Diazepam e gravidanza

Faccio uso di tranquirit (diazepam) e sono incinta da 15+1 premetto che il primo mese di gravidanza ho tolto radicalmente il farmaco per paura di nuocere il feto, soltanto che passato questo mese iniziai ad avvertire dei forti sintomi di astinenza e mi portarono in ospedale perché avevo la parte sinistra del corpo addormenta e con senso di formicolio, pertanto il neurologo mi disse di riprendere ad usare il farmaco perché non avevo nemmeno scalato, ma tolto drasticamente.
Dopodiché ho chiamato il numero rosso per le donne in gravidanza e mi hanno consigliato di sostituire il diazepam con lorazepam.
Ancora non ho sostituito farmaco (quindi sono tre mesi che ho ripreso ad usare tranquirit) e ancora non sono andata dal medico per motivi di pandemia (non saprei se dovrei andare da uno psichiatra o da un neurologo per fare la sostituzione), vorrei stare bene, ma vorrei anche che mia figlia stesse bene e soprattutto ci terrei tanto ad assumere farmaco che mi permetta di allattare per almeno qualche mese.
Vorrei un parere di uno specialista sul da farsi e anche sull’allattamento.


Grazie in anticipo, cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

"ho tolto radicalmente il farmaco per paura di nuocere il feto"

Questo se mai è il modo in cui può produrre fenomeni nocivi alla gravidanza.
La sostituzione esattamente quale scopo aveva ?

In generale, il diazepam così tenuto in effetti non è una cura e può essere gradualmente sospeso. Anche il lorazepam era prescritto a scalare o le era stato detto solo di sostituirlo ?

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie di avermi risposta. Per quanto riguarda la sostituzione, mi era stato detto che era meno nocivo il lorazepam anziché il diazepam e mi era stato detto soltanto di sostituirlo. Quando provo invece a scalare del tutto il farmaco inizio a soffrire di dissociazione perché ho la depersonalizzazione è infatti uso tranquirit da quasi 4 anni, e assumo 30 gocce al giorno. Suddivise il 10 mattina, 10 pomeriggio e 10 prima
di coricarmi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Ma quindi l'idea sulla cura della depersonalizzazione quale era ? Nessuna ?
Non so se l'effetto che sente scalando sia imputabile ad una vera funzione terapeutica, ma potrebbe.
Sicuramente nel momento in cui partorisce, se ha assunto regolarmente benzodiazepine, il neonato va monitorato e trattato per la sindrome d'astinenza prevista.
Per il resto, chi le ha prescritto la cura per la depersonalizzazione avrà una sua idea sul fatto che la debba proseguire anche ora o no ? Come mai non fa riferimento al neurologo/psichiatra in questione ?
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Utente
Utente
A causa della pandemia il mio psichiatra di fiducia che è di Padova non stava potendo venire qui al sud ed ero e sono in sua attesa, ma siccome sono preoccupata per mia figlia perché non voglio che nasca con astinenza dovrò trovare un altro professionista. In passato per curare la depersonalizzazione ho usato anche antidepressivi e neurolettici, ma poi ho dovuto interrompere la terapia perché il mio corpo rigettava o farmaci facendomi rigettare i farmaci. L’unico farmaco con cui ho proseguito la cura è stato il tranquirit a causa dell’ansia generalizzata. Io davvero non so più cosa fare, sono molto preoccupata e demoralizzata... Mi rende triste l’idea che mia figlia nasca con la sindrome d’astinenza e che io non possa allattare. Cosa devo fare? Grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
"Rigettare i farmaci" non si capisce cosa significhi, inoltre "i farmaci" in generale richiama più a qualcosa di non relativo ai farmaci, che sono diversi tra loro.

Non è chiaro: ansia generalizzata o depersonalizzazione, o sono termini usati per indicare dei tipi di sintomi in una diagnosi non definita ?

Non è che semplicemente non essendo riuscita a fare le cure specifiche per il tempo richiesto a farle funzionare è rimasta con questa prescrizione, che solitamente non si usa in questo modo ?
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Utente
Utente
Rigettavo quella terapia, la despersonalizazzione mi fu diagnosticata da uno psichiatra 4 anni fa, ma sono rimasta dipendente dell’ansiolitico e non riesco mai a ridurlo. Inizialmente ne prendevo 15/15/15 e ora 10/10/10 ma se provo a scalare più di così i sintomi di dissociazione si ripresentano. Sono sicuramente rimasta intrappolata in questa prescrizione, ma davvero non riesco ad uscirne e per questo motivo cerco un professionista che possa aiutarmi in questa condizione in cui mi trovo. Ho sbagliato a non scalare prima, ma la
gravidanza mi ha colta di sorpresa e adesso non so più come fare
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Non è detto che le dicano di scalare a tutti i costi, quindi si faccia guidare.
Ripeto, "rigettare" dei farmaci tra loro diversi, non si capisce se un tentativo o svariati, non ha senso. Per modo di dire rigettare, ma va capito cosa significa.
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Utente
Utente
Grazie mille... Ma se nel caso io dovessi continuare a prendere farmaci c’è il rischio che io non possa allattare mia figlia e che lei nasca con questa sindrome?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Ma quali farmaci ? Di che farmaci sta parlando adesso ?
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dopo
Utente
Utente
Del diazepam, poco fa ho chiamato un neurologo che mi ha consigliato da scalare una goccia al mese di tranquirit qualche mese prima del parto, ma questa idea mi spaventa comunque. Non so più cosa pensare. Premetto che prendo 30 gocce al giorno, il nascituro potrebbe comunque avere dei problemi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Ah, quindi sempre del diazepam. Se il parto avviene in paziente assuefatta al diazepam, l'astinenza è da mettere in conto. Scalare prima sì, ovvio, il modo per evitare tutto questo, ma è appunto quello che ha provato a fare senza successo. Non è che si tratti di una sindrome oscura e incurabile, c'è una medicazione apposita, e 30 gocce sono anche una dose bassa.
Sostituire con un altro farmaco similare in questo senso non cambia.

Se sente uno psichiatra, o magari anche il medico di base o il ginecologo, questo per lo scalaggio. Per il resto, sarebbe necessario invece rivalutare diagnosi e opzioni di cura.
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Utente
Utente
Salve dottore,

Sono qui per dirle che sono stata da uno psichiatra che mi ha consigliato di scalare gradualmente il tranquirit, in modo tale che io possa anche allattare, ma purtroppo sto avendo molta difficoltà e astinenza, non sono rimasta soddisfatta dalla visita perché non ho ricevuto alternative ne sostituzioni, volevo dunque chiederle se c’è un modo di fare un visita su Skype con lei, siccome sono nuova qui non so bene come funzionano queste tematiche.

Grazie in anticipo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Dunque, basta che clicchi sul nome, o sotto sull'indirizzo del sito, lì ci sono i recapiti e mi può contattare.
Per quanto riguarda l'allattamento, ci sono farmaci risultati compatibili anche con quello, se al limite sono necessari.

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