Problemi con il farmaco invega

Salve a tutti da circa un anno e mezzo mi è stata diagnosticata una psicosi...io pensavo una cosa non molto grave e pensavo procedessero soltanto con una psicoterapia, dopo aver parlato con i medici mi hannoq detto di prendere un farmaco abilify io già all'inizio ero assolutamente contrario all'uso di farmaci dati gli effetti collaterali di alcuni, ho fatto la prova di prendere abilify ma mi ha dato subito dopo varie ore dall'assunzione irrequietezza e mi sentivo sedato, ho fatto circa un mese con l'abilify ma poi non ne potevo più, allora hanno detto di cambiare farmaco e provare con l'invega, con l'invega stessa storia ma poi l'organismo si è abituato, il problema è che ho assunto invega per circa 6 mesi e ho avuto due effetti collaterali il primo è una leggera disfunzione sessuale cioè l'erezione non è più forte come prima, ho fatto l'ultima fiala trimestrale ad agosto e quindi è terminata a novembre ed inoltre mi è comparsa una leggera ginecomastia al capezzolo sinistro per questo ho deciso contro la volontà degli psichiatri di sospendere i farmaci...siamo a Dicembre la mia erezione non è ancora tornata hai livelli di quando non assumevo farmaci...è reversibile la cosa?
quanto tempo ci vorrà a ritornare come prima?
Aggiungo che la ginecomastia sta scomparendo ma la cosa che mi preoccupa è la funzionalità dell'apparato sessuale...attendo una risposta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
la diagnosi di psicosi presuppone un trattamento farmacologico continuativo che va mantenuto per tempi sufficienti, ciò per chiarezza iniziale.

La presenza di ginecomastia e difficoltà erettive ha una correlazione con l'aumento della prolattina che in teoria andava dosata e trattata, eventualmente, in caso di un aumento suscettibile di terapia, prima di sospendere la terapia farmacologica.

La sospensione riporta la situazione alla condizione precedente per cui con il tempo si ridurrano questi aspetti.

La presenza di tali sintomi è inoltre indice di una particolare sensibilità a quel tipo di prodotto. L'aripiprazolo ha un minore impatto su tali aspetti.


Dr. F. S. Ruggiero

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
L'iperprolattinemia impiega un mese a tornare a posto, presumendo che sia (anche) quella la ragione della disfunzione.
Però, non sospenda "e basta", si faccia dare un'alternativa, altrimenti finisce che per necessità le ridanno i farmaci da ricaduta acuta, e il problema ritorna tutte le volte al punto zero.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Ringrazio entrambi per le risposte...la fiala in teoria ha finito il suo effetto il 3 novembre perchè il 3 agosto ho fatto l'ultima trimestrale ed era anche molto basso il dosaggio..la ginecomastia è comparsa verso settembre/ottobre mi faceva anche male,in realtà il dolore era ad entrambi i capezzoli però la vera e propria ginecomastia soltanto al sinistro..adesso sembra che è quasi scomparsa mentre il leggero fastidio al capezzolo destro è ancora presente...ho interrotto il farmaco perchè data la mia giovane età non voglio compromettere la mia salute sessuale diciamo che è passato più di un mese dal 3 novembre ma posso dire che non è cambiato molto...la mia erezione e soddisfazione sessuale non è ancora ai livelli di quando non prendevo farmaci spero che in 2-3 mesi ritorni come prima altrimenti sarò costretto a farmi prescrivere farmaci per rispristinare la funzionalità sessuale sempre che sia reversibile completamente,perchè ho fatto la fiala per ben 6-7 mesi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
non è ben chiaro sulla base di cosa si sospende la terapia completamente solo su questo tipo di effetto collaterale.

Sono possibili variazioni, riduzioni di dosaggio, introduzione di terapie che consentono di non interrompere la cura che può sottoporla ad una ricaduta sintomatologica e provocare nuovamente sintomi.

La presenza di ricadute pone delle problematiche per le terapie successive e l'efficacia delle stesse.
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Utente
Utente
È passato un mese e mezzo da quando ho sospeso la terapia per adesso sto benissimo...spero che continui così nei mesi successivi...i medici all'inizio dissero proviamo sei mesi con l'abilify e poi vediamo...se non avvertivo nessun effetto collaterale non sarebbe stato un problema prolungare la terapia ma così non è stato...mi auguro di continuare a stare bene e di togliermi gli effetti collaterali da me citati.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"È passato un mese e mezzo da quando ho sospeso la terapia per adesso sto benissimo...spero che continui così nei mesi successivi..."

Ecco appunto, il modo per ricadere perdendo l'occasione di capir qualcosa sulla propria malattia. E correndo peraltro anche discreti rischi.

Tutto ciò non riguarda poi gli effetti collaterali, ma il sapere per cosa ci si cura.
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Utente
Utente
Certo è molto importante comprendere la ragione per cui ci si cura...ma a volte ci sono più danni che benefici...spero solo che ritorni tutto nella norma senza ricorrere ad ulteriori altri farmaci
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Per adesso però Lei si disinteressa del perché, si espone a ricadute e probabilmente valuterà con ansia e in maniera amplificata i problemi sessuali.
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Utente
Utente
Quello che mi è successo è abbastanza discutibile ed è stato solo un giorno...infatti non pensavo arrivassero subito ai farmaci ancor prima di iniziare la psicoterapia comunque...non si tratta di valutare le cose con ansia ma di essere realisti,la salute sessuale è importante quanto quella mentale quindi perchè "migliorarne"una a discapito dell'altra ecco perchè secondo me sarebbe stato corretto cominciare solo con la psicoterapia e dopo vedere se fosse il caso di aggiungere farmaci e non che li racconto "l'episodio" e subito mi mostrano i farmaci da prendere,io penso che i medici sono tenuti anche ad avvisare i problemi che possono causare gli psicofarmaci e non solo i "benefici" che poi non ne ho visti più di tanto mi sentivo sempre stanco non riuscivo neanche ad allenarmi in palestra,io gradirei una risposta chiara data la vostra esperienza con gli altri pazienti su questi effetti collaterali che per carità se non ne avvertivo non sarei qui a scrivere,ho letto che la maggior parte degli antipsicotici inibiscono la dopamina e alzano la prolattina che può causare ginecomastia ed problemi sessuali...se fossi un medico non li darei proprio a chiunque...concludendo volevo solo chiarezze sulla durata degli effetti collaterali visto che sono passati quasi due mesi ma non mi sento di dire che sono ritornato normale da quel punto di vista,comunque è migliorata la situazione questo si,dico che l'episodio è durato solo un giorno ed è molto discutibile non sto qui a scrivere cosa mi è successo per tanti motivi ma faccia a faccia non avrei problemi a dirlo,io infatti in passato non avevo mai avuto nessun tipo di problema e dopo l'episodio durato alcune ore quel giorno i giorni dopo stavo comunque bene ma il CSM del mio paese dopo aver riferito l'episodio alla fine mi hanno mostrato i farmaci da prendere comunque ho iniziato dopo qualche settimana non subito perchè ero contrario...inoltre non vedo il perchè della loro insistenza a prenderli che comunque stavo bene era solo per quel episodio ormai passato...io penso che devono lasciare spazio al paziente a decidere se prenderli o meno non devono insistere più di tanto è anche una mia responsabilità quindi in parte una colpa di questi effetti la do anche a loro per la loro insistenza e non avendo avvisato delle possibilità di questi effetti..l'ho detto al mio medico ha detto che ritornerà tutto nella norma spero di si.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Si faccia spiegare che diagnosi ha, non è che se uno sta bene oggi, non ha senso allora prender medicine.
Detto questo, certo che è libero, purtroppo anche ai medici è indirettamente richiesto che si interessino di prevenzione, e non si tratta di informare i pazienti, ma spesso di contrastarne la volontà spontanea a fin di bene. Quindi, anche se nell'immediato ciascuno può fare ciò che vuole, anche i medici ragionano per evitare problemi futuri.
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Utente
Utente
Mi è stata diagnosticata una psicosi e disturbo schizoaffettivo...inoltre volevo aggiungere per la ginecomastia se ne va da sola o è necessario un intervento chirurgico? Non è molto sembra che è quasi sparita ma è leggermente più gonfio dell'altro capezzolo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Quindi in teoria deve per forza curarsi e sta facendo di tutto per non farlo così avrà delle ricadute che possono cronicizzare il disturbo.

La ginecomastia la valuta comunque un medico non può farlo lei in autonomia anche perché a questo punto va capito se effettivamente tale oppure è una sua caratteristica.
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Utente
Utente
Questo è ciò che dicono i medici...non scrivo qui la dinamica di ciò che è avvenuto per vari motivi ma è strano che in una "malattia" ci siano cause molto chiare da me specificate e che ci sia la possibilità che c'entrino altre persone con l'avvenuto,una "malattia" non nasce dal nulla e non può durare solamente un giorno e poi passa non è una malattia e mi meraviglio che sono convinti di ciò dopo avergli raccontato tutto e non che magari la colpa potrebbe essere di qualcun'altro quindi mi prendo le mie responsabilità e valuto io come comportarmi a seguito della mia "malattia"...fidatevi che non ci può essere una ricaduta nel mio caso perché di malattia non si tratta ma la prendo come una lezione di vita...vorrei spiegare quello che è avvenuto ma qui non posso e non tutti ci crederebbero per sfortuna.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Vede, se Lei avesse questa certezza, non saremmo qui a fare questo discorso. In realtà Lei sta sostenendo una cosa, e cioè che Lei non ha nulla e che per anni tutti si sono sbagliati per una cosa che sarebbe durata un giorno e forse non c'era - Quante volte un discorso del genere (sentito non di rado) effettivamente corrispondeva a verità clinica ? Mai.
E più uno rifiuta l'idea di fondo che poi non è così drammatica dell'avere una malattia curabile, più uno si "incattivisce" nel cercare spiegazioni e nel partire da quelle ogni volta che illustra e spiega l'insieme degli eventi. Io cambierei punto di vista.
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Utente
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Sicuramente non ho certezze...se tornassi indietro non accetterei neanche un farmaco visti i danni e gli ho presi solo per sei mesi figuriamoci prenderli per 2-3 anni come raccomandate voi...purtroppo errori si commettono e quello di assecondare i medici è stato uno di questi...per carità non sto dicendo che la medicina non serve a niente anzi...ma nel campo della psichiatria molte le considero pseudomalattie soprattutto nel mio caso e non sono l'unico a pensarla così è diverso quando abbiamo a che fare con malattie gravissime dove l'uso farmacologico è necessario ma nella maggior parte dei casi non è così fa parte del sistema purtroppo questa è la mia opinione...se il farmaco mi avesse dato benefici e non danni non sarei qui a parlarne e non penso sia l'unico che abbia riscontrato questi problemi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Sì, continuo a pensare che parli molto di danni in generale e praticamente nulla riguardo al suo disturbo. E che sia solo stato un "assecondare" i medici per anni senza porsi neanche il problema di cosa avesse, non mi pare l'interpretazione più probabile della cosa.
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Utente
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Non ho problemi a parlare del mio disturbo si è trattata di una psicosi così l'hanno chiamata loro ma in fondo è un modo per non ammettere la realtà di come sono andate le cose nonostante gli abbia dato tutte le prove a prescindere vogliono avere ragione loro e non magari avere un confronto e discuterne su quanto accaduto...il mio disturbo consiste nell'aver visto e percepito cose in realtà (dipende dal punto di vista) inesistenti e nell'avere convinzioni sbagliato o addirittura allucinazioni visto che ho percepito anche un odore insolito durante l'accaduto.
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Utente
Utente
Non ho assecondato i medici per anni è successa a luglio 2018 la cosa gli ho assecondati negli ultimi 4-5 mesi e ho fatto la terapia per 6 mesi in modo molto negato cioè ogni volta che andavo a fare la fiala in realtà non volevo e discutevamo ogni volta per via degli effetti che mi da e alla fine ha detto proviamo con l'ultima trimestrale e vediamo come va hanno insistito fino all'ultimo nonostante mesi prima gli abbia detto no e alla fine mi sono convinto e ho detto questa è l'ultima volta come se non bastasse ho avuto la ginecomastia nonostante ciò mi hanno consigliato di continuare la terapia con un altro farmaco ma ho detto non se ne parla ci vediamo tra qualche mese e vediamo come sto visto che ho fatto 6 mesi abbondanti di terapia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Non per anni, per mesi quindi. E allora non capisco sinceramente la portata della questione. Lei insisteva per non fare la cura, probabilmente non disponibile a farne una alternativa, e gliela confermavano, anche perché per iniezione non ci sono tutte.
Non è che "nonostante ciò" le hanno consigliato un altro farmaco....proprio per questo le hanno consigliato un farmaco diverso, ma lei ha rifiutato.
E così adesso si trova esposto alla malattia, senza preoccuparsi di cosa sia, facendone una questione di contrapposizione tra Lei e i medici che è inutile, e finendo a dire che non c'era bisogno di nessuna cura, solo per far tornare questa scelta finale.
E' un rischio inutile che sceglie di correre in presenza di opzioni alternative. In realtà non è la scelta più logica, non c'entra la ginecomastia, né altro. Lei fa questa scelta in quanto punta a non prendere niente, il resto lo mette né in secondo, né in terzo piano. Non lo soppesa e basta.
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Utente
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Ormai ho preso la mia decisione e me ne assumo le responsabilità,la mia domanda in partenza era se gli effetti collaterali di questi farmaci svaniscono o meno data la vostra esperienza con altri pazienti in questo ambito non penso sia stato l'unico in tutta la storia a sperimentare problemi sessuali causati da questi farmaci.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Non capisco perché non dovrebbero svanire, a me pare che stia cercando semplicemente un motivo per confermare a se stesso una decisione. non deve convincere noi.
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Utente
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Assolutamente non sto cercando di convincere nessuno volevo semplicemente chiarezza data la semplicità con cui vengono prescritti ma molta meno importanza alle possibili conseguenze.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Un punto di vista che non condivido, mi pareva già abbondantemente chiaro. E' Lei che è convinto le siano stati prescritti "con facilità", a me pare semplicemente che le siano stati proposti. Le è stata proposta un'alternativa in considerazione degli effetti collaterali. A lei non interessa. Non so quante volte potremmo ripetere questo discorso, comunque a Lei non interessa, deve solo ripetere il suo discorso che per me non è giusto. Ma non vedo perché continuare a ripeterlo.
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Utente
Utente
Ognuno la pensa come vuole...io ritengo di aver fatto la scelta più saggia..non sono stato uno che ha rifiutato i farmaci a priori ma ho avuto dei motivi per farlo...alternative non ce ne sono quel tipo di farmaci funzionano tutti ugualmente intaccando recettori e ormoni per cui non è che esiste un antipsicotico speciale privo di certi effetti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
No, ha avuto dei motivi per rifiutarne uno, un tipo. Il resto non è giustificato da questo, Lei rifiuta la diagnosi, non se ne interessa. Menomale che si intende di ormoni, recettori e quant'altro.

Chiudiamo qui, perché che ognuno la pensi come vuole non era in questione. Né significa niente di utile a nessuno che la pensa come vuole.
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Utente
Utente
D'accordo,grazie per l'attenzione.
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Utente
Utente
Vorrei concludere dicendo appunto che non sono l'unico che si lamenta dei farmaci...ho letto tantissime cose di questo genere proprio qui su questo sito e sinceramente non mi sembra tollerabile che la medicina ma più in generale la psichiatria non si renda conto che non sempre ci sono benefici dietro queste cose se poi c'è un interesse economico o altro questo è un altro discorso...ne ho lette tantissime e da un lato mi sento abbastanza fortunato ad essermi reso conto in tempo...la mia opinione è che si può guarire da certe malattie non in tutte naturalmente anche senza farmaci per questo esiste la psicoterapia e la psicologia...mentre quasi tutti i CSM la prima cosa che fanno è somministrarti dei farmaci ancor prima che il paziente o loro stessi sanno cosa si ha...chissà come mai comunque bisogna rifletterci su questo e non fidarsi pienamente di questi personaggi la mancanza di serietà e competenza è molto comune anche nel vostro settore purtroppo..cmq non posso lamentarmi di questo sito e del vostro servizio per carità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Per cortesia, non torni alla carica con argomenti scontati, e cadendo nella solita storia che noi mostri diamo i medicinali in quanto cattivi o corrotti dalle case farmaceutiche, per cortesia....Perché questi discorsi, ad un certo punto, non sono tanto offensivi - su questo ci si può passar sopra o litigare, a seconda dei toni - m inutili, e non cambiano una virgola di quel che si dice.
Ha scoperto che c'è un interesse economico nella produzione di medicinali, ma che grandissima rivelazione, anche nella distribuzione dell'acqua, del pane quant'altro, se non le fosse balzato agli occhi.

Sappia allora anche che è pieno di persone che non sono consapevoli di quello che hanno. Non si curano. Smettono le cure. Non le riprendono. Affermano di avere cose che non hanno, vogliono sostenere che le loro diagnosi non sono malattie ma dipendono da fattori vari etc. Quando il problema sarà opposto, sarà il sogno dei medici: mandar via le persone dicendo loro che sono sane e non hanno nulla, e farsi pagare per questo.

Purtroppo fino ad ora se c'è una discrepanza è verso la malattia non gestita e non riconosciuta.
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Utente
Utente
certo che me ne è balzato agli occhi così come gli spacciatori di droga, i trafficanti d'armi ecc ecc... però a differenza vostra è illegale, il pane l'acqua ecc.. non mi recano nessun danno a differenza vostra..non è per offendere è la realtà delle cose...io ho letto più cose negative che positive riguardo agli psicofarmaci e non solo letto ma anche sperimentato su di me purtroppo...ma questo è il mondo questo è il sistema non sarò di certo io a fare la differenza questo è sicuro.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Bravo, corinui a diffamare, si aggiungerà ad una lista inutile a sé e agli altri
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