Ansia e strees da lavoro?

Buonasera sono un ragazzo di 23 anni e vorrei esporre il mio problema!
Ormai da un po' di tempo soffro di attacchi d'ansia/panico che sembra che mi stiano un po' limitando la vita!
Spesso ho come l'impressione e la paura di impazzire da un momento all'altro!Questo mi provoca irratibilità, senso di soffocamento, vampi di calore, voglia di fuggire il più lontano possibile e anche un senso di peso alla pancia!
Io sono già in "cura" da una psicologa e sono stato da uno psichiatra, i quali, mi hanno già ribadito la stessa cosa: "non sei matto". Ok, inizialmente mi sentii rilassato ma, pensandoci bene...come fanno a dire una cosa del genere senza prima farmi un test?
Ci tengo a precisare che io faccio un lavoro molto impegnativo che mi tiene occupato praticamente 6 giorni su 7 e spesso la domenica e i sabati lavoro!!!Inoltre sono 3 anni che nn faccio ferie di nessun genere!!!! Quest'anno sono riuscito ad avere un mese...ma ahime...è toccato un mese dove praticamente nn c'è nessuno disponibile perchè tutti lavorano normalmente!Non sò...può essere dovuto anche a uno stress lavorativo?Tra l'altro ho notato che questi malesseri non mi accadono quasi mai quando sono a lavoro o se sto facendo qualcosa di impegnativo!Non saprei...eppure prima di diplomarmi nn ero così...perchè???
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

lo psichiatra quale diagnosi ha fatto ? E quale cura ha prescritto ? Quale tipo di psicoterapia sta facendo con la psicologa ?
La visita psichiatrica è un test, è il modo in cui si indagano e riconoscono i disturbi psichiatrici. Non sono necessari, e non esistono peraltro, esami di altro tipo.
I sintomi sembrano appartenere alla categoria somatica (suggeriscono effettivamente degli attacchi di panico) e ossessiva (ad esempio la paura di impazzire e la rassicurazione di non essere "matto" che sarà stata una risposta ad una sua richiesta di questo tipo, e che non ha un senso preciso in termini medici). La visita sarà spero riuscita a definire una diagnosi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Buongiorno dottor Pacini,

intendo precisare che non ho avuto somministrazione di nessun tipo in quanto: 1. nn mi piace molto perchè ho paura che mi creino dipendenza e 2. perchè cmq qualcosa già prendevo in rare eccezioni "Xanax" e "valeriana dispert".
Nel quadro clinico era stato diagnosticato se nn erro disturbi d'ansia con attacchi di panico.
Il lavoro che sto fancendo invece con la psicologa che era poi anche quello che facevo con lo psichiatra, si limitava solo a dei colloqui individuali per conoscere meglio la mia situazione precendetemente; dei miei problemi avuti a scuola (ho subito bullismo per tre anni) e poi di quando ho finito gli studi ed ho inziato ad aver paura di essere malato di tumore al cervello in quanto provavo forti sbandamenti, vertigini.
Finito quello, pensavo di avere il tumore al fegato, poi problemi cardiaci, ecc.
Tutte le analisi costatarono che ero sano come un pesce e che nn avevo niente...da qui, incominciarono questi disturbi che ho ora e il mio medico curante, mi consiglio di andare da uno psichiatra.
N.b. quando incominciai a lamentarmi di vertigini,sbandamenti, mal di testa,ecc. andai dall'otorino pensando fosse labirintite e una volta accertato che nn si trattava di questa malattia, andai anche dal neurologo il quale, mi diede una cura per 1 mese ma, il mio medico me la sconsigliò perchè diceva che per un ragazzo così giovane era troppo forte o una roba del genere quindi, per venirmi incontro, me ne diede metà. La cura prevedeva la somministrazione di: Dembran o demban (nn si capisce la scrittura!) 1 alla sera x 1 mese e poi 1/2 alla sera per 15 giorni; Zoloft o Zaloft 1/2 dopo colazione 2 giorni e poi 1 x 6 mesi.
Chiedo scusa se i nomi riportati nn siano corretti ma, nn si riesce a capire la calligrafia.
Attendo risposte...cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
La diagnosi che ha citato non può essere. Disturbi d'ansia è generico, il disturbo di panico è uno dei disturbi d'ansia.
C'è una confusione globale nell'approccio al problema. Il neurologo ha prescritto una cura per 1 mese nel senso che dopo avrà voluto visitarla di nuovo, non che la cura duri un mese (non avrebbe il minimo senso). Infatti dalla prescrizione la cura può iniziare a funzionare a dovere dopo circa un mese. Se funziona in genere si prosegue per un tempo di qualche mese. Il fatto che Lei non voglia determinate cure per sua inclinazione personale la esclude semplicemente dalla possibilità di ottenere dei benefici tramite queste cure.
Quindi chiedere una terapia e poi rifiutarne alcune (sempre le più efficaci, tra l'altro, mai che qualcuno rifiuti terapie inutili o inconsistenti) non è molto costruttivo. Il lavoro dello psichiatra e dello psicoterapeuta non è quello di farsi raccontare la storia della sua vita, se mai questi elementi sono utili per porre diagnosi. E il lavoro che fanno i due professionisti non è assolutamente lo stesso.
Se soffre di un disturbo di panico o di un disturbo d'ansia, la cura che il neurologo aveva prescritto era corretta. Il medico, davvero ha fatto un commento così poco professionale, se lo ha fatto in quei termini. Somministrare dosi inefficaci (la metà poi perché se esiste una dose efficace ?) non significa altro che possibili effetti collaterali senza benefici.
Il mio consiglio è di tornare dal neurologo che la visitò e di riprendere da lì. Oppure riproponga la cura allo psichiatra medico che la segue attualmente, e faccia giudicare a lui.
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dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Buongiorno dottor Pacini,
chiedo scusa se rispondo solo ora! Si, ha ragione la cura non era per un mese ma, volevo dire che dopo il mese di terapia farmaceutica sarei dovuto tornare per vedere quali erano i miei miglioramenti; sempre se questi c'erano stati.
Tengo a precisare che quando andai dal neurologo i miei disturbi, oltre ai giramenti di testa, sensazione di vertigini e sbandamenti, erano la fobia di malattie come: tumori e infarti cardiaci. Da qui, effettivamente il neurologo aveva capito quale era il mio problema e mi aveva prescritto la cura. Purtroppo di cose, quando andai dal medico curante, come già detto, mi disse che essa era corretta come cura ma, secondo lui, esagerata per un ragazzo di 20 anni! Quindi, per venirmi incontro, mi fece seguire solo una parte della cura con dosi ridotte e più breve. Ora, essendo che in quel periodo non lavoravo, mi viene una domanda spontanea. Qualora io dovessi riprendere il trattamento; questi farmaci avranno un effetto negativo nel lavoro?Cioè, limiteranno la mia cognizione e attenzione?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Il giudizio del curante, ripeto, è privo di senso. Una cura sottodosata significa che si prevede non faccia effetto. Utilizzare mezze dosi in un uomo di 20 anni non ha senso. Le terapie non sono pensate perché vi siano dei grossi limiti nello svolgimento delle funzioni quotidiane e speciali, come quelle lavorative, altrimenti non sarebbero proponibili (si cura un disturbo e se ne produce un altro). Quindi i possibili effetti collaterali, peraltro non obbligatori ma semplicemente possibili, di solito non peggiorano, ma anzi migliorano le prestazioni generali, le abilità sociali etc.
Torni dal neurologo, o lo ricontatti per avere riconferma della cura.
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dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
La ringrazio dott. Pacini è stato molto gentile!
Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
una precisazione, nella risposta non intendevo dire che gli effetti collaterali migliorano le prestazioni, ma che gli effetti collaterali sono possibili e non obbligatori, e l'effetto complessivo del farmaco in genere migliora le prestazioni etc.

Saluti
[#8]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Salve, volevo comunicare che finalmente mi è stata assegnata una cura per questi malesseri.
Il problema è che da quando sto prendendo lo Zoloft 50 mg per una compressa dopo cena, nn riesco più a dormire! Ho avuto nausea, diarrea e da quando la sto prendendo (2 giorni) nn riesco a dormire la notte! La mia domanda è questa: conviene interrompere la cura o continuare? Io purtroppo fino a lunedì nn posso sentire il medico quindi avrei bisogno di un vostro parere visto gli effetti indesiderati provocati dal farmaco!Ringrazio anticipatamente!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Sentirà il medico Lunedì. Sono effetti iniziali comuni.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

tali effetti sono possibili e tendono a scomparire in pochi giorni.
Se vuole essere ulteriormente rassicurato riparli con il suo psichiatra.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Ringrazio per la vostra risposta immediata!Ora mi sento più tranquillo, ad ogni modo, sentirò il medico lunedì!
Cordiali saluti!!!
[#12]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Egregi dottori,

comunico che dopo 2 mesi di terapia, assumendo 1 compressa al giorno di zoloft sto molto meglio!VI Ringrazio per il vostro aiuto!
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