Utilità dell' acido valproico nel trattamento del disturbo di panico

Salve, sono un ragazzo di 30 anni, dal 2008 soffro di schizofrenia ebefrenica, l'ebefrenia o la psicosi giovanile o la psicosi dei giovani, ha avuto il suo esordio all'età di 17-18 anni, essa consiste in una mancata voglia di crescere ed affrontare la vita ed le sue difficoltà, se non curata sfocia in una demenza.

Sono stato curato al CSM con Olanzapina 10 mg Bid, ho sempre seguito la cura con l'antipsicotico ed sono stato meglio.


Il problema che dall 2012 ho avuto la mia prima crisi di ansia, un disagio terribile una vera e propria crisi psico-somatica con tensione e disagi molto invalidati che non mi metterei adesso a descrivere.


In tanto ho visto uno psichiatra al centro salute mentale che ha fatto la diagnosi Disturbo di panico con Doc mi ha sempre prescritto ansiolitici.

e sono sempre andato avanti con quelle.

specialmente Delorazepam.


Poi ho visto lo psichiatra delle settimane fa ed mi ha prescritto:

Paroxetina 20 mg
Diazepam 10 mg x 2
Alprazolam 0, 50 mg x 2
Clorpormazina 100 mg (La sera per dormire)
Olanzapine 10 mg x 2

Ho proceduto settimane con questa cura benche faccia sport ad livello anche intenso 30 min ad un ritmo di 8km/h (5 volte a settimana), ho cominciato a sentire i sintomi della malattia, parlo della schizofrenia, malgrado facessi Sport, non riuscivo più a fare la pipì normalmente, a questo punto sono tornato dallo specialista ed lo informato di tutto questo.

Ha tolto tutto ha lasciato solo Olanzapina ed Clorpromazina per dormire ed ha inserito Lorazepam 1 mg da prendere al bisogno, cioè nel momento in qui si presenta l'attacco di panico, in modo sintomatico per dirla breve.

solo che non ha mai funzionato nemmeno una volta ed quindi finisce che soffro per sintomi pesanti della crisi.


Le crisi si presentano il pomeriggio superate 14: 00 fino alle 20: 00, questo è l'orario suscettibile.

Adesso mi trovo confinato a casa non riesco più usicre tranne il mattino perche non ho mai avuto un attacco al mattino, tranne due o tre episodi isolati.



Tenendo conto che gli Antidepressivi hanno fallito, le benzodiazepine sono efficaci ma non sono sostenibili con il tempo per via meccanismi di assuefazione e dipendenza, Ho fatto urgenza al CSM il medico ha ipotizzato una ansia psicotica allora ha aggiunto un altro antipsicotico prima "Haldol" poi la volta dopo "Loxapine" ma senza risultato.


Ho fatto un pò di ricerca per conto mio ed ho trovato questi studi promettenti sul Valproato:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8071256/

https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/24750573.2017.1317382

Che linee terapeutiche mi rimangono?
?
?

Può l'acido valproico "Depakin" essere risolutivo?
?
?

Grazie, egregi Dottori!
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Dunque, quindi lei ha una schizofrenia ebefrenica e adesso si è sovrapposto un disturbo, ma la diagnosi non è chiaro se sia panico o qualcosa di già compreso nella schizorenia.
Non ha funzionato 1 antidepressivo, ci sono opzioni residue sia dello stesso tipo che di tipo diverso, senza andare a cercare opzioni per casi resistenti.

Comunque, a riguardo della schizofrenia:
" essa consiste in una mancata voglia di crescere ed affrontare la vita ed le sue difficoltà,"
Da dove ha preso una spiegazione del genere ? Stiamo parlando di un disturbo psichiatrico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
La presa sia di Aloperidolo che Loxapina, che erano anche in dosi ingenti non hanno risolto nulla (Scriverei i dosaggio ma faccio fatica a ricordare, però Loxapina 20gcc x 3 mattino pomeriggio sera e 50 gcc se crisi), gli attacchi di panico persistono, ansi nessun miglioramento, nemmeno minimo, se ne deduce che l'ansia non è di natura psicotica, un disturbo di panico, ma in entità a parte indipendente dalla psicosi di cui soffro.

Comunque, a riguardo della schizofrenia:
" essa consiste in una mancata voglia di crescere ed affrontare la vita ed le sue difficoltà,"

Lei: Da dove ha preso una spiegazione del genere ? Stiamo parlando di un disturbo psichiatrico

Io: Mi scuso Dottore non sono un medico!

la domanda chiave è questa Il punto è questo: Come si risolve questo problema, alla luce di tutto ciò che abbiamo citato fino ad ora ???

Grazie egregio Dottore !
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Intanto, esistono terapie anti-ansia, tolta la paroxetina, che si adattano alle diagnosi aggiuntive alla schizofrenia. Fino ad ora questa è l'unica provata.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve Dott.

Ho visto il medico mi ha prescritto una terapia Benzodiazepinica a base di "Prazepam" ha un emivita lunga di 150-200 ore.
Mi ha detto di prendere 20 gcc il mattino e 20gcc la sera.
Mi ha detto di scalare il dosaggio gradualmente ogni giorno fino ad non averne più bisogno, e vedere se i sintomi del disturbo di panico si mantengono o non ?

La mia ipotesi è questa:
Ma mica le benzodiazepine mantengono i sintomi del panico ???

Grazie, egregio Dottore !
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Cioè inizierebbe a prendere una terza benzodiazepina oltre alle due che già prende ? -alprazolam e diazepam

O la sostituisce, non ho ben capito. Da come dice, sembrerebbe una sostituzione per poi calare fino a zero, altrimenti non avrebbe senso.

Sì, le benzodiazepine di un certo tipo prese a lungo possono peggiorare il controllo dell'ansia.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Ha eliminato tutte le altre ed mi ha detto di prendere "Prazepam".

le benzodiazepine mantengono i sintomi del panico ???
Mi scuso profondamente se ripeto la domanda.
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Le benzodiazepine rapide producono un condizionamento cognitivo, cioè in poche parole significa che chi si abitua a prenderle si lega molto alla differenza tra l'effetto massimo e quello minimo (dopo/prima della dose), anche se questa differenza, quando si è assuefatti, corrisponde ad una differenza "astinenziale" oppure ad un ricorrere del bisogno dell'idea di essere coperti. L'effetto terapeutico dopo l'assuefazione è nullo (per quelle rapide, le altre ne conservano una parte).
La difficoltà nel toglierle, che non è comune agli altri farmaci anti-ansia, dipende dal legame che creano, e questo legame si basa spesso sull'ansia non controllata a dovere. La persona non li toglie convinta di non avere attacchi perché prende la bdz. Se la cala o la salta ha l'astinenza, il che conferma che l'ansia sale se la si salta, e da questo equivoco si finisce per non smetterle mai.
In verità, l'idea che il controllo del panico dipenda dalla bdz espone poi a reazioni di paura quando per esempio non c'è, non si può assumere, ne viene negata un'altra dose dal medico etc, con reazioni che sfociano nella reazione fobica per la convinzione che se non si assume partirà una attacco.
Il legame psicologico con la bdz rapida quindi ha poco o nulla a che fare con la sua azione terapeutica (a lungo termine) e anzi, il rapporto con l'ansia è peggiore. Oltretutto, se uno dovesse prendere una bdz in più per coprire l'ansia, il margine d'azione è ridotto. Come dire che maggiore è il livelli di assuefazione, minore è la capacità di gestione una ulteriore ansia.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Quindi se ho capito bene, bisogna fare una sospensione molto lenta, prolungata e graduale per disassuefarsi ed evitare così fenomeni avversi, rompendo così sia la dipendenza fisica che psicologica ???
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Questo che dice Lei riguarda come sospendere una benzodiazepina. Ovviamente per eliminare una "dipendenza" non in senso di tossicomania, ma di legame psicologico, serve anche poi che il disturbo sia curato con altro. E alla fine dei conti si fa prima questo, per poi riuscire a togliere la benzodiazepina.
L'astinenza in sé non sarebbe il problema più difficile, tecnicamente è banale come fare, ma ci sono fattori diversi che rendono a volte apparentemente impossibile sospendere dosi piccole, o calare di quantità irrisorie.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Lei: "ma ci sono fattori diversi che rendono a volte apparentemente impossibile sospendere dosi piccole, o calare di quantità irrisorie."

Che ostacoli potrei trovare nel percorso ???
Grazie !
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Quelli di cui abbiamo parlato prima. Non stavo introducendo un argomento nuovo.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore !
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