Di li riapparve quello stato di depressione e ansia che mi ha fatto stare fuori dal mondo e

salve, sono un ragazzo di 23 anni e da un lungo periodo (quasi 2 anni) soffro di ansia costante x tutto il giorno.... dopo le superiori mi sono ritrovato a non sapere quello che volevo.. cambiando diversi lavori... ho sempre avuto un carattere non costante alternando periodi di sicurezza a periodi di introversione, ma mai come ora... 2 anni fa ho interrotto una relazione che durava da 3 anni, e ripeto da quando ho finito le superiori ho avuto dei problemi a livello di umore (molto basso, ansioso, preferivo stare in casa con la ragazza senza uscire),riuscii con una forza inaspettata a mettere una pietra sul passato e ricominciare ad uscire con gli amici ed essere un altra persona (estroversa solare piena di se). Gli amici non capivano cosa mi fosse successo, nel senso che ragionavo in modo diverso, mi muovevo in modo diverso... Addirittura un amico mi disse all inizio che ero impazzito a causa della rottura con l ex... poi cambiò opinione in quanto ero iperattivo solare allegro, riuscivo ottimamente a portare avanti i miei rapporti interpersonali... piacevo a tutti...
Dopo la rottura con la mia ex fidanzata (febbraio 2007) ho passato come dicevo 4 mesi intensi mai come nella mia vita... ero felice della mia nuova vita... In una settimana avevo massimo una "giornata no" ovvero depresso e ansioso... gli altri giorni ero felice... Questo benessere fini' a meta giugno quando vidi ad una festa di paese la mia ex ad un metro con un altro ragazzo.. Di li riapparve quello stato di depressione e ansia che mi ha fatto stare fuori dal mondo e praticamente segregato in casa PER LA PAURA DI FARMI VEDERE IN QUESTO STATO ANSIOSO-DEPRESSO e quindi giudicato male(abito in un piccolo paese.. è tutto detto)... Ora ho ripreso ad uscire di piu con amici ma non sono al pari degli altri... Non riesco a essere me stesso negli sguardi, (non riesco a reggere gli sguardi altrui, non riesco ad essere sciolto nei movimenti, ho paura di muovermi di guardare negli occhi..ansiosamente)
Ho provato mesi fa ad andare da una psicologa ma dopo la prima seduta non sono piu andato in quanto la psicologa pareva avere piu problemi di me... Mi ha rifilato dei fiori fi back ma nessuno effetto.. non mi dava sicurezza...
Secondo voi cos è il mio male? é una fase della vita dove il tempo aiutera? depressione? fobia sociale? schizzofrenia? aiutatemi... grazie anticipatamente..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

I sintomi emergenti che lei riferisce sono di tipo sociale (imbarazzo, insicurezza, impaccio etc) ma anche depressivo. L'aspetto interessante è la ricorrenza e il fatto che le fasi negative sono intercalate da fasi opposte, o comunque in cui lei sembrava "un'altra persona" al punto da suscitare reazioni si sorpresa e finanche critica da parte degli altri. Forse c'era qualche aspetto che gli altri consideravano eccessivo, o semplicemente innaturale per lei.
Queste forme cicliche di disturbi d'ansia e dell'umore tendono ad avere un decorso ricorrente, e nei periodi depressivi, anche se non raggiungon gravità massima, producono uno stallo nelle iniziative e una sofferenza personale con risentimento nei rapporti, nei progetti, etc.
E' possibile dopo un inquadramento psichiatrico decidere se e in che modo sia possibile prevenire l'andamento oscillante nel tempo, e trattare questo episodio in particolare.
Sono disponibili farmacoterapie e psicoterapie, meglio se abbinate o in sequenza. Tutto sta a partire dalla diagnosi, che mi pare non sia sta fatta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dr.Pacini per la sua risposta immediata!
La diagnosi fatta dalla psicologa era ansia che con qualche seduta e uso di fiori di back sarebbe passata... detto da lei... Volevo chiederle se casi come il mio le erano gia capitati "sotto mano" e se c è possibilita di poter tornare a condurre una vita serena come tutti i miei coetanei.. Grazie ancora e buona serata!
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
lei necessita di una diagnosi precisa e una conseguente adeguata terapia. Le posso consigliare una valutazione psichiatrica dalla quale evincere il tipo di trattamento più indicato (psicofarmacologico, psicoterapico, combinato).
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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dopo
Utente
Utente
Dr.Garbolino la ringrazio per la sua risposta e sicuramente prenderò a breve un appuntamento con uno specialista.
Il dr. Pacini ha individuato bene la situazione e per questo volevo sapere se aveva appunto riscontrato pazienti con simili problemi e se secondo il suo parere professionale si poteva venire fuori da una situazione scomoda come la mia. Grazie ancora e saluti
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
senza sostituirmi al Dr. Pacini, le posso anticipare che il disturbo può essere efficacemente trattato laddove sia chiaro che il trattamento migliore è quello che deve essere valutato per ogni singolo caso, in quanto il contesto esterno e le contigenze personali possono in molti casi fare una differenza sostanziale.
Cordialmente
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Queti pazienti sono comunissimi, al punto che ci si abitua a sentire non solo i sintomi ma anche il modo in cui le persone esprimono il disagio.
Se la diagnosi fosse quella che ho ipotizzato, certo, si tratta di un disturbo curabile.
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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio ancora per le vostre risposte... la mia grande paura è quella di assumere psicofarmaci... in quanto sento sempre dire che chi li prende diventa come una larva... peggiora la situazione in cui è... e ho veramente paura forse per questo non mi sono mai fatto avanti... però mi rendo conto che le cose che mi sono capitate... da umore ottimo e forte autostima a totale perdita di essa e forte ansia sociale che la mia situazione non è normale...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Mi scusi, che senso avrebbe se i farmaci peggiorassero la situazione in cui si é ? Che farmaci sarebbero ?
Vede, purtroppo le persone che diventano per così dire "larve" o hanno cure inutilmente sedative, oppure purtroppo senza terapia sono, in alcuni periodi, pericolose e incontrollabili, quindi l'unico modo diventa sedarle. Io però questi discorsi li sento sempre fare ma esempi del genere ne ho visti veramente pochi.
E poi probabilmente riguarda pazienti psicotici in fase acuta, non le terapie psichiatriche in generale certo.
Lei rimane libero di provare le terapie così come di non assumerle. Non esiste nessuna "malattia" creata dal fatto di prendere medicine.
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dopo
Utente
Utente

Capisco cosa intendesse dire, le ho detto questo in quanto è quello che ho sentito nei vari forum su internet ma non essendo medico e non avendo mai provato non posso saperlo.
Volevo aggiungere che nel rapporto con gli altri sono come addormentato, ho i riflessi un po lentini e questo come gia detto in precedenza mi mette a disagio... Tornando al discorso dei forum sentivo appunto che questi medicinali portavano a sedare il paziente e quindi a renderlo "addormentato"("larva").... A me servirebbe un effetto contrario se esiste qualcosa del genere...
Scusi per i miei pensieri a vanvera ma ho cercato di esporle con questo intervento maggiori informazioni riguardo la mia situazione.. Presto prenderò un appuntamento magari da lei visto che,come ho letto, cura anche ad Alessandria che non è lontano da casa mia..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Sì ma vedo che è molto impressionato da quello che ha letto al di là delle risposte. Non abbiamo detto che questo concetto del farmaco che rende larve è una sciocchezza ? Se ne leggono di tutte su internet, purtroppo si salta sempre il concetto di diagnosi, come se tutti i malati "psichiatrici" soffrissero delle stesse malattie. Infatti il concetto di "psicofarmaco" è un concetto giornalistico, sarebbe come dire i farmaci "cardiologici" o "neurologici", ma per quale malattia ? Altrimenti non vuol dire niente.
Saluti
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dopo
Utente
Utente
"Sì ma vedo che è molto impressionato da quello che ha letto al di là delle risposte".
Si dice bene in quanto sono un po impressionabile o come a detta di certi "amici" paranoico... Un quadro generale penso che se lo sia fatto...
Domani vedro ti contattarla... Grazie per la sua disponibilita e buona serata!
Ansia

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