Malessere e angoscia

Cari dottori, sto male, esattamente da 3 mesi.

Ho 32 anni e non ho mai sofferto di ansia, nè di altri disturbi. A settembre scorso ero arrabbiata col mondo, rancorosa e sfiduciata. C'erano problemi legati alla ricerca di casa che non trovavano soluzione. Ce l'avevo con i miei genitori, per non aver fatto abbastanza per aiutarmi a trovare una stabilità abitativa. Ero delusa a lavoro per non essere riuscita a raggiungere una qualche posizione e per aver visto qualcun'altro ottenere l'ennesimo riconoscimento. Ero frustrata perchè non avevo la possibilità di sposarmi come hanno fatto tutte le mie coetanee colleghe e amiche. Vivevo un momento di grosso abbattimento, provavo emozioni negative tutti i giorni, con picchi di rabbia interiore davvero prepotenti.

Ricordo con chiarezza che un giorno, a fine settembre, dopo l'ennesima delusione, mi sdraiai sul letto e decisi che volevo soccombere a qualsiasi situazione.
Non volevo più essere combattiva e cercare di cambiare le cose. Pensavo che, qualunque cosa fosse successa da quel momento in poi, non avrebbe mai ricompensato tutta l'ingiustizia che avevo patito. Ricordo chiaramente in quel momento di aver sentito dentro di me rompersi un elastico. Ero arrivata a un vero e proprio punto di rottura.

Tuttavia, già dopo qualche giorno, mi sono risollevata e non ci stavo pensando più.
Poi di colpo, ai primi di ottobre, abbiamo trovato una casa da affittare ed in quel momento ho avuto il tracollo fino ad arrivare al giorno in cui, dopo una manipolazione cervicale, è successo il peggio.
Da quel momento infatti sono iniziate le vertigini e mi sono spaventata molto

Un giorno, il 2 novembre, non ce l'ho fatta più, spaventatissima sono andata al pronto soccorso dove non è emerso nulla. Ho un ricordo molto angoscioso di quelle ore. Sono rimasta quasi shockata da quell'esperienza... se ci ripenso mi agito molto, sento il freddo addosso... non saprei perchè, forse il fatto che non abbiano saputo capire mi ha spaventata molto.

Dopo quell'esperienza è iniziata l'ANGOSCIA. Ho fatto ogni tipo di analisi ed è risultato tutto nella norma. Non ho nulla di fisico e con il tempo le vertigini sono sparite. Ma non l'angoscia, che ha paralizzato la mia vita.

Mi sono allora rivolta ad uno psichiatra che mi ha diagnosticato un disturbo d'ansia e prescritto MODALINA. Da quel momento i sintomi si sono attenuati, ma non sono mai spariti. Sono sempre agitata soprattutto la mattina. Lavorare è diventato pesante. Oggi è una giornata più difficile delle altre perchè mi sono svegliata con agitazione a mille... paura di non guarire mai... di non tornare quella che ero... di stare per sempre incastrata in questa sensazione di merda che non riesco neppure a descrivere. Sento tipo un vuoto, ma allo stesso tempo un qualcosa dentro che mi perseguita. Ho come l’impressione che, seppure andassi in capo al mondo, non me ne libererei mai.

cosa ho secondo voi?
Ne uscirò mai?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
E' possibile che la terapia attuale non sia sufficiente per il completo annullamento dei suoi sintomi per cui la terapia va rivista con una maggiore chiarezza diagnostica e trattamentale.


Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Caro dottore,
Intanto grazie per la risposta. Sabato avrò l’incontro con il mio psichiatra e gli esporrò tutte le mie preoccupazioni. Intanto le chiedo se Secondo lei ciò che io descrivo, le mie sensazioni, questa difficoltà a capire questa sensazione, è tipica dei disturbi d’ansia? È possibile che dei giorni ci sia, dei giorni no. Che sia più forte al mattino e scompaia quasi il pomeriggio/sera?
Grazie.
Claudia