Sindrome di munchausen: simulazione di malattie psichiatriche?

Gentili Dottori,
qualche anno fa ero seguita al CSM della mia città per disturbo del comportamento alimentare.

Prima ancora di essere seguita in tale sede, sono stata ricoverata per due mesi presso una clinica specialistica, dove seguivo un percorso nutrizionale e di psicoterapia individuale.

Al momento delle dimissioni, oltre alla diagnosi di anoressia nervosa, mi viene diagnosticato un "disturbo somatoforome".

Uscita dalla clinica, noto un progressivo peggioramento: non riesco a seguire il menù e i pensieri sul cibo e sul peso prendono di nuovo spazio nelle mie giornate.
In accordo con i miei genitori, prendo quindi contatti con il CSM di zona e sono seguita a livello ambulatoriale per un po', per poi essere nuovamente ricoverata in una clinica (diversa da quella precedente, ma sempre specializzata nel trattamento dell'anoressia).

Le cose però non sono andate come dovevano andare: mi sono dimessa contro il parere dei medici e sono ritornata a casa.

Da questo momento, il medico psichiatra del CSM decide che è il momento di non farmi più seguire da lui, ma passare il mio caso a un altro suo collega, di un altro ambulatorio, non più seguita quindi per anoressia ma per "altri disturbi".
Io però rifiuto, ma più in avanti, scopro che la diagnosi del medico non è quella di anoressia nervosa, ma "sindrome di Munchausen".

Secondo quel medico, quindi, la diagnosi NON è ANORESSIA, ma SINDROME DI MUNCHAUSEN.

Lì per lì sono andata su tutte le furie, mi sono informata e ho scoperto che chi ne soffre simula malattie al fine di ottenere attenzioni.

Allora ho interrotto ogni rapporto con questo medico, perdendo poi ogni tipo di contatto.

Alla fine tutto questo è finito nel dimenticatoio, ma l'anoressia sussiste.

Ho visitato diversi ospedali, sono stata ricoverata più volte in cliniche e SPDC.
In parte spinta dai miei genitori e in parte perché ho il desiderio di condurre una vita normale, di guarire, se possibile.

Continuo ad amare la malattia, a vederla come un'amica; non tanto per le attenzioni, o forse sì, anche, quanto per ciò che provo restringendo l'alimentazione, controllando il peso, sentendomi brava in qualcosa.
A volte so solo che non mangio perché non voglio mangiare, senza darmi troppe spiegazioni.
Altre volte è una sfida.
Ci sono invece periodi dove mi sento relativamente bene.


Ma in me il dubbio rimane: possibile che io abbia davvero quel disturbo, il Munchausen, nonostante nessun altro medico me lo abbia diagnosticato?
E questo dubbio mi spinge ad abbandonare il percorso che sto facendo (inerente l'anoressia).

Leggendo su internet noto che chi ne è affetto tende a simulare e a trarre piacere da malattie fisiche.

Ma la simulazione di malattie psichiatriche è contemplata in questo disturbo o no?

Inoltre, il "disturbo somatoforme" (a me diagnosticato) non è la diagnosi differenziale del Munchausen?

Mi piacerebbe capire se ho l'anoressia o no.

Se è tutto una simulazione di cui io stessa non mi rendo conto (subconscio) oppure no.


Grazie.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente.

Se una persona produce intenzionalmente sintomi o segni di malattie lo sa. Va distinta la modalità di espressione del malessere come sintomi che in realtà non sono tali (tipo dire che si ha dolore quando si è stati delusi da qualcosa o quando si è contrariati con qualcuno), e il farlo consapevoli di fingere, ritenendo tuttavia di meritare attenzione e vere e proprie cure, a rischio di prodursi dei danni con le cure stesse. Disturbo somatoforme è tutta una categoria: si va dal senso "sintomi somatici che predominano" alla "modalità di presentazione con sintomi somatici", fino alla finzione consapevole. In una parte dei casi è chiaro che non si saprà mai se determinati sintomo sono finti o sono modalità espressive così fisse e automatiche ormai che la persona stessa crede di soffrire di ciò che riferisce (in genere in tal caso sintomi vaghi e che vanno e vengono ma sono fonte di disagio intenso).
Nella sindrome di Munchausen è spesso presente una tendenza a mentire, a simulare identità fasulle, a raccontare storie fasulle anche senza uno scopo preciso, se non quello di suscitare stupore e ammirazione nell'immediato.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

Quindi il Munchausen in genere si rende conto di fingere e finge anche malattie psichiatriche come l'anoressia?

Sì, il disturbo somatoforme ce l'ho, questo è certo, ma non ho mai approfondito perché principalmente in terapia lavoro sul rapporto che ho con il cibo.

Grazie.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Si m il Munchausen rende conto ma non si trattiene dal farlo. Naturalmente, nega ogni evidenza, ma compie azioni chiaramente organizzate e consapevoli per truccare la situazione.
Addirittura nega quando lo scoprono, nega l'evidenza, e anzi costruisce sopra altre cose per fa tornare il discorso, con fare manipolativo.

La diagnosi di anoressia non è tra quelle ambigue, ci sono anche dei criteri oggettivi.
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