sudare un sacco e ad essere sfinito. Ho fatto una visita psichiatrica dove mi è stato detto di cominciare terapia con xanax, sertralina e levopraid prima dei pasti fino a 6 mesi. (l'ho cominciata e non mi sembrava vero che dopo qualche settimana stavo quasi al 100%, riuscivo ad allenarmi fino alla fine, cosa impensabile) poi però ho smesso (di punto in bianco tutto, non sapevo fosse cosi pesante l'astinenza) contento di aver capito che fosse "solo" ansia ed è tornato tutto due volte peggio di prima, e passato un mese ormai ma la situazione non è migliorata di molto. Sono seguito da uno psicoterapeuta secondo me molto competente che comunque cerca di non farmi prendere farmaci perché secondo lui così non si risolve la questione di fondo e in più dice che ha molti pazienti che se li portano dietro tutta la vita quei farmaci (lui è più dell'idea che la mia sia verso l'agoraphobia) . Io sinceramente non so più cosa fare, da una parte il medico di base che mi dice che la mia è una malattia congenita, che il mio sistema nervoso è più sensibile degli altri e che devo prendere le medicine, dall'altra lo psicologo che è convinto si possa sistemare la situazione senza farmaci. Io così non posso andare avanti ancora tanto perché lo stress è davvero troppo e mi cadono pure i capelli ormai, (in più devo trovare un lavoro perché sto finendo i soldi) . Il fatto è che non trovo un problema su cui lavorare, sono praticamente sempre in questo stato dalla mattina alla sera. Chiedo gentilmente un vostro parere, vi ringrazio molto. Buona giornata
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Ovviamente lo psicoterapeuta non avendo altri strumenti inventa storie sull’uso di farmaci per non farla curare veramente.

Perchè se è vero che molti pazienti usano farmaci per molto tempo, è anche vero che se li usasse e stesse bene non andrebbe più da lui...

Il problema è il pregiudizio del suo psicoterapeuta in primis ed il suo che viene così rafforzato.

Se vuole curarsi la terapia farmacologica ha indicazione, altrimenti si tiene i sintomi.


Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Grazie mille dottore per la risposta. Non vorrei entrare nel merito della discussione su chi abbia ragione. Io sono disposto a prendere anche i farmaci, come ho già fatto, e la ringrazio per la disponibilità della risposta. Quello che non mi è chiaro e che non riesco ancora a capire è se è una situazione reversibile (senza farmaci) o se una volta arrivato a questo livello il nostro corpo si sia trasformato e reagisca sempre così. Cioè se è una cosa "di testa", cambiando atteggiamento, pensieri e tutto quel che viene, il nostro corpo può tornare alla situazione normale? Ormai ho capito che sparo ansia per qualsiasi cosa e che sono super sensibile ad ogni "movimento" del corpo, se ad esempio cominciassi a fregarmene altamente di tutti i sintomi, cambierebbe anche la chimica nella mia testa? Perché alla fine sta ansia da qualche parte sarà anche venuta fuori. E sto cominciando ora a capire che mi preoccupo per tutto e che non è un atteggiamento sano. Scusi se mi sono dilungato troppo. Insomma lavorare su se stessi può portare alla risoluzione del problema secondo lei? Grazie ancora della disponibilità.
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