Coronavirus e presunta ricaduta depressione

Gentili dottori,
Ho 37 anni e una diagnosi di depressione ricorrente.
A inizio anno, in seguito a una ricaduta (la terza da quando sono in cura, ossia una decina di anni), la mia psichiatra mi ha cambiato la cura.
Da 10 mg di paroxetina + 20 mg di brintellix sono passata così a 150 di zarelis più uno stabilizzatore usato per prevenire le ricadute depressive, ovvero Lamictal 200.
Ho raggiunto la dose di 200 molto lentamente, arrivandovi un mese e mezzo fa.
La cura sembrava funzionare, fatta eccezione per alcuni giorni no, ma poi è arrivato il Coronavirus e con esso la mia vivace vita sociale si è azzerata... niente uscite con amici, niente volontariato, niente palestra che mi ha sempre aiutata.
Inizialmente sono stata benissimo, ho fatto mille cose in casa tra cucina, lettura, trattamenti di bellezza ecc.
, ma da una settimana a questa parte ho continui sbalzi d'umore e sono complessivamente triste, tranne quando cammino al sole o vedo persone.
Vivo da sola e questo pesa.
Dormo bene e lavoro da casa, ma non mi va più né di cucinare né di fare granché e ho perso parte dell'appetito.
In queste settimana ci sono stati giorni buoni e giorni brutti ovviamente.
Ho sentito la psic che mi ha dato degli integratori specifici, visto che ho carenza di ferro e magnesio.
La mia paura è di avere una ricaduta... Ho alcune domande: quanto ci mette il Lamictal a fare effetto, considerato che il dosaggio pieno lo prendo da neanche due mesi?
Non è che lo zarelis è poco se paragonato ai farmaci che prendevo prima?
Presto risentirà la dottoressa, sto aspettando perché sono solo 4 giorni che prendo gli integratori... Vi sarei tanto grata per un eventuale parere.
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 195 21
La sensazione di tristezza che descrive sembra più legata alla situazione ambientale, tant'è vero che se può uscire e vedere qualcuno sta meglio. Sarebbe utile fare uno sforzo cosciente e volontario per organizzarsi durante la giornata, magari cucinando quando se la sente per trovare il cibo già pronto, accettando i momenti di tristezza, che sono normali nella galera che stiamo vivendo, ancora più difficile per chi abita da solo.
Il dosaggio di Zarelis è medio, e se prima del coronavirus funzionava probabilmente è adeguato, è la situazione mondiale che è cambiata e a costo di ripetermi sarebbe strano essere tranquilli, sereni e positivi adesso.

Franca Scapellato

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa. Credo che la mia psichiatra sia d'accordo con lei in quanto mi ha detto le stesse cose... Oggi nel pomeriggio è andata meglio devo dire, sto facendo quello che mi sento quando mi sento di farlo e non mi allarmo se ho voglia di piangere o stare sul letto a leggere. Sto anche usufruendo di un servizio di assistenza psicologica, visto che questo mese avrei dovuto cominciare la psicoterapia ma per il virus è stato impossibile. Grazie mille davvero!

Il Covid-19 è la malattia infettiva respiratoria che deriva dal SARS-CoV-2, un nuovo coronavirus scoperto nel 2019: sintomi, cura, prevenzione e complicanze.

Leggi tutto