Lentezza studio, ansia, depressione, bassa autostima, incertezza sul futuro

Salve, Sono uno studente in medicina non ancora fuoricorso, lo sarò da ottobre.
Sono in crisi, una crisi tremenda perché ho ancora esami del terzo anno da fare, sto deludendo i miei genitori e me stesso, vedo i miei amici e non solo laurearsi con risultati brillanti, per me è ancora lontanissimo quel momento e non so se arriverà, mi mancano ancora 26 esami, ne ho dati davvero pochi per via di varii problemi avuti in questi anni da quando ho cominciato, in primis un grande senso di non essere all’altezza di questo percorso di studi.
Venerdì nello scoraggiamento stavo per andare a fare la rinuncia agli studi, un moto di disperazione ed ira verso me stesso, mi hanno fermato le lacrime di mia madre e tutti i sacrifici fatti per me, stavo davvero pensando di andarmene a fare un lavoro qualsiasi e buttare tutto via.
Pensate che avevo l’orale di fisiopatologia partendo da 25 e per l’ansia e la pressione enormi che ho sentito ho saltato, stava per succedere anche con patologia ad ottobre ma per fortuna alla fine andai.
Purtroppo in questa facoltà se sei fuoricorso, se sei una pecora nera, devi dirlo sottovoce, inutile dire il contrario.
Mi sono isolato un po’ per vergogna (ai tempi del liceo ero rigoroso metodico ed efficiente e non mi aspettavo di sentirmi un imbecille all’università), un po’ perché spesso vieni proprio guardato come se fossi pestifero da chi è in pari o quasi se hai una situazione difficile a livello accademico.
Da chi questo percorso di studi lo ha effettuato e ne è uscito bene mi farebbe piacere avere un consiglio: secondo voi visto quanto mi manca sarebbe il caso di lasciar perdere?
Ho paura di far spendere ancora tanti soldi ai miei e di non riuscire, sono lento nello studio, l’ansia che ho da quando ho cominciato per via del senso di inadeguatezza cresce ad ogni giorno che passa e perdo lucidità mentre studio, di conseguenza i tempi di studio lievitano così come la fatica.
I miei, soprattutto mia madre, mi pressano dicendo che non studio abbastanza probabilmente, io faccio molta fatica a studiare, ho cominciato medicina non per la grande vocazione di cui tutti parlano ma per il fatto di essere incline ad aiutare gli altri, di essere empatico (forse troppo, infatti non affronto certi problemi col giusto distacco) e perché le possibilità di lavorare ed essere indipendente ci sono, ma di questo passo non so se conseguirò la laurea e se anche la conseguissi arriverebbe molto tardi.
Non so come velocizzare lo studio, vorrei dare 3 esami o almeno 2 a sessione, puntualmente in alcune sessioni non ne passo oppure riesco a darne uno con un voto nemmeno alto.
Mo sono reso conto di avere deficit attentivi anche quando esco con amici, ho la testa da un’altra Parte, penso a tutto quello che dovrei fare e non faccio, ma poi non riesco, mi sento scemo, paralizzato.
Non sono nemmeno un nullafacente che almeno se la gode, sto male quando studio e anche quando dovrei divertirmi, dormo male e ho tachicardie notturne.
Mi sento un fallito e basta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Dovrebbe decidere a curare i suoi disturbi piuttosto che rimuginare in continuazione su cose da fare.


Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Anche se mi rendo conto che fare diagnosi a distanza è impossibile, secondo lei è possibile che alla base di ciò ci sia anche un disturbo depressivo? In passato sono stato da psicologi che hanno sminuito la cosa, mi hanno detto che sono solo un po’ agitato e bla bla, invece il disagio che avverto è reale e certamente non è dato dall’essere un pochino nervoso
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