Tachicardia e psicofarmaci

Ho 24 anni Soffro di attacchi di panico ansia e depressione con tachicardie con punte di 150 battiti.
Da quando prendevo il betabloccante non li avevo più ma uno psicoterapeuta mi ha prescritto per la depressione en e paroxetina.
Questa mi mandava il cuore alle stelle (pur con il betabloccante) con crisi di tremori, e mi è stata sospesa.
Poi en e brintellix e anche in questo caso crisi di tremori e battiti altissimi (pur col betabloccante).
Ora non sto assumendo nulla di psicofarmaci e solo betabloccante ma sono tornati gli attacchi di panico.
Vorrei precisare che dal punto di vista cardiaco ho avuto 1 miocardite e 3 trombosi anni fa.
È possibile che esista un farmaco senza effetti sul mio battito cardiaco?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Il betabloccante ha alcune funzioni, ma non blocca gli attacchi, tampona alcuni sintomi. Se si è spaventati dal battito, lo riduce certo, ma non per questo cura il disturbo di panico.
La paroxetina ha inizialmente quell'effetto perché c'è il panico. Non so quanto la abbia provata, funziona in 2-3 settimane. Brintellix invece non ha indicazione, serve ad altro.
Ne rimangono diversi di farmaci antipanico. Non hanno "effetto sul battito", hanno effetto sul cervello, che inizialmente consiste a)in niente, continua ad avere il panico; b) peggiora il panico transitoriamente, per poi migliorare. Mentre peggiora ne peggiorano i sintomi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
La paroxetina lho presa per 2 mesi e ogni giorno stavo male con le tachicardie alte. Sono finita 10 volte in pronto con battiti a 150. In che senso il brintellix serve ad altro?. E quindi se prendo un altro antidepressivo, mi devo tenere le tachicardie a 130 per giorni all'inizio?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Brintellix non serve per il disturbo di panico.
La paroxetina quindi dava un peggioramento, o semplicemente non funzionava ?
Le ho detto, ci sono altri antidepressivi, di altre classi anche, che sono indicati nel disturbo di panico.
In quanto alla miocardite pregressa e trombosi (dove ? coronarica ?) ci possono essere delle limitazioni all'uso di alcuni.
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Utente
Utente
Per cosa viene dato il brintellix? La paroxetina dava peggioramento a livello cardiaco di battiti e panico, e anche il brintellix. Quali sono quelli non adatti per la mia miocardite pregressa? Le mie trombosi invece erano in vena porta, rami portali, vena mesenterica superiore e vena splenica.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Depressione.

Lei separa battiti e panico però, come se fossero due cose diverse.
Se in questi accertamenti che avrà fatto in PS e anche in altro modo non è stato rilevato niente se non una tachicardia in corso di crisi, verosimilmente sono parte del fenomeno del panico.
Che una cura per il panico si fermi praticamente dopo un solo tentativo fallito è un po' un discorso sospeso.
La paroxetina a che dose era stata provata ?
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Utente
Utente
La paroxetina era da aumentare da 1 goccia a 10 gradualmente e io arrivata a 5 gocce sono finita al pronto diverse volte dopo averla presa. Il brintellix invece con 2 gocce mi ha rovinata un intero pomeriggio. Vorrei precisare che i miei attacchi erano molto rari poi prendendo i farmaci detti mi sono arrivati belli forti e non volevo più finire al pronto dopo le decine di volte col cuore a mille. Attualmente non so che farmaco sia adatto a me.. perché non voglio stare male in attesa dell'effetto dopo settimane
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Utente
Utente
Inoltre volevo chiederle, dopo tutte queste tachicardie ho iniziato ad avere un dolore fisso toracico nella parte alta e in quella centrale. In ospedale mi hanno detto non centra il cuore. La mia curante dice che potrebbe essere un infiammazione toracica tipo costocondrite.. considerando ho una scoliosi. gli analisi del sangue li ho fatti e sono risultati cosi:
Pt tempo di quick: 71
Pt ratio: 1.3
Inr: 1,28
Aptt ratio:1.06
Fibrinogeno:279
D dimero:283
Glucosio: 112
Urea: 9
Creatinina: 0.49
Sodio: 135
Potassio: 3.9
Cloro: 100
Bilirubina: 0.72
Ast/got: 19
Alt/gpt: 14
Alfa amilasi: 40
Ldh: 126
Cpk:28
L troponina: <2.3
Proteina c reattiva: 1.1
Egfr: >90
Basofili: 0.06
Eosinofili:0.04
Monociti : 0.41
Linfociti: 1.24
Neutrofili#: 5.68
Basofili: 0.8
Eosinofili: 0.5
Monociti: 5.5
Linfociti: 16.7
Neutrofili %: 76.5
Mpv: 10.3
Piastrine: 279
Rdwsd: 37.6
Rdwcv: 11.7
Mchc: 33.9
Mch:29.7
Mcv: 87.5
Ematocrito: 38.6
Emoglobina: 13.1
Globuli rossi: 4.41
Globuli bianchi: 7.43
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Analisi fatte per vedere che cosa ?
Comunque, questo non mi pare cambi niente sostanzialmente.
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Utente
Utente
Non lo so mi sono state fatte in ospedale. Penso sia per ciò che ho avuto che le ho precedentemente detto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Sì, ma non capivo che cosa c'entravano col consulto, essendo già analisi viste e considerate da altri
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Utente
Utente
Era per chiedere un parere ma grazie lo stesso mi rivolgerò a un altro
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Ma un parere su cosa ? Esami generali già visti dal medico per proporre quale quesito ?
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Utente
Utente
Le domande gliele ho già poste senza risposta
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
No, Lei non legge le risposte, perché a Lei interessa solo sapere della tachicardia, in questo modo le risposte non riguarderanno il disturbo di panico ma un argomento staccato, inconcludente.
Dagli esami fatti risulta esserle stato detto che non sussiste un problema tale da dover essere controllato con farmaci cardiologici, ma neurologici centrali.
Ne ha provato uno, a dose insufficiente, tenuto per 2 mesi a quella dose, con il risultato che ha continuato ad avere il disturbo che aveva, c'entra poco la paroxetina.
Anzi, niente permette di affermare se avrebbe o meno funzionato a dose efficace. Che finisca al PS con degli attacchi è cosa comune nel panico non curato e curato, specie nelle prime 2-3 settimane.
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Utente
Utente
Mi scusi ma non voglio finire al pronto soccorso con battiti a 160 aspettando faccia effetto la paroxetina. Le avevo fatto 2 domande a cui non ha risposto ma va bene così. È brutto sentire un dottore rispondere in questo modo a un paziente che chiede pareri o aiuti. Bisognerebbe che ci fosse più empatia e delicatezza a questo mondo. Buona vita
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
"Mi scusi ma non voglio finire al pronto soccorso con battiti a 160 aspettando faccia effetto la paroxetina. "

Non è obbligatorio finire in pronto soccorso, anche se è possibile che ci si finisca perché si è in panico. Di fatto poi in caso di panico non si fa nulla o quasi, salvo accertamenti che rispetto al panico non cambiano né aggiungono nulla, o ansiolitici che servono più per il dopo.

No, si fa presto a offendere i medici usando termini come empatia, e presumendo che di là ci siano dei sadici ottusi.

Le ho risposto, Lei semplicemente al momento non ha coscienza del problema. Si faccia consigliare i medicinali che può provare compatibili con i suoi trascorsi cardiologici, e se mai si faccia spiegare come gestire l'inizio delle cure.
Se si sospendessero le cure per l'iniziale peggioramento, 3/4 dei soggetti con panico non approderebbe ad un miglioramento. E infatti è proprio così, una parte delle persone perde tempo perché non si fida e nell'ottica del panico si concentra su come evitare le crisi una per una, anziché sulla cura. Lei sta facendo attualmente questo.

Ho riletto ma non trovo domande rilevanti a cui non sia stata data risposta.