Ansia insopportabile da malattia

Buongiorno
Sono un uomo di 46 anni ormai in preda ad un'ansja ai limiti della sopportabilita'.
Circa un mese fa sono stato ricoverato dopo un accesso in PS per dolori addominali. Si pensava ad una appendicopatia, ma dopo un approfondimento diagnostico attraverso ecoaddome, rx e tac con mezzo di contrasto e 3 gg di antibiotici specifici, sono stato dimesso. La TAC non rilevava nulla di patologico se non qualche diverticolo non complicato al colon trasverso e al sigma.
15 giorni di dieta e un gastrppeotettore per un mese e via.
Non ritenendo che dei diverticoli non complicati mi avessero potuto dare quegli effetti acuti e soprattutto per il fatto che l'intestino non si fosse ripreso del tutto sono andato da un gastroentetologo.

Il quale mi ordina esami del sangue e di un marcatore infiammatorio specifico, la calprotectina. Risultati negativi, così come una ulteriore eco addome. Le dico che le feci sono diventate più dure e ho notato del sangue sulle feci. Mi dice che nonostante gli esami sono negativi, visto che c'è il sangue è meglio approfondire con una colon scopia.

La colon è prevista lunedì prossimo, ma io non so se ci arriverò. Sono terrorizzato. Convinto che ho un tumore. I livelli di ansia sono elevatissimi e mi domando come saranno quando mi daranno la nefasta diagnosi definitiva. Cone affrontero', la malattia e poi la fine? La pietà negli occhi di chi mi verrà a trovare? Il dolore dei miei cari?

Datemi una strategia per riuscire a sopportare tutto questo con un minimo di dignità e um livrllo di sopportabilita' umano.
Vi prego. Sono disperato.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Deve attendere di praticare tutti gli esami previsti per l’esclusione di patologie specifiche,

Dopodiché potrà stabilire di fare una visita psichiatrica per il trattamento dei sintomi caratteristici del suo atteggiamento verso fattori stressanti.


Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Eh beh certo che devo fare tutti gli accertamenti specifici.
La mia domanda era proprio in tale merito: che strategia cognitivo o comportamentale o di altra natura si può adottare per ridurre per quanto possibile lo stress e l'ansia deprimente da attesa.
Capisco tuttavia che per la natura stessa del consulto on line è difficile rispondere in maniera più articolata e specifica di quanto non abbia fatto.
Buon lavoro
Antonio
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Non esistono strategie per trattare i disturbi in modo estemporaneo, esse appartengono ad un lavoro articolato che non può essere minimizzato come un mero esercizio consigliato da chiunque.
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