Cymbalta 60mg e diminuzione della libido

Gentili dottori,

sono un paziente con un disturbo di ansia generalizzato che assume da qualche anno il Cymbalta.
Qualche mese fa, stante il radicale miglioramento del tono dell'umore e dopo un consulto con lo specialista, si è deciso di sospendere la cura.
Tuttavia, dopo circa due mesi, ho accusato una ricaduta manifestando forte ansia e insonnia, situazione che mi ha costretto a riprendere la cura con Cymbalta 30 mg e Zolpidem 10mg prima di andare a letto..
Dati gli scarsi miglioramenti a un mese dalla ripresa dell'assunzione del farmaco, da circa una decina di giorni il mio terapeuta mi ha raccomandato l'assunzione del Cymbalta 60mg, alzandone la posologia dagli iniziali 30 mg, e la sospensione dello Zolpidem.
Devo dire che sono tornato a dormire (anche se il mio sonno è molto frammentato e di qualità non eccelsa) e mi sento nel complesso più tranquillo (anche se privo di energia durante la giornata).
Tuttavia sto sperimentando una notevole diminuzione della libido, che compromette l'erezione, che non è vigorosa come in precedenza (quando assumevo Cymbalta 30mg), e ritarda assai l'eiaculazione (problema che, in verità, lamento da sempre), quando ho rapporti sessuali con la mia compagna.
Da qui le seguenti domande:

1- quando e se migliorerà la situazione?
2- Ci sono prodotti naturali che possono aumentare la libido e di conseguenza il vigore del pene?
3- C'è il rischio che una lunga assunzione di psicofarmaci possa compromettere alla lunga la vita sessuale del paziente?

Infine una domanda che non c'entra col problema in questione.
Ho acquistato su internet un test del dna utilizzabile a fini sanitari, per poter predirre eventuali malattie future e tracciare con più precisione il profilo del paziente e una sua predisposizione all'assunzione dei diversi farmaci.
E' in generale una buona idea per poter eventualmente sostituire in futuro il Cymbalta con un farmaco più all'avanguardia?

Ringraziandovi per la disponibilità, porgo cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Per ciò che attiene alla presenza di effetti collaterali essi inizialmente possono essere transitori e scomparire nel giro di qualche settimana. Diversamente, se sono fastidiosi andrà fatta una rivalutazione sola terapia.

Attualmente il test dna non ha possibilità di previsione per la potenziale presenza di malattia che intervengono comunque per azioni multifattoriali.


Dr. F. S. Ruggiero

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