Dismissione citalopram dopo due anni

Salve,
Ringraziando anticipatamente per la pazienza e la disponibilità, vi riassumo velocemente:
Ho 23 anni, e sono sempre stato un ragazzo abbastanza ansioso, in particolare dal periodo pre-adoloscenziale in poi.
Due anni fa di questo periodo, dopo qualche giorno di ansia forte, ho avuto un attacco di panico molto forte.
È stato il più forte della mia vita e da lì "niente è stato più come prima".
All'inizio il medico di famiglia mi ha consigliato EN al bisogno, poi vedendo che il problema persisteva è che quello era solo un tampone ha deciso di farmi iniziare Citalopram.
Adesso, dopo due anni, lo abbiamo scalato dopo un periodo abbastanza prolungato di tranquillità.
Ad oggi sono all'incirca due settimane che non lo prendo più (ho seguito diligentemente le indicazioni del medico), ma negli ultimi giorni accuso di ansia generalizzata, sbalzi d'umore, diarrea e nausea.
In alcuni di questi giorni ho dovuto far ricorso anche ad EN per via dell'ansia che non passava (sempre dosi minime, dalle 4 alle 8 gocce).
Ho sentito il medico, convinto che questi fossero sintomi se non normali, quanto meno prevedibili per una sorta di "contraccolpo" da dismissione, ma lui mi ha risposto che non ci deve essere alcun contraccolpo, e che se i sintomi si stanno ripresentano forse è il caso di riniziare la terapia.

Dimenticavo: durante questi due anni ho visto due psicologi che mi hanno aiutato molto, col secondo sono ancora in contatto.

Dunque vorrei un chiarimento, quanto meno per capire bene come interpretare questi sintomi.

Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Non ha specificato il dosaggio di trattamento.

Se sono presenti nuovamente sintomi la situazione va rivalutata da uno specialista in psichiatria con visita diretta.



Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
dopo
Utente
Utente
Il dosaggio massimo era 8 gocce al mattino e 5 il pomeriggio. Dunque Lei suggerisce di interpretare questi sintomi come una probabile "ricaduta" e di consultare uno psichiatra? Non esiste quindi alcun contraccolpo da "astinenza"?
Grazie
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il dosaggio era troppo basso per cui l’azione terapeutica non era massima. Ciò la espone a ricadute in modo più veloce alla sospensione.


Anche le valutazioni psicologiche avrebbero dovuto dare strumenti differenti che evidentemente non ci sono.

La visita psichiatrica è il passaggio successivo.