Come riacquistare benessere dopo cure con benzodiazepine

Gentili Dottori,
mia moglie da oltre 20 anni soffre di ansia (iniziata sostanzialmente dopo il secondo parto), adesso allo stato grave, con nervosismo ai massimi livelli tanto che in certi momenti non riesce più a controllarsi, spesso iniziando a ripetere le stesse parole e manifestando scatti improvvisi e molte volte incontrollati.
In passato prendeva i farmaci Control e Dominans, poi hanno tolto dal mercato il Dominans e quindi è iniziata tutta una ricerca di un mix di medicinali (es.
noritren, depamide, gabapentin, ecc.
) che lo potessero sostituire.
Oltre al suo psichiatra ne a consultati tanti altri anche fuori Firenze, così come i vari tipi di medicinali non ottenendo praticamente niente, anzi peggiorando progressivamente.
Quest'anno è stata anche ricoverata in alcune strutture in Toscana e in Lombardia per cercare una strada terapeutica assistita, visto che in casa è impossibile proseguire nuove cure per il sopravvenire di malesseri che bloccano sul nascere qualsiasi tentativo.
Anche in questo caso non siamo riusciti ad ottenere risultati.
Attualmente prende solo il Control 2, 5 mg per 4-5 volte il giorno e i medici dicono che è proprio questo farmaco il problema.
Nelle ultime settimane ha provato a fare anche il day hospital a Firenze dove il control è stato sostituito dal Lorezepam gocce (a partire da 250 gocce il giorno) per scalare gradualmente le benzodiazepine, ma questa variazione le ha dato più problemi di prima.
Particolarmente negli ultimi sei mesi ha spesso lamentato problemi deambulatori tanto che ora non esce praticamente più di casa, dorme poco, si sente derealizzata e molto debole, non riuscendo più a far niente neanche in casa.
Le visite neurologiche (si pensava anche a Parkinson per certi tremori) hanno concluso che è verosimile dipenda dai medicinali assunti.
Spesso è accaduto che in certi momenti si è sentita piuttosto bene, si alza, quindi prende il control come di terapia e peggiora di nuovo.
Adesso che ha diminuito il Control, questi momenti positivi non ritornano più con la sensazione di benessere come quando prendeva alte dosi del farmaco.
Lei comunque non sente più il bisogno di assumere il farmaco stesso.
Le analisi del sangue, tac alla testa, elettroencefalogramma, ecc.
non hanno rilevato anomalie.
La glicemia è sempre stata ai limiti (da giovane è stata ipoglicemica) e ora è insulinoresistente.
Ha provato da qualche giorno anche l' agopuntura, ma anche questa l'ha destabilizzata e adesso è in una stato calma piatta e con una angoscia profonda, ma spesso dopo l’assunzione della pasticca entra in crisi e diventa molto nervosa.

Potreste per gentilezza farmi sapere cosa ne pensate ed eventualmente suggerirci altre soluzioni, magari senza l'uso di medicinali, che potrebbero risollevarla da questo stato e ridarle un po' più di energia e toglierle la derealizzazione?
Ci è stato suggerito anche di provare altre cure come l’auricoloterapia.
Cosa ne pensate di quest’ultima terapia?
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

La malattia di partenza quale era ?
Il fatto del control, prendendolo regolarmente si presumo che abbia un'azione inizialmente euforizzante o calmante, poi la perda e anzi si instauri una instabilità degli stessi parametri (umore e ansia) proprio a causa dell'assunzione protratta. Se prendendone di meno non ha più effetti, in realtà non sembrerebbe legato a questo. Le terapie di prima comprendevano altro (dominans), e verosimilmente la componente che allora funzionava era quella.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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