Paura cambio farmaci

Buonasera.


Sono un ragazzo di quarant'anni che da circa dieci anni assume la sera, prima di andare a letto, 1 compressa di citalopram da 20 mg + 1 compressa di lamictal da 100 mg.


Avevo cominciato questa cura prescritta da uno psichiatra, contestuale ad una psicoterapia durata quasi otto anni, per un problema fisico che mi era capitato all'epoca e mi aveva mandato fortemente in depressione, con attacchi fortissimi di panico, fobie e problemi psicosomatici di varia natura legati perlopiù alla parte intestinale.


Assumendo questi farmaci, nell'arco del tempo, le cose erano davvero rientrate in gran parte, vivendo solo dei piccoli momenti critici di ansia, tristezza e depressione ma di entità minore di di poca durata (attimi/giorni).


Da giugno 2019, però, a seguito di tutta una serie di vicessitudini accadute, ho cominciato a sperimentare nuovamente tristezza, apatia, perdita dell'appetito, senza arrivare agli stessi sintomi vissuti dieci anni fa... ma, da quasi due mesi a questa parte, sono ricominciate anche le fobie, attacchi di panico, paure e somatizzazione sempre a livello intestinale.


Mi sono rivolto, così, ad un medico psichiatra di Milano che, dopo avergli spiegato quanto sto vivendo, mi consiglia una variazione dei farmaci in questo modo:

- PER 4 GIORNI (LA SERA PRIMA DI ANDARE A LETTO): 1/2 compressa di citalopram da 20 mg + 1 compressa di lamictal da 100 mg;
- DAL 5 GIORNO (LA MATTINA DOPO COLAZIONE): 1/2 compressa di paroxetina da 20 mg + 1/2 compressa di lamictal da 100 mg.


Io sono terrorizzato dal cominciare questa cura poichè, che ancora non ho fatto, poichè non avendo esperienza in campo, le domande che mi pongo sono:

- passare dalla sera alla mattina compromette qualcosa?

- mi vengono ridotti i farmaci a: 1/2 di paroxetina e 1/2 di lamictal (prima 1 + 1).
Possibile pur essendo in una situazione particolare di accentuazione dei sintomi?

- devo aspettarmi momenti maggiori di malessere, controindicazioni, fasi di destabilizzazione con il passaggio da un farmaco ad un altro?

- la sospensione di un farmaco ha degli effetti collaterali pur assumendo comunque un altro farmaco?


Vi sarei grato se potessi ricevere altri pareri in merito.

Grazie mille.


S.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non capisco molto bene perché porsi problemi. Se questa è la prescrizione e l'ha letta per poi uscire dallo studio del medico, perché poi porsi dopo problemi su fatto che non vada bene come procedimento ?
I farmaci non sono ridotti tutti, la paroxetina è inserita al posto del citalopram.
E' strano che nel riferire la storia non riporti la diagnosi che è evidentemente di disturbo bipolare minore, data la cura: riporta diversi aspetti, ma il lamictal non serve agli aspetti che elenca, ha indicazione nel disturbo bipolare.
Chiedersi cosa aspettarsi è un non-senso. L'aspettativa è condizionata dall'ansia che ha, dall'umore. Se non lo fosse, e potesse scegliere, tanto varrebbe non aspettarsi niente.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera e grazie per la risposta.

La diagnosi non era indicata altrimenti l'avrei riportata.

I dubbi sono nati successivamente alla visita avendo letto con maggiore attenzione la variante consigliata riferita ai farmaci.

La "paura" nasce solo dal dosaggio prescritto poichè risulta MINORE come dosaggio rispetto a quello di somministrazione attuale (se la matematica non è un'opinione: 1 è maggiore di un 1/2 ??? Pertanto... o le componenti chimiche sono differenti che supportano un equivalente medesimo, oppure le grandezze sono differenti e da qui il quesito!).

Pertanto, a scanso di equivoci e di interpretazione, se la paroxetina è inserita al posto del citalopram, è normale che il dosaggio non sia il medesimo MA INFERIORE QUELLO CONSIGLIATO RIFERITO ALLA PAROXETINA COSI' COME AL LAMICTAL?

Aggiungo che il lamictal all'epoca mi era stato prescritto per limitare anche eventuali sbalzi di umore.

Se uno comprende, prende atto.

Grazie ancora.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Quindi, sta paragonando numeri di mg di farmaci diversi ? Non ha senso.
Cioè 10 mg di citalopram e non è più basso di 20 mg di paroxetina perché 10 è minore di 20. I raffronti se mai si fann sul concetto di dosi equivaenti, ci sono farmaci dai dosaggi tipo 1-2 mg e altri 100-200, non è che sono dosaggi maggiori o minori.
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