Grave forma di affaticamento cronicizzato da abuso di alcalodi nervini

Ill.mo Dottore,
Le scrivo brevemente il mio problema sperando che Lei possa aiutarmi. ho 30 anni, sono alto 1.78 e peso 76 Kg. Ho lavorato per sette anni in un lavoro di produzione in un'azienda. Tale lavoro e i problemi privati mi impegnavano tantissimo e in crescendo. Con il tempo ho ridotto i tempi dedicati ai pasti e ho iniziato ad assumere caffeina per star dietro ai ritmi (sono arrivato a cinque caffè al giorno - da incosciente). Il fine settimana poi facevo sempre delle lunghe pedalate. Il mio peso andava riducendosi con i mesi, e iniziai a sentire un indolenzimento nelle gambe, nei polpacci e nei tricipiti, che necessitava di continuo stretching. Inoltre sentivo sempre freddo. Credo che la caffeina mi facesse da analgesico impedendomi di sentire il dolore e il forte stato di stanchezza accumulato con anni di ritmi assurdi. Finchè una mattina durante il lavoro ho iniziato ad avere sudore alle mani, tremori forti. Sono stato a letto e sono stato malissimo. A quel punto ovviamente ho interrotto il lavoro e mi sono dato al riposo immediato e alle analisi, nonchè ovviamente allos top di ogni nervino. I medici mi hanno fatto l'elettrocardiogramma più altri esami del sangue. Sia l'elettrocardiogramma, sia gli esami del sangue tra cui CPK erano tutti nella norma. Ho fatto l'ecodoppler alla tiroide, ma è ok. Così i medici pensavano che mi sarebbe bastato del buon riposo e mi prescrissero sonniferi. Questo avveniva a Gennaio 2008. Adesso è Febbraio 2009 e sono ancora terribilmente sfinito, sempre stanco e sottopeso anche se mangio. Sono molto doloranti polpacci, gambe, tricipiti... è come se il mio corpo, senza più nervini, si fosse reso conto del forte e grave, debilitante sovra stress che aveva accumulato. Ora però, sono sprofondato così in basso che senza un ricostituente non saprei come ritornare a posto. Mi basta fare una passeggiata di cento metri per sentire dolore alle gambe a hai polpacci, e per avere il fiatone e il desiderio di riposare. Sto sempre seduto e quando esco da lavoro mi sdraio subito a letto. Sono passati diversi mesi e non so più come ritornare a posto. La tiroide è ok, ho fatto gli esami. Anche il CPK è ok e anche le altre analisi del sangue. Ritengo di aver bisogno di un forte ricostituente per il recupero. Mi hanno dato degli aminoacidi, ma sono stati come acqua fresca. Hanno pensato fossi depresso e mi hanno dato la paroxetina. E' servita solo a farmi stare calmo e ad accettare meglio questo dolore e malessere. Può aiutarmi? Grazie mille per il tempo che mi dedicherà. P.S.: ho già rivolto in precedenza qs. richiesta al reparto di medicina fisica e riabilitativa, ma non hanno saputo dirmi niente... la risposta è stata praticamente che dovevo rivolgermi ad altri settori. Io invece avevo bisogno che mi venisse consigliata una terapia e/o un iter terapeutico, che ovviamente presenterei poi al medico di famiglia. Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

l'iter terapeutico l'ha fatto tutto.

La terapia non puo' essere consigliata on line.

Pertanto, valutata l'assenza di qualsiasi altra problematica il trattamento resta di tipo psichiatrico e per un periodo opportuno.

Non specifica per quanto tempo ha assunto paroxetina, ma certamente i tempi di assunzione devono essere lunghi.

Contatti uno psichiatra e si affidi alle sue cure.

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dopo
Utente
Utente
Sì, è chiaro che passerò in terapia dallo specialista. Ma le volevo chiedere se, in base alla sua esperienza, sa dare una indicazione di diagnosi possibile da suggerire al medico e quali farmaci sono risultati efficaci. Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

oltre che ipotizzare un fenomeno ansioso-depressivo con manifestazioni di tipo somatico non e' possibile.

Tra l'altro e' piuttosto singolare che, nonostante tutti gli accertamenti, lei non sia uscito con una diagnosi neanche di tipo psichiatrico (probabilmente come quella che ho ipotizzato) e senza un trattamento adeguato alla sua condizione.

I trattamenti sono sempre possibili ed efficaci ma sono prescrivibili dopo una valutazione diretta e la visione di tutti gli esami che ha effettuato, nonche' la valutazione dei trattamenti precedenti e del periodo di utilizzo degli stessi.

Di solito, il suo medico dovrebbe essere in grado di comprendere tali fattori senza che gli venga suggerito nulla.
Altrimenti, puo' precedere il contatto con il suo medico con una visita specialistica.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la Sua risposta e per i suoi consigli. Distinti Saluti.