Gestire problema di alcolismo

Buonasera,
vi chiedo aiuto perché parlarne di persona con qualcuno mi è complicato e prima di procedere volevo un consulto da esperti del settore.

Circa 3 anni e mezzo mio nonno è deceduto (il padre di mia madre) e lei ha accusato moltissimo il colpo.

Prima di allora era una donna iper attiva, affettuosa e sempre composta, da quando è venuto a mancare mio nonno in casa praticamente non fa più nulla, litiga spesso con mio padre anche per delle sciocchezze, a me mio fratello ci tratta spesso come degli estranei e purtroppo ha iniziato a bere.

All'inizio non davamo molto peso alla cosa, non avendolo mai avuto come vizio l'abbiamo associato ad uno "sfogo" momentaneo per la morte di mio nonno ma ahinoi si è trasformata in una orribile abitudine.

Se ora siamo arrivati a questo punto in parte è anche colpa nostra, per 2 anni e mezzo ogni volta che la beccavamo ubriaca ci siamo sempre passati sopra e, a parte la cazziata verbale, ci siamo sempre affidati alle sue promesse del "no vi giuro che smetto".

Solo qualche mese fa siamo arrivati allo scontro, mio fratello è tornato a casa dal lavoro e l'ha trovata sul divano che sembrava morta, accorgendosi solo dopo che sotto al cuscino aveva una bottiglia di vino vuota.
Ovviamente è esploso il putiferio, io e mio fratello l'abbiamo "minacciata" che se non si fosse fatta aiutare ce ne saremmo andati di casa e che non ci avrebbe mai più rivisto, lei è esplosa in un pianto dicendo che era dispiaciuta e che sarebbe andata dallo psicologo.

Subito dopo ha iniziato ad andare dallo psicologo ma dopo circa un mese la vedevamo spesso con la testa fra le nuvole e disattenta e non abbiamo creduto alla sua versione "sono solo stanca": abbiamo messo una telecamera in salotto e l'abbiamo beccata nuovamente a bere, in modo quasi continuativo dalle 10 della mattina alle 12, mezz'ora prima della pausa pranzo di mio fratello.

L'abbiamo messa davanti a queste immagini e ha detto è stato un episodio isolato e che non sarebbe più successo.

La telecamera l'abbiamo tolta ma i dubbi attualmente rimangono, infatti spesso torniamo a casa e parla malamente oppure ci chiede 2-3 volte come è andata al lavoro o ci racconta 2-3 volte quello che ha fatto nel pomeriggio.

Io, mio fratello e mio padre abbiamo visto che con l'esame del CDT si può vedere se una persona abusa di alcol ed obbligarla a farne uno tutti i mesi ma abbiamo paura che, se dovesse essere positivo, questo poi può avere ripercussioni sulla patente e cose varie.

Fortunatamente un minimo di senno ce l'ha ancora, quando veniva controllata con la telecamera lei prima di uscire per spesa e commissioni non toccava neanche un dito di alcol, ma solo una volta tornata a casa.

Dateci un consiglio per favore, io e mio fratello stiamo impazzendo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Il trattamento e la terapia per la disassuefazione da alcool va fatto attraverso il ser.d. di pertinenza territoriale, per stabilire dei percorsi validi ed efficaci.

La sospensione improvvisa può provocare alcuni sintomi che possono creare diverse problematiche e che possono non essere riconosciuti subito.

E' utile che vostra madre sia accompagnata al Ser.d.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Buonasera Dr. Ruggiero, grazie per la rapida risposta.
Volevamo provare ad avere un approccio non estremo, sicuramente chi si rivolge a quei centri viene "schedato" e credo che da quel momento in poi venga etichettato ovunque come alcolizzato con le conseguenze del caso su patente, esami e altre cose.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Non è propriamente in questo modo, però l'alcolismo è una patologia che va trattata seriamente altrimenti le ricadute sono continue creandosi anche situazioni familiari spiacevoli e problematiche nonché rischi per la salute non direttamente correlati all'abuso di alcool ma dipendenti da esso.

Tra questi ultimi ad esempio, incidenti stradali alla guida (che possono coinvolgere anche altre persone), cadute in casa ( che possono essere responsabili di lesioni gravi o decesso), alterazioni cognitive e comportamenti inappropriati.

Una cura non è mai estrema, estreme possono essere le conseguenze della mancata cura.