Grave intolleranza a farmaci antidepressivi

in anamnesi Neuropatia delle piccole fibre disautonomia neurovegetativa neuropatia del pudendo emicrania con aura sindrome ansioso depressiva disturbo somatoforme disturbo di personalità dap
i miei problemi sono cominciati nell’agosto 2002 con attacchi di panico per cui assumo paroxetina 20 mg fino al 2012 quando la stessa viene sostituita con citalopram.
nessun effetto collaterale e buon esito con entrambi i farmaci.
nel 2013 torno alla paroxetina a 40 mg fino al 2017 quando mi viene diagnosticata malattia delle piccole fibre e disautonomia neurovegetativa.
Da li comincia la mia odissea con moltissimi farmaci che sino a quel momento avevo assunto senza effetti collaterali.
Nel febbraio 2019 vengo ricoverato in riabilitazione psichiatrica con astenia gravissima e depressione e valutata una probabile inefficacia della paroxetina torno al citalopram 15 gtc oltre a deniban 25 mg e rivotril e samyr.
vengo dimesso dopo un mese con precario equilibrio farmacologico.
continuo ad esser astenico motivo per cui a domicilio decidono di introdurmi bupropione:effetti collaterali: ansia pensieri suicidari terrore tensione muscolare al risveglio agitazione e angoscia.
i sintomi permangono, in maniera piu sfumata, anche dopo la dismissione del bupropione motivo per cui mi ricoverano nuovamente a fine luglio 2019 ed in tal e sede mi sostituiscono citalopram con sertralina lasciando deniban e samyr oltre a rivotril.
la sertralina a 50mg mi crea cefalea motivo per cui la devo interrompere passando a anafranil 20 mg che mi fa stare meglio ma mi crea stipsi ostinata per cui lo devo dismettere.
Dopo alcuni giorni senza anafranil comincio ad accusare scosse e vertigini motivo per cui mi viene data 1 gtc di brintellix a titolazione lentissima dopo 10 gg passo a due gtc, il farmaco mi attiva ma comincio ad avere tremori e ansia motivo per cui lo psichiatra mi inserisce in terapia escitalopram.
comincio con due gtc e gli effetti sono:doloro muscolari ansia tremori sensazioni di svenimento.
ieri dopo tre settimana di assunzione decidiamo di tornare alla paroxetina che mai prima mi aveva creato effetti collaterali ed al levopraid 25 mg stamani lo ho assunto a 1 mg (in gocce) e la reazione è stata: vampate di calore e dolori muscolari sfumati oltre ad una lievissima ansia se solo per un giorno non assumo ssri il pomeriggio comincio ad avere cefalea sebbene i dosaggi siano ridicoli.
nel passaggio da brintellix a escitalopram ho lasciato una pausa di 10 gg e già al secondo giorno senza brintellix sono finito in ps per vertigini.
Pongo pertanto una serie di quesiti: per qual motivo ogni volta che provo a sospendere anche per un solo giorno un serotoninergico assunto a dosaggi ricidoli (1-2 gtc) mi viene cefalea oppure vertigini?
cosa sta accadendo al mio corpo che rifiuta moltissimi farmaci che prima assumevo?
quale può essere una terapia alternativa senza gli ssri?
potrei riprovare l anafranil cercando di evitare la stipsi e se si in quale modo?
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Non è strano pensare a questo tipo di reazioni con una disautonomia di fondo, però è intricato un aspetto: una diagnosi di disturbo somatoforme che si riferisce agli stessi sintomi derivanti dalla disautonomia, o sono due ambiti distinti ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
buonasera
la diagnosi di disturbo somatoforme mi è stata fatta a marzo 2019 in occasione del primo ricovero in riabilitazione psichiatrica forse perche la disautonomia non è stat valutata correttamente
detto cio come esco da questo incubo? ad oggi tollero samyr, deniban, levopraid e nonho tollerato abilify
se smetto di prendere un ssri i sintomi si attenuano, anche per un solo giorno, ma poi la sera comincio ad avere cefalea e in alcune pccasioni vertigini
questo perche il mio cervello si p abituato ad un surplus di serotonina? come faccio ad assicurare il medesimo equilibrio non assumendo ssri ma evitando le cefalee o le vertigni ?sono disperato mi creda, mi trovo in un vicolo cieco e sto continuamente male.le pongo inoltre un secondo quesito:da uan settimana circa sto sottoponendomi per tre ore die ad uan stimolazione vagale transauricolare.potrebbe essere questa ad aumentare i miei problemi di ansia e ad alimentare dolori e tensioni muscolari?
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
La disautonomia esattamente che distretti riguarda e con che segni oggettivi ?
[#4]
dopo
Utente
Utente
sudorazione, ipotensione ortostatica e talvolta pots.
questi sono i sitomi oggettivati ad oggi a mezzo tilt test e test della sudorazione.pare che la neuropatia delle piccole fobre abbia colpito oltre a quelle somatiche anche quelle autonomiche
prima tolleravo serenamente la paroxetona che hp assunto per 13 anni senza darmi minimamente sedazione o astenia .pare che sia divenuto ipersensibile agli ssri ed al cymbalta oltre ad antistaminici e altri
cosa ne pensa? se li prendo sto male x gli effetti collaterali, se non li prendo x gli effetti da dismissione
crede sia sensato abbandonarli e tenere un farmaco solo per lansia? il levopraid ha senso?perche me lo hanno proposto venerdi in associazione alla paroxetina
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Quindi una neuropatia di genesi ignota (?) che dà questo tipo di squilibri. La scelta di ssri anziché altri può aver senso, ma in questi casi bisogna andare empiricamente, perché non ci sono riferimenti sicuri, specie per gli effetti immediati.
Se la neuropatia è peggiorata può darsi che sia peggiorata la tollerabilità ai farmaci.
[#6]
dopo
Utente
Utente
buongiorno, rispondo per punti
1 si purtoppo ad oggi non è stata individuata la causa della neuropatia.i clinici sospettano sia di natura autoimmune
la mia neuropatia coinvolge le fibre di piccolo calibro, le piccole fibre appunto: anche in questo caso una neuropatia puo peggiorare la tollerbilità ai farmaci? come avviene questo meccanismo?( che spiegherebbe l intolleranza anche agli altri farmaci non ssri)
2 lei scrive "La scelta di ssri anziché altri può aver senso, ma in questi casi bisogna andare empiricamente", in realta sono proprio gli ssri che non tollero quindi si dovrebbe fare il contrario oppure ritiene che si debba insistere con gli ssri sonoa uando non si trova una soluzione?.con anfrani avev avuto beneficio e nessun effetto collaterale ma mi ha dati stipsi severa a 10 mg.esiste un modo per risolvere al stipsi assumendolo comunque?
3 è normale che dopo pochi giorni di non assunzione del ssri mi vegano cefalea, sintomi neurovegetativi( tremori, confusione, intolleranza ai rumori, tensione al livello delle meningi con coinvolgimento di gambe e braccia che vengono coinvolte, scosse ) e vertigini?
4 ha senso che io provi a dismettere gli ssri lascianod solo il levopraid ed il rivotril?
5 levopradi mi aiuta per lansia?
6 in caso di dismissione degli ssri qunto possono durare gli effetti da dismissione?
grazie
[#7]
dopo
Utente
Utente
Può spiegarmi il motivo x cui la neuropatia determina intolleranza ai farmaci che è in Co tinuo peggioramento?
[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Lasciando perdere problemi del tutto secondari come effetti da dismissione, il punto è che essendo il tessuto nervoso sia bersaglio dell'azione del farmaco, sia veicolo di percezione di una serie di effetti, gli effetti cambiano.
Anche farmaci come il levopraid utilizzano i circuiti nervosi, quindi ovviamente possono genericamente esser d'aiuto, ma non è detto per lo stesso motivo.
In alcune neuropatie la duloxetina è addittura terapeutica, per dire, indipendentemente dalle proprietà psichiatriche. Quindi per questo dicevo che non necessariamente gli ssri sono l'opzione unica da considerare.

L'allergia alimentare è una reazione eccessiva e immediata scatenata dal sistema immunitario verso un alimento: come si manifestano e quali sono i cibi responsabili.

Leggi tutto