Modifica della terapia

Buonasera cari dottori
In passato avevo già scritto per poter avere delucidazioni sui miei problemi, ora avrei un altra cosa da sottoporre alla Vs attenzione.


Qualche giorno fa ho avuto un colloquio telefonico col mio psichiatra, il 15/4, precisamente, non potendomi recare al csm dove abitualmente riceve per ovvie ragioni legate alla pandemia in atto.

Ovviamente, penso che la stragrande maggioranza delle persone, stia soffrendo questa quarantena forzata e questo periodo brutto e pesante psicologicamente.

Mi ha posto alcune domande legate alla paura legata che potessi contrarre il virus, o se fossi spaventato che potesse prenderlo mia madre, gli ho risposto di no, non è quello il problema.

Avendo avuto negli ultimi due anni problemi di forte ansia e DOC, fortunamante ora fortemente attenuato, almeno il DOC, con la terapia prescrittami dallo psichiatra stesso (200 mg di zoloft e 0.5 di xanax rp) intrapresa da Gennaio 2019 fino febbraio 2020, visto che la situazione stava migliorando, il suddetto medico ha deciso di abbassare lo zoloft a 100.
(quindi da febbraio prendo 100 di zoloft).

Ora però, con la realtà che stiamo vivendo panico e ansia si stanno rifacendo sotto purtroppo, anche se non in modo "drammatico" come in passato, sicchè il medico mi ha aumentato lo xanax rp a 1 mg e lasciato lo zoloft a 100 mg die.

Io ho letto sul bugiardino che la dose che va da 0.5 a 1 di xanax rp è generalmente una dose minima, diciamo per "abituare" il corpo nei primi giorni in cui si inizia la terapia, mi chiedo se sarà davvero una dose efficace per mantenere sotto controllo la situazione, sperando ovviamente si risolva tutto in fretta.

Anche sulla dose di zoloft ho delle perplessità, sara stato abbassato troppo velocemente il dosaggio e che quindi 100 mg potrebbero essere non sufficientI per mantenere la situazione sotto controllo.

Ovviamente seguirò le indicazioni del curante e non farò di testa mia, lungi da me, ma non mi dispiacerebbe sentire anche un altro parere medico.

BUONA DOMENICA.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Buon giorno.
Secondo me, è effettivamente possibile, che la dose dello zoloft, abbassata a metà di quella che Lei ha assunto per circa un anno, non è sufficiente per tenere il disturbo sotto controllo. Ne riparlerei con il Suo specialista.

Il potenziamento della dose dello xanax potrebbe compensare in parte la situazione (bisogna vedere ... 1 mg potrebbe essere un dosaggio anche valido), ma, secondo me, la strategia più corretta è tenere a pieno dosaggio la cura di base (lo zoloft), e, quando si valuterà, che la terapia può essere ridotta, allora cominciare dalla cura più sintomatica (lo xanax) e non dalla cura di base (lo zoloft).

Dr. Alex Aleksey Gukov

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore, molto chiaro e gentile.
Una buona serata.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottor gukov,
Le volevo chiedere, se aumentassi nuovamente lo zoloft alla massima dose, (previa consultazione col mio curante), tenendo conto che per un anno l’ho assunto a quella dose, quanto tempo dovrebbe passare per riavere un efficace contenimento del mio disturbo?
Dovrei aspettare le solite 2-3 settimane, oppure potrei notare dei miglioramenti anche prima??
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Buona sera.

Lei potrebbe avere i miglioramenti anche prima, ma mi preparerei ad aspettare comunque il solito tempo di latenza d'effetto del farmaco.
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Utente
Utente
La ringrazio dottore.
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Utente
Utente
La aggiorno.
Ho avuto una conversazione telefonica col mio curante.
Mi ha riportato la sertralina a dosaggio pieno e mi ha detto di prendere xanax rp 1 mg mattina e sera perché ultimamente ho anche problemi a dormire di notte e prendere sonno.
Ha detto che ci vorranno 5-6 o 7 giorni prima che il dosaggio dello zoloft vada a pieno regime , la cosa un po’ mi ha sollevato... speriamo.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore, ho avuto nuovamente un colloquio con lo psichiatria dicendomi di abbinare una dose da 1 mg di risperidone, che secondo lui è la terapia corretta per affrontare la mia problematica.
Io sono un po’ titubante per la paura degli effetti collaterali, allora mi ha detto di iniziare con 0.5 per qualche giorno e vedere come va, se tutto andrà bene di passare a 1 mg.
Le volevo chiedere:
Il dosaggio così basso darebbe anche una possibilità minima di effetti avversi??
Poi, questo farmaco che io non ho mai preso e non conosco, quanto ci mette per fare effetto?? Le solite 2-3 settimane come zoloft oppure prima?

Grazie
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Buona sera.

Non credo che ci sia un farmaco senza effetti collaterali, altrimenti non è un farmaco; ed il Suo dottore Le ha prescritto la dose iniziale, di prova - proprio per accertarsi, che Lei possa tollerare il farmaco. Gli effetti collaterali di risperidone sono dose-correlati, e. alla dose minima, come 0,5 mg di risperidone possono comunque esserci, però minimi. Il principale effetto collaterale è la sedazione, la quale alla dose bassa è avvertita come un effetto tranquillizzante, potrebbe coadiuvare l'addormentamento, se lo assume la sera.

Questo farmaco può abbassare un po' la pressione arteriosa, la quale è bene controllare. Gli effetti avversi cardiaci non devono manifestarsi a dosaggi così bassi, ma, per scrupolo, sarebbe meglio che la persona alla quale si prescrive questo farmaco non abbia disturbi di conduzione cardiaca.

Gli effetti terapeutici desiderati - ansiolitici e tranquillizzanti - potrebbero essere sentiti abbastanza presto, nella stessa giornata; nel mentre l'efficacia nello specifico sul DOC potrebbe prendere tempo ed è individuale in ogni caso.
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Utente
Utente
La ringrazio dottore, è stato veramente gentile e utile la sua risposta.
Le auguro una buona serata.
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Utente
Utente
Sisi che è individuale ed è diversa da persona a persona lo capisco.
Ma generalmente, in media quanto tempo impiega risperdone per iniziare a funzionare?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Buona sera.
Questo farmaco inizia a funzionare (nel senso a dare qualche effetto positivo) già nei primi giorni; però questi effetti possono essere ancora molto lontani da quello che potrei chiamare una significativa attenuazione dei sintomi del DOC, quest'ultima potrebbe richiedere qualche mese e un dosaggio più alto. Se si tratta però di una terapia combinata con lo zoloft, allora potrebbe essere sufficiente da parte del risperidone un suo effetto solo parziale.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore, Le riscrivo per darle un aggioramento.

In seguito all'assunzione di risperdone ho avuto effetti avversi abbastanza importanti, tali da dovermi recare al pronto soccorso per accertamenti.

Mi ha raggiunto il mio curante, il quale mi ha valutato, in precedenza mi aveva detto che la sua prima scelta per farmi stare meglio era l'aggiunta di risperdone, ovviamente me l'ha tolto per i motivi che ho detto sopra; cosi ha deciso di cambiare molecola: da zoloft a efexor.

Nel referto compilato il mio psichiatra ha scritto quanto segue riguardo il mio problema che riporto testualmente:
"Disturbo ansioso con caratteristiche ossessive (di tipo ipocondriaco) e tendenza alla somatizzazione".

Si condivide con pz switch da sertralina a venlafaxina:

1 settimana: 150 mg di zoloft e 37.5 di efexor rp
2 settimana: 100 mg di zoloft e 37.5 di efexor rp
3 settimana: 50 mg di zoloft e 75 di efexor rp
4 settiama: STOP ZOLOFT e prosegue con 75 mg di efexor rp, inoltre si concorda con pz di intraprendere colloqui psicologici presso il CSM.

So che le domande che pongo sono dettate dal mio problema e che non dovrei pormi quesiti sul nulla, ma seguire le prescrizioni del medico che sicuramente sa quel che fa, però la dose da 75 di efexor mi sembra un pò bassa per essere effettivamente efficace o forse sbaglio?
Poi, a me sembra che il mio problema assomigli tanto ad un DOC, e la sertralina ha indicazione per il DOC, venlafaxina no, o meglio è farmaco di "seconda scelta" per queste cose.

Mi può chiarire un pò la situazione??

Buona serata.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La presenza di somatizzazioni indica come prima scelta un farmaco a doppia azione.

Se la diagnosi fosse corretta il secondo trattamento lo sarebbe.

Però c’è da rilevare che lo switch, seppur corretto, in questo caso poteva essere differente per avere una azione più mirata in poche settimane con il raggiungimento di dosaggi terapeutici più efficaci.


In questo modo sta andando avanti in questa condizione da diversi mesi senza risolverla.

Oltretutto non è chiaro a cosa dovrebbero servire i colloqui psicologici, a determinare che la terapia farmacologica non da effetti? Se non viene prescritta in modo adeguato con introduzioni di neurolettico casuali si deve per forza sostenere questa cosa.

Direi comunque di sentire un altro parere, possibilmente uno specialista che abbia pertinenze da fare variazioni appropriate e non paurose.



Dr. F. S. Ruggiero

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[#14]
dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la risposta.

Mi sembra di aver intuito che secondo lei dovrei aumentare di 37.5 ogni settimana e che il dosaggio finale di 75 non sarebbe sufficientemente efficace.. perciò per avere un miglioramento dovrei arrivare ad assumere una dose superiore di 75.

I colloqui vengono prescritti da affiancare la terapia farmacologica, lo dovrebbe sapere meglio di me che a volte non basta la sola psicologia o le sole medicine.

Fino a pochi giorni prima che esplodesse questa pandemia io stavo da Dio, tant’è che il 19 febbraio ho avuto una normale visita di controllo dal mio curante e si è deciso di scalare zoloft da 200 a 100, come dose di mantenimento.

Poi cosa vuole che le dica?
Io non so come funziona il cervello, sicuramente il lockdown, la paura del virus e tutto ha scatenato nuovamente questa cosa.

Evidentemente zoloft risulta essere instabile per la mia condizione, anche se mi da temporanei miglioramenti.
[#15]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Non sono d’accordo con quanto afferma, che è ovviamente una sua opinione non tecnica.

Non sto suggerendo modifiche della terapia ma prendo atto che questa modifica non è conforme a quanto possibilmente previsto.

La riduzione di dosaggio non si giustifica con il fatto che stava bene, anzi stava bene per quel dosaggio per cui non aveva senso ridurre.

I colloqui vengono prescritti da affiancare la terapia farmacologica, lo dovrebbe sapere meglio di me che a volte non basta la sola psicologia o le sole medicine.

Quello che so meglio, di lei ed anche di altri, è che si giunge a questo tipo di proposte quando non si è in grado di gestire la terapia farmacologica correttamente in funzione della diagnosi e dell’andamento clinico, poiché se ci fosse l’indicazione essa dovrebbe essere contemporanea su trattamenti dopo un piccolo periodo di stabilizzazione e non in questo modo.

Tutti questi tentativi a me paiono disordinati ed inorganici.
[#16]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.

Io ho preso la dose massima di zoloft da gennaio 2019 a febbraio 2020, in accordo col curante si è deciso di mantenere la dose di mantenimento a 100, visto che si era appurato che da più di un anno ero stabile, questo prima non l'ho menzionato.

Riguardo alla somatizzazione penso che nel mio caso possa starci, visto che grandi linne mi sono documentato sul significato del termine... ed effettivaente mi capita spesso di evere problemi a livello gastointestinale, che sono dettati dallo stato psico-ansioso.

Non mi è ben chiaro quando lei ha detto nel consulto precedente, dove affermava che efexor per il mio disturbo era un farmaco appropriato, poi ha detto che non aveva senso ridurre zoloft anche se stavo bene da più di un anno.

Quindi non avrei dovuto ridurre zoloft a prescindere probabilmente...

La scorsa settimana ho avuto problemi gastointestinali ed effettivamente, pochi giorni dopo, mi si sono ripresentati questi pensieri intrusivi-ossessivi.

Intorno alla metà di aprile mi si erano ripresentati queste problematiche, riferite al curante che ha rimesso zoloft a 200, qualche settimana dopo il farmaco a cominciato a fare effetto.. ma da domenica scorsa si è ripresentata all'improvviso la sintomatologia.. allora si è aggiunto risperdone per qualche giorno, sospeso per gli effetti collaterali che già le ho citato, allora si è deciso per il cambio della molecola.

Mi rendo conto che c'è parecchia confusione nella gestione di questa cosa e forse c'è stato l'errore a priori... ovvero ridurre zoloft a febbraio.

Lei pensa che se si fosse lasciato zoloft alla dose che era da gennaio 2019 sarebbe stata la cosa migliore?
Non le chiedo che terapia devo fare... le chiedo solo un opinione...
[#17]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Un anno di terapia non implica che debba essere ridotta per il benessere.

Tra 200 e 100 mg si possono utilizzare dosi intermedie, quindi non capisco perché si debba scendere poi a 100.

Se la diagnosi è corretta (somatizzazioni) la venlafaxina ha una indicazione primaria, sempre che non sia insorto qualcosa di nuovo per cui la diagnosi è variata nel tempo.

Qualche episodio non giustifica variazioni repentine ma va fatta una valutazione in stand-by.

E' una cosa confusionaria.
[#18]
dopo
Utente
Utente
Ok chiaro il suo pensiero.

Un paio di domande secche: quindi lei avrebbe proseguito con zoloft a 200?

Zoloft a dose massima ha indicazione e può essere efficace per somatizzazioni con pensieri ossessivi? Anche se ha detto che efexor è scelta primaria?

Voglio essere onesto, io mi fido dell’efficacia di zoloft perché so che è un farmaco valido e sono molto restio a cambiarlo.

C’è confusione lo riconosci e, probabilmente, prenderò la decisione di sentire un altro parere da un altro specialista.

Per valutazione in stand by cosa intende? Scusi l’ignoranza.
[#19]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Vuol dire che si attende e poi si decide.

Sinceramente non avrei fatto questa confusione con queste variazioni non giustificabili.
[#20]
dopo
Utente
Utente
Quindi avrebbe continuato con lo zoloft a priori? Senza neurolettici ne cambi di molecola..
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Non ho detto questo, non avrei fatto ciò che dice, ma ovviamente mi sarei dovuto trovare nella situazione.

La dietrologia è un conto, il ragionamento terapeutico altro.
[#22]
dopo
Utente
Utente
Questo è vero e sacrosanto.

Come funzioni la nostra psiche è un mistero.

Comunque la colpa è mia, perché in febbraio sono stato io a chiedere il dimezzamento di zoloft, visto che ero stabile da più di 1 anno.. certamente il medico ha acconsentito a tale richiesta, non l’ho fatto di testa mia.

Tornassi indietro rimarrei con la dose piena, ma indietro non si può tornare..: perciò staremo a vedere come evolve.

Lo psichiatra mi ha detto anche che se una molecola si è rivelata efficace in un primo trattamento, se venisse cautamente calata in dose di mantenimento, poi, se per qualche motivo, servisse aumentare nuovamente la dose della suddetta, in linea di massima farebbe nuovamente effetto visto che prima si è dimostrata tale.

Quindi... se si è dimostrata efficace per un anno, dovrebbe esserlo anche stavolta. (In linea di massima)

Sbaglio?
[#23]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
A me pare che tutte queste domande servano solo a cercare di placare la sua ansia.

Il medico le dice una cosa e lei cerca conferma ripetendo le domande in continuazione.


Questo è un sintomo che va considerato anche per la variazione.
[#24]
dopo
Utente
Utente
Beh, io le faccio delle domande secche e lei fa sempre un milione di giri di parole invece di dare una risposta comprensibile, semplice e breve.

Mi dia la sua opinione e stop, poi ovviamente sarà il medico che mi conosce e mi ha in cura a decidere.

Sono un tipo ansioso, ha scoperto l’acqua calda...

Sarei qui a fare domande se stessi bene?

Voi allora cosa ci state a fare su questo sito?
Uno vi pone delle domande, voi fate sempre gran giri di parole invece di essere comprensibili per noi che abbiamo problemi e soprattutto non siamo medici.

Mi dica si lo farei o no non lo farei oppure
Io fareI questa terapia ma la deve concordare con il suo medico

Dite che non potete fare diagnosi o terapie a distenza perché non conoscete il quadro clinico e me personalmente, giusto e lo accetto.
Ma io chiedo un opinione spiegata in modo semplice, non voglio ne terapie ne diagnosi da Lei.
[#25]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,

secondo me, vista la Sua storia nei limiti nei quali la conosco, non cambierei l'antidepressivo e rimarrei con zoloft a dosaggio di 200 mg. Il Suo psichiatra ha ragione quando dice, che la stessa molecola può funzionare anche la seconda volta. Oltre questo, il profilo degli effetti collaterali dello zoloft potrebbe essere più adatto a Lei rispetto all'efexor, il quale ultimo ha una tendenza ad incrementare la pressione arteriosa.

Non mi è chiaro perché il Suo specialista ha proposto tale cambiamento della terapia.

Vorrei anche capire quali sono stati gli effetti avversi del risperidone nel Suo caso. Può spiegarlo ? Grazie.
[#26]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottor gukov, la ringrazio anticipatamente per la sua cortesia e professionalità.

Il risperidone mi ha dato effetti collaterali quali forte debolezza agli arti inferiori, qualche vuoto di memoria e offuscamento mentale, per cui si è deciso di virare sulla venlafaxina.

Attualmente ho terminato il periodo a 37,5 iniziale di efexor e, da oggi, ho iniziato il dosaggio a 75.

Il medico ha detto che efexor ha un azione più Incisiva e che agisce anche sulla noradrelina oltre che sulla serotonina.

Anche io penso che zoloft probabilmente sarebbe meglio, ma io ho fatto vedere la diagnosi e la terapia prescrittami dallo psichiatra anche al mio medico di base, che praticamente mi conosce da tutta la vita e anche lui si trova d’accordo sull’utilizzo di venlafaxina.

Però prima mi hanno fatto fare un ECG, prima di farmi cominciare la nuova terapia.

Il Punto è che se lo specialista che mi ha in cura dal 2018, e il medico di base hanno approvato la terapia, non vedo il motivo per non iniziare, visto che sicuramente ne sanno più di me.
La mia opinione, ovvero che zoloft potrebbe essere meglio, rimane appunto un opinione personale, visto che non ho conoscenze mediche.
Però c’è anche da dire che se questo farmaco agisce su due diversi neurotrasmettitori e non solo su uno come la sertralina, forse potrebbe essere efficace.

Poi io non so bene l’esatto meccanismo di efexor, sicuramente Voi si.
[#27]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Se i Suoi medici hanno trovato questo giusto, e Lei ha comunque già iniziato la nuova terapia, allora anche la mia è stata un'opinione fra parentesi, e la cosa più importante è credere nella nuova terapia. Anche l'efexor potrebbe essere efficace nel caso della Sua diagnosi: non so quanto sia vantaggiosa di per sé l'azione su più fronti, ma l'efexor, rispetto allo zoloft, è più simile alla categoria dei farmaci triciclici come l'anafranil, il quale ultimo è stato a lungo considerato lo standard nella cura del DOC. I triciclici oggi si usano di meno, perché i farmaci SSRI, come lo zoloft, di solito sono meglio tollerati, ma la venlafaxina, la quale è ancora più moderna, può essere un'idea, anche perché assomiglia ai triciclici).
[#28]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore.

Le auguro un buon week end.
[#29]
dopo
Utente
Utente
Mi scusi dottore, volevo approfittare della sua gentilezza per porle qualche altra domanda?

Cosa intende che vantaggi potrei avere con un farmaco che agisca su più fronti?

Il passaggio da zoloft a Effexor, sempre secondo una sua personale opinione,
potrebbe essere un po’ più rapida invece di così secondo lei?? O avrei problemi?

Il dosaggio di 75 secondo lei è una dose efficace oppure avrebbe una dose prevalentemente serotoninergica?? Quindi equiparabile a zoloft?
Oppure è sufficiente anche sulla noradrelina a 75?

Scusi ma non conoscendo Effexor vorrei sapere grandi linee come lavora.
Grazie in anticipo.
[#30]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Ho scritto
"non so quanto sia vantaggiosa di per sé l'azione su più fronti",
intendendo, che avere l'azione su più fronti non è detto che sia vantaggiosa, perché, accanto a tale azione terapeutica, ci sono anche più effetti collaterali (dunque rapporto "costo/ beneficio"), e perché di per sé l'azione su più fronti non è detto che sia quello che ci vuole. I farmaci triciclici, dei quali ho scritto prima (lo standard della cura del DOC un tempo ed anche ora), avevano (ed hanno) l'azione su più fronti, ma questo soprattutto perché l'industria farmaceutica di quell'epoca non si è ancora specializzata nella creazione delle molecole specifiche, ed il successo di quei farmaci potrebbe essere stato grazie ad uno solo dei vari effetti che hanno.

Comunque, l'efexor potrebbe essere valido, e, se avete deciso, bisogna proseguire.

Il ritmo del passaggio non deve essere veloce, e, secondo me, il Suo specialista lo ha indicato in modo ottimale.

Per quanto riguarda la dose dell'efexor per la cura del DOC, non Le so dire, perché non ho usato questo farmaco per DOC, ma in generale il DOC richiede un dosaggio maggiore rispetto al dosaggio antidepressivo, dunque è probabile, che 75 mg non siano sufficienti. La dose di 75 mg di efexor non sempre è sufficiente anche nella cura della depressione. Bisogna che il Suo specialista osserva l'andamento e valuta.
[#31]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta.

Io non ho ben chiaro se la mia diagnosi sia puro DOC.
Il medico ha detto disturbo ansioso con pensieri ossessivi con tendenza alla somatizzazione , che non so se sia una specie di sottogruppo del doc.

Somatizzazione ho letto cosa vuol dire a grandi linee, ovvero che i problemi mentali spesso si riversano sul fisico, come per esempio mal di stomaco dovuto all’ansia.

Però lei sicuramente lo sa meglio.
[#32]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Siccome all'inizio del consulto Lei ha menzionato il DOC, mi sono riferito a questo, però effettivamente non sono sicuro nemmeno io che sia un DOC. La diagnosi "disturbo ansioso con pensieri ossessivi con tendenza alla somatizzazione" non è, secondo me, una diagnosi chiara. Succede, che l'esattezza della diagnosi scritta per lo specialista che conosce il paziente è al secondo posto rispetto alla Sua comprensione effettiva del caso individuale, che non si traduce nella classificazione formale. Può essere ad esempio, che lo specialista capisce, che non è né puro né un tipico DOC, ma il meccanismo sottostante è in gran parte analogo al DOC, e la terapia per il DOC può funzionare. Così è stato: 200 mg di zoloft è un dosaggio per DOC, ed ha funzionato. Anche per l'efexor penso che ci vorrà un dosaggio maggiore rispetto a 75 mg, ma bisogna vedere, perché a dosaggio maggiore possono esserci effetti collaterali, e forse 75 mg basterà...

Comunque, nel Suo caso potrebbe esserci un ruolo importante nella terapia per i colloqui psicologici, intendo non solo di mantenimento, ma a livello di una psicoterapia vera e propria, e chiederei che cosa ne pensa allo psicologo (o alla psicologa) che La segue presso il CSM, perché effettivamente sembra di essere più una nevrosi nel senso freudiano.
[#33]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite dottore.
Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

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