Le indicazioni della psichiatra sono giuste?

Gent. mi medici,
un anno e mezzo fa ho iniziato un percorso di psicoterapia con diagnosi di ansia generalizzata. Da qualche mese è venuto fuori l’aspetto depressivo di cui soffrivo da molteplici anni, fino ad allora oscurato dai sintomi fobici. Ho così iniziato il 27/08 una terapia farmacologica con 2 CP da 5mg di Aripiprazolo, 2 CP DI Carbolithium da 150mg, 10 gocce ripetibili di Rivotril al bisogno. Preciso che non ho mai assunto farmaci, a parte quelli per l’influenza e qualche antiinfiammatorio! Ho avuto tutta una serie di effetti collaterali molto fastidiosi a causa dell’Aripiprazolo: sonnolenza, stanchezza, debolezza e irrequietezza importanti, disturbi del sonno, riduzione del numero di evacuazioni e stipsi in forma grave. La psichiatra che mi segue mi ha così modificato la terapia riducendo l’Aripiprazolo a 1CP. Ho avuto miglioramenti anche se tutti i sintomi non sono scomparsi. Alcuni di questi invece sono rimasti in forma grave: stipsi, stanchezza e debolezza. Più volte le ho riferito i disagi, ieri, 10/08, dopo l’ennesima volta che le ho comunicato le problematiche datemi dai farmaci, mi ha detto che l’Aripiprazolo lo devo prendere per un mese e mezzo, due mesi, perché devo ancora a bituarmi al farmaco e perchè il bilancio effetti negativi-positivi può essere fatto solo attendendo quel lasso di tempo. Le ho chiesto se poteva sostituirmelo, ha rifiutato. Ieri mi ha cambiato ulteriormente la terapia: 1 CP da 5mg di Aripiprazolo, 3 CP DI Carbolithium da 150mg, sciroppo Levolac 2 cucchiai al giorno, 8 gocce di Rivotril, 5-8 gocce ripetibili di Rivotril al bisogno. La domanda che pongo è questa: la psichiatra sta procedendo nel modo corretto? Non sono troppi tutti questi farmaci, considerando che io non ho una grave depressione, ma sono in uno stato di tristezza perchè prodondamente insoddisfatta della mia vita e irrealizzata? Ieri ho chiesto se il Carbolithium stesse già agendo e mi ha detto di no. Che senso ha aggiungerne 1CP dato che il mio umore va bene? Non avrebbe più senso aspettare di vedere come reagisco a 2CP di Carbolithium? Visto che per l' Aripiprazolo da 2CP siamo passati a 1CP, la logica diceva di iniziare con un dosaggio basso per poi aumentarlo nel caso non mi desse effetti collaterali particolarmente fastidiosi.. E perché ostinarsi così tanto nel farmi prendere l’Aripiprazolo, nonostante i forti disagi? Non sarebbe meglio provare a sostituire l’Aripiprazolo con un altro farmaco? Ho letto il foglio illustrativo del Levolac per la stipsi e c’è scritto che è un lassativo e che non va preso per più di sette giorni, quindi come è possibile mi abbia detto di assumerlo per due mesi? Aggiungo che la psichiatra non mi soddisfa particolarmente per alcuni suoi atteggiamenti, comportamenti, discorsi e per le risposte elusive alle domande che ho posto anche a voi. Chiedo scusa per la lunghezza del testo. Ringrazio e invio cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Cosi per chiarezza la sua terapia non è specifica per un disturbo dell'umore di tipo depressivo.

ho qualche dubbio che la diagnosi riferita sia corrispondente a quella reale.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Francesco Saverio Ruggiero, la ringrazio molto per la risposta tempestiva. Spero di non disturbarla, ma vorrei aggiungere un chiarimento. La diagnosi mi è stata fatta dalla psicoterapeuta da cui sono seguita, di cui mi fido e con cui mi trovo davvero molto bene. E' con la psichiatra che mi sembra che non quadrino tante cose. La psichiatra mi ha detto che entrambi i farmaci, Carbolithium e Aripiprazolo sono due stabilizzatori dell'umore. Se vorrà aggiungere qualcosa anche lei, ne sarò molto felice.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Ma infatti la terapia serve a stabilizzare e non è specifica per un disturbo depressivo.

Il fatto che il trattamento diverga dalla diagnosi che è stata fatta dalla psicoterapeuta è indicativo di valutazione differente.

Se la psichiatra ha ritenuto di fare ciò potrebbe avere anche ragione.
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dopo
Utente
Utente
Dr. Francesco Saverio Ruggiero, la psichiatra non mi ha fatto alcun tipo di domande volte a raccogliere informazioni per una formulazione personale di diagnosi. La psicoterapeuta ha riferito diagnosi e altre informazioni circa il mio stato di salute in questo preciso periodo e la psichiatra ha proceduto con prescrizione di farmaci sopraccitati. Mi ha prescritto tali farmaci e non subito antidepressivi, perchè in questo periodo ho, in primis, esigenza, a sua detta, di abbassare il livello costante di ansia e di angoscia, al fine di riacquistare "lucidità" e di "sentirmi me stessa". Vorrei però approfittarne un'ultima volta per il quesito principale per cui mi sono rivolta a voi. Dal 27/08 prendo 2CP, ridotte poi a 1CP di Aripiprazolo, che mi causa stipsi in forma grave e non accenna a migliorare. La psichiatra dice che non mi sostituisce il farmaco perchè il mio corpo si deve ancora abituare e che il bilancio effetti positivi-negativi del farmaco si potrà trarre solo tra 1 mese e mezzo, due. Mi ha detto di prendere Levolac fino ad allora. Il quesito: lei ritiene sia giusto e sensato non sostituire il farmaco e prendere il lassativo per un tempo così prolungato? Ci terrei a ringraziarla un'ultima volta per la disponibilità, la tempestività e la cortesia con cui mi ha sempre risposto. Augurandole una buona serata, invio cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se la visita è stata sostenuta sulla base di un riferito di terzi allora non ha alcun senso neanche la terapia che serve a stabilizzare il tono dell’umore e non ad altro.

Chiarirei questi aspetti sostanziali
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