L'odio per i gatti mi rende la vita invivibile

Buonasera, avevo già posto un quesito simile e, se vi è possibile trovarlo, lì troverete i dettagli di questo mio astio e odio verso questi animali.

Questa sensazione mi rende la vita impossibile quando si manifesta.
La mia compagna li ama e ne ha uno.
Ogni volta che me ne parla o mi manda qualche sua foto, mi monta una rabbia mentale di difficile gestione e vorrei, SOLO nella mia mente, fare qualsiasi tipo di angheria e maltrattamento su questi animali.

Mi capita pensando alla categoria "gatti", a prescindere che sia quello della mia compagna o meno.

Mi viene un fortissimo nervoso, una rabbia profonda e perdo completamente la serenità e l'equilibrio mentale per qualche minuto.
Mi dà fastidio sentirne parlare, vederli in fotografia o ancora di più dal vivo, come si atteggiano e ancora di più quanto vengano venerati dai loro padroni soprattutto quando fanno qualcosa che li porti a presentarsi come "colui che decide sul padrone e non viceversa".

Quando mi capita di vederli dal vivo, ci passo dei bei momenti spesso come con qualsiasi altro animale, fatti di carezze, coccole etc etc... Ma se ci penso vado completamente fuori di me.

Mi sapreste aiutare o quantomeno dare una spiegazione?
Mi sta rendendo la vita impossibile questa cosa... Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,

penso che questo odio possa avere a che fare, almeno in parte, con i Suoi propri bisogni relazionali.

Perché i gatti ricevono tutta l'attenzione amorevole e Lei no ? Perché a loro è permesso di essere quello che sono e a Lei no ?

Penso che l'oggetto dell'odio sono meno i gatti quanto l'atteggiamento delle persone verso i gatti, in contrasto con quel atteggiamento che certe persone hanno fra di loro.

Che cosa ne pensa Lei ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la celere risposta datomi.. Secondariamente, non saprei a dire il vero.. È un odio irrazionale e spontaneo che nasce in me non appena li vedo o ne sento parlare e si affievolisce quando effettivamente ci ho a che fare di presenza, fisicamente
Non saprei,perché questo odio è così spontanea e imprevedibile che non ne conosco bene i dettagli
So solo che questa cosa mi capita tanto più quando sono sotto stress o molto alterata
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Buon giorno.

Quando Lei è "molto alterata" già prima di vedere o sentire parlare dei gatti, allora per quali motivi ciò può succedere ?

Che cosa avviene dentro di Lei e nel Suo comportamento quando Lei è "alterata" ?

Le capita a provare altre emozioni "irrazionali" o ad avere altre idee "irrazionali" oltre all'odio per i gatti ?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Tutta questa importanza per l'odio per i gatti è davvero importante?


Non trova che il suo comportamento possa essere semplicemente infantile e poco consono per la sua età?



Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
Utente
Dott. Ruggiero, se fosse un capriccio da persona immatura e non consono alla mia età non sarei qui ad esprimere il mio disagio perché probabilmente non mi accorgerei nemmeno del problema non trova?
Espongo e parlo del mio problema per due motivi, prima di tutto perché non sono i gatti il problema ma il fatto che, a priori, io stia male per una cosa assurda e strana, quindi il problema è a priori.
Secondariamente, chiedo a Voi perché siete professionisti e avete dedicato la Vostra vita all'aiuto verse le persone che ne richiedono, non mi serve e non mi aiuta sentirmi giudicata come infantile quando il mio è un problema che non mi fa vivere bene e certamente non me lo sono scelta o ho fatto qualcosa per averlo.
Mi dispiace ma non concordo con Lei. Grazie lo stesso
[#6]
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Utente
Utente
Per il Dr. Gukov, grazie per l'attenzione.. Mi capita spesso di avere dei problemi in merito alla gestione della rabbia nel senso che può capitare che alcuni episodi di vita quotidiana e normale mi lascino molto nervosismo di difficile gestione addosso, come ad esempio forti e marcate liti famigliari
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Il problema è che lei pone sempre questa questione dei gatti come problematica, come è visibile dalle sue richieste precedenti.

Se ha tutto questo disagio non attende 4 mesi per scrivere la stessa ma si rivolge ad uno specialista di persona.

Oltre l’indirizzamento il servizio non si pone come una condizione risolutiva per cui ne discute e pensa di risolvere la questione in questo modo.

Pertanto, dopo due-tre post forse è il caso di riflettere su un aiuto specialistico dal vivo.
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Utente
Utente
Dr. Ruggiero, mi sto già facendo aiutare da una psicoterapeuta (anche e soprattutto per altri problemi più importanti) che, però, non sa darmi una spiegazione al problema e ha fatto ipotesi vaghe.
Ho provato a chiedere a Voi per avere un riscontro diverso magari
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Buona sera.

Una possibile spiegazione ho dato nella mia prima replica,

però...

penso che si tratta di una problematica nata non per essere interpretata dagli altri, ma per essere capita dalla persona stessa (Lei), e nei Suo tempi, senza, come si dice, bruciare le tappe, perché farlo prima del tempo potrebbe essere nocivo. E' possibile, che la Sua psicoterapeuta non Le ha dato la sua spiegazione per questo motivo.

Nelle nevrosi compaiono i sintomi, che apparentemente non hanno a che vedere con il resto; sono apparentemente irrazionali, ma, in realtà, hanno proprio a che fare con tutto il resto, perché possono svolgere un ruolo del "ripostiglio", accumulando in sé una parte di quei problemi centrali, che la persona non è ancora pronta a gestire.

Ad esempio, la persona può avere tanta emozione negativa, che non è gestibile se non si scarica una parte di questa in un odio per i gatti, il quale ultimo rende invivibili certi momenti, però per il resto della giornata ci lascia vivere, e, apparendo sotto una veste irrazionale e slegata dal resto, può essere vissuto come qualcosa di importanza limitata.

Dunque, l'inspiegabilità dell'odio per i gatti può avere anche la sua utilità, finché non si è pronti ad approfondire il lavoro su certi problemi di base.

E quando si è pronti ? - Questo dipende dalla persona. Quando Lei sarà pronta, non sentirà più bisogno delle interpretazioni altrui, perché inizierà a capire Lei stessa dove sta il problema e inizierà a dirlo Lei stessa alla psicoterapeuta.
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Utente
Utente
La ringrazio davvero molto per l'attenzione e le parole che mi ha dedicato
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non è mai utile uscire dall'ambito della psicoterapia chiedendo pareri a terzi.

E' abbastanza frequente che ovviamente questa cosa esca fuori dopo diverse sollecitazioni del sottoscritto e non lo abbia riferito prima.

Sinceramente, la tematica "odio per i gatti" è stata già riferita nel suo ambito terapeutico e quello è l'unico luogo dove deve restare.