Paura di soffrire di psicosi o gravi disturbi dissociativi

Salve, vi scrivo perché sono abbastanza disperato! Ho sempre avuto sin da quando ero piccolo paura di impazzire, poi per dieci anni è completamente svanita ma da circa tre anni ci sono ricascato.
Vivo nuovamente con il terrore continuo di essere o ammalarmi di psicosi.

In pratica il tutto è ricominciato due anni fa con la paura di iniziare a delirare e convincermi di essere una donna (non chiedetemi perché di un ossessione così assurda).

Successivamente paura continua di poter soffrire di disforia di genere e continua autoanalisi che consiste in un continuo ed estenuante "guardarmi dentro" per vedere come mi percepisco.

Il risultato è che a furia di pensare e rimuginare sono arrivato al punto davvero di avere la sensazione di non riconoscermi più, è come se non mi percepissi più uomo e quando provo questa sensazione segue un brivido di angoscia e di disgusto continuo!

Gli psichiatri e psicologi mi hanno sempre detto che il mio è un disturbo d'ansia con tratti ossessivi, solo che ho paura che il tutto possa essersi aggravato sfociano in psicosi o gravi disturbi dissociativi.

Non provo più altre emozioni al di fuori dell'ansia e dell'angoscia, sto tutto il giorno ad autoanalizzarmi e vagliare ogni pensiero ed ogni parola.
Due anni fa lessi di un uomo che si convinceva di soffrire di disturbo di identità di genere e cominciava a delirare fino a tentare il suicidio. Questa cosa mi ha scioccato!

Sto tutto il giorno sul chi va là, come se da un momento all altro dovessi impazzire, ho perso interesse per quasi tutto ciò che mi rendeva felice, mi sembra che niente abbia un senso, darei qualsiasi cosa per sentirmi dire che è solo ansia e nient'altro.

Ho il terrore di essere gravemente malato, dissociato, psicotico.
La cosa strana è che le sensazioni che provo sembrano così reali da mandarmi in confusione e lasciarmi nell angoscia più totale.

Ho sempre amato le donne alla follia mentre adesso se devo vedermi con una ragazza mi parte l'ansia a mille e faccio pensieri automatici del tipo "che la vedi a fare, sei anche tu una donna" e segue confusione, angoscia e terrore.

Sinceramente... Voi pensate che io sia psicotico o dissociato?

È come se a furia di fare questi "test" mentali continui non riuscissi a percepire più l'uomo che ero, è come se mi sentissi estraneo a me stesso, tipo una sorta di depersonalizzazione e più penso e mi sforzo di sentirmi come vorrei più le sensazioni sembrano dire il contrario.

Spero di essermi spiegato.

Ho 34 anni, come dicevo prima ho vissuto dai 24 ai 31 anni in completo benessere, le paure erano sparite, ero sicuro di me e felice.

Faccio l'attore e per dieci anni il mio lavoro è andato alla grande, poi come spesso capita in questo mestiere ci sono dei periodi più bui lavorativamente parlando.

Fatemi sapere che ne pensate e perdonatemi il lungo sfogo.

Un abbraccio a tutti

Dal 2009 al 2017 ho assunto Fevarin 50mg, stavo benissimo fino alla ricaduta a gennaio 2017.
Poi Fevarin 200+ trilafon 1mg
Grazie mille per l'attenzione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Lei è quindi in cura con fevarin 200 mg e trilafon 1 mg però queste ossessioni non si placano. Il medico cosa intende fae ? Non provare una cura diversa ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
È probabile che la terapia non sia completamente sufficiente per cui andrebbe rivista con una variazione.


Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
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Grazie per le risposte
Per il dottor pacini: lo psichiatra a settembre mi ha tolto il trilafon e lasciato il Fevarin 200,mi ha detto di rivederci il prossimo anno. L'ho chiamato un paio di volte per farmi rassicurare e mi ha detto di prendere 1mg di trilafon (mezza compressa) un giorno si e uno no.

So che le rassicurazioni sono deleterie ma sono stufo di essere immobilizzato da queste paure del cavolo. Non mi godo la vita come vorrei! È come se mi concentrassi talmente tanto su un sintomo(mentale) da arrivare a provarlo realmente, tipo la depersonalizzazione. È possibile ciò? Inoltre, è possibile avere da due anni e mezzo la stessa ossessione h24? Il fatto che duri da così tanto tempo mi fa venire il dubbio : "e se non fosse un ossessione? Se soffrissi davvero di disforia di genere o stati dissociativi gravi(quindi psicosi) ?" io non so davvero perché caxxo mi sono fissato con sta paura della psicosi da quando avevo 12 anni... Boh, mistero! So solo che sto perdendo tempo prezioso dietro a ste caxxate.
Grazie per l'attenzione e buona serata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
La cosa strana mi sembra che con una cura ancora magari da ottimizzare le dica di tornare dopo 1 anno... Non è che i risultati si vedano in un anno, per cui se non funziona bene la cura, che senso ha rimanere per tutto questo tempo con la stessa cura senza variazioni né aggiustamenti ?
Tutte le considerazioni che fa la riportano invariabilmente alla domanda di partenza....Fa tutto un giro di ragionamenti ma poi la domanda conclusiva è la stessa di partenza: "soffro di psicosi ?". Anche in maniera antilogica come vede, nel senso di dire "se dura da così tanto, allora è una conferma che potrebbe essere psicosi ?". Questo più che un nesso è praticamente un ritornello, in cui alla fine si aggancia la domanda solita, che c'entri o non c'entri, che sia effettivamente logico o anzi illogico. Su questo è chiaro, non ha bisogno di specificare che ci perde tempo, che è martellante, etc etc.
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Utente
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Mi perdoni dott Pacini ma non ho ben compreso questo passaggio:

"Questo più che un nesso è praticamente un ritornello, in cui alla fine si aggancia la domanda solita, che c'entri o non c'entri, che sia effettivamente logico o anzi illogico" .

In che senso che c'entri o non c'entri?

Comunque riguardo alla "cura" non era da perfezionare, era da mantenere stabile e dopo un anno avremmo scalato
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Utente
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"Anche in maniera antilogica come vede" esatto, una sorta di circolo vizioso che alimenta il dubbio e mantiene il problema credo. Diciamo che la domanda illogica per antonomasia è proprio quella di poter soffrire di psicosi. Perché mai dovrei soffrirne? Eppure mi viene il dubbio e mi terrorizza, è un ragionamento infinito, un braccio di ferro continuo in cerca Dell "illuminazione" che possa farmi dire con certezza "no, non soffro di psicosi". Ma ovviamente così non è!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Bene, quindi a mio avviso una cura per questo problema va seguita a distanza di alcune settimane, non di 1 anno.